giovedì 28 settembre 2017

Roethlisberger «il problema dell'attacco sono io»

L’attacco di Pittsburgh deve ancora mostrare sul campo il potenziale tanto decantato in off season. Dopo le due vittorie che hanno aperto la stagione lo stop del Soldier Field di Chicago se l’era imputato in conferenza stampa post match Ben Roethlisberger.
 Parole ripetute ieri sera ai cronisti «bisogna dirlo, dire che se avessi giocato meglio avremmo vinto. E se avessi giocato meglio nelle prime due gare avremmo messo più punti a tabellone e saremmo stati più produttivi, senza trovarci a rispondere alle domande attuali sul perché non siamo dove volevamo essere in attacco».
Nel suo consueto programma radio del martedì il qb aveva dichiarato d’aver cercato troppo Antonio Brown, e di voler essere più paziente nel proseguo dell’anno. Il significato di “essere più paziente”? «penso consista nel prendere quello che concede la difesa- ha spiegato ieri- alcune volte credo di cercare troppo Antonio per la grande fiducia che c’è tra noi e per la sua bravura. Devo prendere quanto concede la difesa. Delle volte ci sono ragazzi che potrebbero smarcarsi se io non andassi rapidamente su Antonio. Devo resettarmi e prendere quello che ci regala la difesa. La miglior azione per noi, non il miglior ricevitore».
Nessun riferimento agli altri ricevitori. «È un fatto che riguarda me, non su altri. Devo essere migliore perché saremmo un miglior attacco se giocassi meglio. Avremmo vinto settimana scorsa se avessi giocato meglio. Quindi non è sul numero 2 o 3 tra i ricevitori, o sul definirsi di questi ruoli. Ruoteremo i ricevitori perché abbiamo tante armi e dobbiamo farlo. Devo essere più bravo a coinvolgere gli altri».
Ma il numero due a livello di ricevitori è Martavis Bryant? «penso di si, o almeno è quello che dice la depth chart giusto?» risponde Big Ben. E sul suo feeling con il compagno aggiunge «non siamo a livello che avevamo raggiunto ma penso fosse pronosticabile. Penso però che stiamo facendo dei miglioramenti e come detto tutto comincia da me». Un vero e proprio mantra quello de “il qb deve giocare meglio” ripetuto alla domanda riguardante i cambiamenti necessari all'attacco.

martedì 26 settembre 2017

Conferenza pre Ravens

Conferenza lunga e che ha trattato poco di football quella di Mike Tomlin questa settimana. Si è partiti affrontano il tema caldo dell’assenza durante l’inno per attendere oltre 20 minuti per tornare a parlare di football. Ecco alcuni stralci delle parole dell’head coach di Pittsburgh.

SULL’INNO DAGLI SPOGLIATOI
«Sono sempre stato fiero di come la nostra squadra sia stata rispettosa del nostro inno. Avevo detto che qualunque fosse stata la scelta doveva essere dell’intero gruppo, non si è arrivati ad un accodo e abbiamo deciso di lasciar perdere. Non c’è mai stata l’intenzione d’essere irrispettosi nei confronti dell’inno ma per dimostrare la distanza riguardo alle dichiarazioni della scorsa settimana. Non si può descrivere questo gruppo come non patriottico. Siamo entrati in questa cosa con le più pura intenzioni. Non abbiamo nulla da nascondere. Non avevamo partecipato a nessuna dimostrazione precedente». Immancabile poi un richiamo a chi ha segnato la via nel comportamento che tengono gli Steelers «Il grande ambasciatore Dan Rooney ci ha lasciato un'eredità da seguire e intendiamo farlo». Infine Tomlin ha detto di non sapere se in futuro qualche suo giocatore si inginocchierà durante l’inno.

SULLA SCELTA DI VILLANUEVA DI USCIRE DAGLI SPOGLIATOI
«In qualche mood è stata percepita come una divisione ma è vergognoso, Al è sempre stato un uomo squadra. Non capisco di cosa si sia scusato, non ha fatto nulla di cui scusarsi». Aggiungendo poi «personalmente ho opinioni su parecchie cose ma non uso la mia posizione per esprimerle» quando gli è stato chiesto come affronta l’argomento.

DISTRAZIONE?
Alla domanda se l’accaduto possa in qualche modo aver inciso sui giocatori sotto forma di distrazione l’head coach di Pittsburgh ha dichiarato «Sono sicuro lo sia stato in qualche misura. Ma se vogliamo essere grandi come intendiamo dobbiamo convivere con le distrazioni».

SUI RAVENS
«Ogni rivalità necessità d’un buon partner, i Ravens hanno dimostrato d’esserne uno molto buono. È bello essere all’interno di gare così».

BOLLETTINO MEDICO
Aggiornamento sugli infortunati. Tomlin riporta i nomi di Sean Davis (caviglia), Mike Mitchell (stiramento), Jesse James (guai ad una spalla). Ottimismo riguardo i recuperi di Tuitt e Watt.

lunedì 25 settembre 2017

Mike Tomlin spiega nel post gara la scelta presa da Pittsburgh durante l'inno


Conferenza stampa molto veloce per Mike Tomlin dopo la sconfitta di Chicago, nella quale tolto quanto visto in campo è stato trattata la scelta di rimanere negli spogliatoi durante l’inno.
 «Ho un gruppo deluso e giustamente. Abbiamo lottato ma non siamo stati capaci di portare a termine il nostro compito. Abbiamo affrontato molte avversità ma molte ce le siamo create da soli. Abbiamo perso palla almeno due volte nel primo tempo, più il calcio bloccato. E sei fortunato se ti trovi ad essere sotto solo di 10 punti alla pausa, noi lo siamo stati. Poi gli abbiamo permesso di correre troppo. Ci siamo sistemati e abbiamo recuperato senza finire però l’opera. Dobbiamo dare credito ai nostri avversari, hanno fatto un ottimo gioco di corse ma non è accettabile per noi. Assimileremo quanto di negativo visto e miglioreremo. Sappiamo che nella Nfl devi fermare le corse. Loro hanno utilizzato molto bene i loro due runningbacks. Analizzeremo il tutto e andremo avanti, non abbiate però dubbi c’è delusione oggi ed è giusto ci sia. Ramon Foster ha riportato un infortunio al pollice, Sean Davis ha avuto un problema alla caviglia, entrambi impossibilitati a tornare».
Sulla decisione di non scendere in campo per l'inno. 
«Non è stata una mia decisione. Come per tutte le altre squadre non è stato voluto da noi. È stato creato dalle circostanze. Ne sentivo parlare ad alcuni ragazzi durante la giornata di ieri. La mia convinzione è che non dovremmo lasciarci dividere dalla politica. Siamo giocatori di football, siamo una squadra di football. Se alcuni di loro credono debba essere fatto qualcosa, chiedo che si parlino e raggiungano all’unanimità il comportamento da tenere, altrimenti meglio lasciar perdere. Non hanno raggiunto una scelta condivisa e si sono tolti. Non volevano essere irrispettosi per l’inno e hanno deciso di non partecipare. Ci siamo concentrati sul football».
 Su Villanueva che è comunque uscito dagli spogliatoi uscito per l'inno (nella foto).
Come detto speravo ci fosse una scelta unanime. Dobbiamo rispettare la nostra squadra di football. Sono tempi di divisione in America ed è una vergogna, ma siamo non siamo politici. Siamo allenatori e giocatori. Se ci fossero delle scelte individuali le appoggerò ma quando usciamo dallo spogliatoio lo facciamo per giocare a football. Ad essere sincero con voi non sono contento che la nostra squadra si sia fatta trascinare nella politica questa settimana. Sappiamo d’essere dei privilegiati nel fare questo lavoro e che questo ci fornisce un palcoscenico unico, lo stesso palcoscenico che convince qualcuno a fare cose che non farebbe normalmente.
La lega era al corrente della scelta?
Non nascondo il fatto che questa mattina (ieri ndr) ho chiamato i commissario pe informarlo della nostra scelta.


Embed from Getty Images



Prova di maturità fallita. Bears s'impongono all'overtime

Embed from Getty Images


Pittsbugh riesce a trovare un modo per perdere a Chicago. I Bears squadra che arrivava alla gara con un record di 0-2 s’impone 26-17 all’overtime. Preoccupante la prestazione di una squadra che vuole puntare alla post season e si ritrova sconfitta in trasferta dall’ennesima squadra dal record negativo. Il record parla di un frustrante 5-13 nelle ultime 18 gare giocate lontane dall’Heinz Field contro squadre sotto il 50% di vittorie. Mike Glennon si erge a Steelers Killer con la seconda vittoria in tre anni alla guida d’una compagine obbiettivamente inferiore, Chicago resta tabù per Pittsburgh ch vanta ora un record di 1-13.
«Ce lo ripetete tutti gli anni- ha detto negli spogliatoi al termine della gara Dvid DeCastro- e noi ogni volta diciamo che non ricapiterà, poi però capita. Nulla togliere a Chicago ma non abbiamo giocato n nessuna area al livello richiesto».
Si mette da solo sul banco degli imputati Ben Roethlisberger «questa gara è colpa mia, non ho giocato abbastanza bene». Il suo attacco ha stentato per la terza gara consecutiva. Il solo lampo dato dal bel drive che nel secondo quarto ha portato al suo solo td, per Antonio Brown. Il secondo td nasce da un fumble ricoperto da Shazier in redzone e ha richiesto l’omaggio di una pass interference avversaria per arrivare alla segnatura di LeVeon Bell con una corsa di una yard. Gli ultimi punti a tabellone infine nascono da un intercetto di JJ Wilcox sulle 21 avversaria, ma hanno portato solo ad un fg di Boswell.
Queste ultime due azioni hanno permesso di recuperare i 10 punti di svantaggio nel quarto finale, ma non c’è mai stata una reale chance di portare a casa la vittoria. I drive successivi nel tempo regolamentare sono stati inconsistenti e nell’overtime sono bastate tre corse ai padroni di casa per imporsi definitivamente.
Possiamo parlare di un déja vu? Non lo fa un leader della difesa, Cam Heyward «Non penso dia un déja vu. Avevano una buona strategia e l’hanno applicata. Bisogna considerare questo, ogni settimana tutte le squadre vogliono vincere chiunque esse siano. Dovremo giocare meglio».
Non che la difesa abbia fatto una bella figura. I Bears chiudono con 220 yards corse, un dato simile a quello della sconfitta di Miami dell’ano scorso, nove le corse da almeno 10 yards con quattro di queste da almeno 18,tre sono quelle che chiudono la pratica per i padroni di casa nell’overtime. Se non bastassero i problemi dell’attacco e della difesa ieri un chiodo nella propria bara gli Steelers l’hanno messo gli special team. Un fumble di Eli Rogers sul primo punt avversario ha permesso ai Bears di piazzare il 7-0. Un field goal di Boswell a sei secondi dal termine del primotempo è stato bloccato ed ha portato a tre punti avversari solo perchè Vance McDonald ha tolto alpallone ad un lezioso. «Nel primo tempo abbiamo regalato la palla agli avversari in diverse occasioni e va aggiunto il field goal bloccato- ha dichiarato in conferenza stampa Mike Tomlin- probabilmente siamo stati fortunati a chiudere sotto di 10 a metà gara».




sabato 23 settembre 2017

L'importanza di Chris Hubbard il "tuttofare"

Quando domenica scorsa Chris Hubbard ha iniziato la gara come tight end bloccatore non avrebbe mai pensato d’avere un pomeriggio così impegnativo.
Al termine del 26-9 contro i Vikings infatti il ventiseienne avrebbe giocato infatti in altri due ruoli. Quando Alejandro Villanueva ha dovuto assentarsi per problemi allo stomaco ha coperto 21 snaps da left tackle, per poi giocare invece sul lato destro le ultime 15 azioni dopo lo stiramento di Marcus Gilbert. Un impiego non indifferente se al totale si aggiungono i 10 snaps nello special team.
Un coltellino svizzero per utilità e versatilità, ecco perché Villanueva lo descrive come «l’offensive line più completo della Nfl» e Maurkice Pouncey come «magnifico».
Domenica avrà ancora più spazio vista l’indisponibilità di Gilbert. «Mi farò trovare pronto» aveva detto il giocatore al quarto anno prodotto di Alabama-Birmingham, già starter in tre gare dello scorso anno dopo l’infortunio alla caviglia dello stesso Gilbert aveva trovato molto spazio nella seconda metà dell’ultima stagione come tight end aggiunto.
«La cosa più impressionante è la sua abilità in ogni posizione- spiega Villanueva- è un giocatore preparatissimo. Vede tutti i blocchi, è veramente fondamentale, questo lo rende un giocatore sempre pronto all’uso».
Firmato come undrafted free agent Hubbard non era mai partito da starter nelle prime tre stagioni a Pittsburgh. Sarà free agent al termine dell’anno dopo aver firmato un annuale da poco più di 1,7 milioni di dollari per questa, prima volta con guadagno a sette cifre.
«Sono molto fiducioso nelle sue capacità in tutte le posizioni che gioca- ha dichiarato su di lui coach Mike Tomlin- è anche un buon centro, o avete già visto in preseason, e ovviamente un tight end aggiunto per alcune situazioni. È semplicemente una buona cosa per noi avere gente come Hubb».
Superiore a quella di molti altri giocatori è la fase di studio dei filmati, si diverte ad imparare ogni sfumatura delle posizioni che copre e le debolezze degli avversari. «Faccio scout tutto il tempo- spiega il diretto interessato- potrei giocate tight end, guardia o tackle, perfino centro. Così cerco di vedere il più possibile della defensive line avversaria».
Impossibile tralasciare anche l’allenamento che per un buon lavoro di linea significa ripetizioni che portano alla coesione necessaria. Hubbard gioca solitamente tackle ma passa interno quando ricopre il suo ruolo nello scout team. «Provo a prepararmi per tutto» ecco la differenza dagli altri uomini di linea a cui è richiesto un solo ruolo. «È un ragazzo responsabile che prende il suo lavoro seriamente- racconta Pouncey- quando hai gente come lui che può entrare in gara e coprire molti ruolo ti rende più facile la gestione dell’incontro».

mercoledì 20 settembre 2017

Conferenza pre Bears

Riassunto della conferenza in vista della terza gara stagionale, la trasferta di Chicago .

JAMES HARRISON
Quando T.J. Watt ha lasciato il campo nella gara contro i Vikings a sostituirlo è stato Anthony Chickillo, nessuno spazio per James Harrison. Non poteva che venir chiesta la motivazione dietro questa scelta vista l’importanza che ha avuto Deebo a Pittsburgh. «Sta scendendo lui o stanno salendo gli altri? Bud (Dupree ndr) ha saltato la prima gara e Chickillo ha messo a segno due sacks. Devi considerare il suo contributo. T.J. s’è fatto male la scorsa settimana e volevamo mandare là fuori il più caldo. Tutti apprezzano James e sanno quello che può dare. James si terrà pronto e ci sarà un momento della stagione in cui sarà chiamato in causa».

INJURY REPORT
Marcus Gilbert è alle prese on uno stiramento e potrebbe essere costretto ad un lavoro limitato soprattutto ad inizio settimana. Discorso simile per Jesse James alle prese però con un problema alla caviglia. Vance McDonald ha saltato l’ultima gara per guai alla schiena ma dovrebbe poter allenarsi regolarmente in settimana e tornare in campo. Tomlin ha dichiarato che tutti i sei giocatori inseriti nell’injury report hanno chance per giocare a Chicago, compresi quindi Stephon Tuitt e J.J. Wilcox.

MIKE HILTON
All’head coach di Pittsburgh è stato chiesto anche del percorso che ha portato Mike Hilton a trovare spazio nella difesa degli Steelers. «Ha fatto delle giocate. Non cerchiamo di analizzare troppo la cosa, noi cerchiamo di mettere i giocatori di fare le giuste giocate e quando lo fanno. Sappiamo che lui è uno di quelli che ha seguito in particolare questo processo. Ha fatto molte giocate che gli erano richieste e per questo è emerso dal gruppo».

ATTACCO GRAZIATO E SBILANCIATO?
Dubbi anche sull’effettiva efficacia dell’attacco di Pittsburgh. I cronisti hanno infatti chiesto delle penalità di cui secondo loro s’è giovato. «Dite che il nostro attacco si sia basato sulle penalità- ha spiefato Tomlin- ma le nostre splash plays non sono andate a buon fine proprio per queste penalità. Quando il dieci (Martavis Bryant ndr) corre davanti a qualcuno se non gli saltano sulla schiena lui andrà a ricevere e segnare. Potete definire questa situazione come preferite. La realtà è che ci siamo trovati in qualche situazione di 3&lungo, in week uno lo eravamo per le penalità, è stato così anche domenica ma meno volte».
Sempre riguardo il proprio il suo attacco Tomlin ha dovuto rispondere riguardo le volte in cui il proprio qb ha cercato il profondo. Quattro in week 1 ritenute poche, dieci volte coi Vikings ritenute troppe da molti fans. Scelta del coaching staff o aggiustamento alla difesa che proponevano gli avversari? «È sempre un misto delle due cose. Non vogliamo concedere di giocare sulla linea di scrimmage senza allungare le difese e non vogliamo concedere il man to man senza allungare gli avversari. Vogliamo costringerli a difendere tutto il campo, orizzontalmente e verticalmente. Questa è la nostra mentalità. Ma è anche collegate alle decisioni prendono gli avversari. Loro (i Vikings) hanno dei top conrerbacks, gente da primo giro con gran contratti, il gioco è andato come doveva andare».

I BEARS
In vista della prossima gara, la trasferta di Chicago, Tomlin haparlato del qb che si troverà di fronte. Quel Mike Glennon capace nel 2014 dibattere con una Tampa, dal record di 0-3, gli Steelers a domicilio. Per lui una gara da 302 yards e td vincente allo scadere. «Rispetto molto il suo talento- ha dichiarato in conferenza il coach- so perché l’hanno preso. Ha doti fisiche che non puoi allenare, è statuario, il che gli permette un’ottima visione del campo. Può lanciare dove vuole in campo. È un velocizzatore, ve ne accorgete guardando i filmati. Spesso lancia prima che i ricevitori abbiano fatto i loro tagli, questi lanci sono difficili da difendere e permettono di evitare la pressione. Immagino sia anche migliorato rispetto al 2014».

lunedì 18 settembre 2017

Steelers non belli ma vincenti

Pittsburgh s’impone nella prima partita casalinga dell’anno piegando gli “spuntati” Minnesota Vikings, negli ospiti costretto al forfait il qb Sam Bradford, ed imponendosi 26-9.
Segnali di risveglio per l’attacco guidato da Ben Roethlisberger (23/45 per 243 yards 2 td) con da segnalare la prima segnatura di Martavis Bryant e quella, alla prima ricezione in carriera, del rookie JuJu Smith-Schuster, il loro apporto. In crescita anche Le’Veon Bell decisamente più convincente rispetto alla trasferta di Cleveland, per lui 87 yards in 27 portate, non è ancora il runningback decisivo che conosciamo ma inizia ad esser un fattore. Da rivedere invece la prestazione della linea, in particolare di Alejandro Villanueva veramente in difficoltà contro Everson Griffen, in difesa del left tackle va aggiunto che era reduce da una settimana problematica a livello fisico.
Discorso diverso per la difesa che come contro i Browns ha buon gioco contro un attacco che non è certo tra i più temibile della lega se a guidarlo è Case Keenum. Ottima la prova di Cameron Heyward che nasconde l’assenza di Tuitt. La secondaria invece giova della presenza del qb di riserva ma limita Stefon Diggs a sole 27 yards.
Infine altre note positive dallo special team, Boswell sigilla infatti il risultato con il suo 4/4 e al punt bloccato di domenica scorsa il reparto allenato da Danny Smith aggiunge anche un fake punt difeso ieri.  
Archiviata la seconda vittoria stagionale, Steelers non ancora brillanti ma per ora basta, e potrebbe bastare anche a Chicago domenica quando affronteremo una squadra dal record di 0-2 e in netta difficoltà. In questa fase iniziale anche le vittorie più “brutte” sono un ottimo viatico per la post season.


mercoledì 13 settembre 2017

Conferenza pre Vikings di Tomlin

Riassunto della conferenza in vista della sfida con i Vikings.

LA VITTORIA DI CLEVELAND
Mike Tomlin ha sottolineato quelli che per lui sono stati gli aspetti positivi della gara di domeni. La difesa contro le corse avversarie, la produzione dell’attacco in redzone ed il modo in cui ha chiuso la gara nel finale.
.
LE’VEON BELL
 Il runningback non può riproporre una gara da 47 misere yards. «E lo farà» spiega il suo coach, quest’ultimo però se la prende con le penalità che hanno sbilanciato l’attacco e non con la presunta scarsa forma del giocatore per quanto visto in campo domenica a Cleveland.

LE TROPPE FLAG
Delle penalità viste chiamare a Cleveland Tomlin se l’è presa in particolare per una, secondo il coach di Pittsburgh l'unnecessary roughness chiamata a Gay sarebbe dovuta al replay mandato sul maxi schermo dalla squadra di casa. Situazione proibita dal regolamento e su cui la lega potrebbe intervenire visto che di fatto penalizzerebbe le squadre in trasferta dovesse ripetersi.

TUITT
Ottime notizie per il giocator che non ha riportato un infortunio serio al bicipite e vede la sua stagione continuare. Pare improbabile ma potrebbe scendere in campo già contro i Vikings.  

DUPREE
L’altro infortunato di peso in difesa è Bud Dupree, dopo il forfait di domenica sarà l’allenamento settimanale ad indicare se e quanto potrà essere utilizzato. «Non siamo in quel momento della stagione in cui i giocatori scendono in campo anche senza allenamento». Sempre in difesa da registrare anche l’infortunio di Wilcox, la safety è all’interno del protocollo post commozione cerebrale.

lunedì 11 settembre 2017

Stagione già finita per Tuitt?

Secondo quanto riporta Adam Schefter il defensive end di Stephon Tuitt si sarebbe strappato il bicipite, se la notizia fosse confermata il giocatore salterebbe il resto della stagione. Infortunio simile a quello che costrinse al forfait lo scorso anno Cameron Heyward, che si strapo un pettorale. Se la notizia fosse confermata dopo gli esami di oggi il titolare dovrebbe divenire Tyson Alualu, approdato a Pittsburgh in off season.
Tuitt abbandona dopo una sola serie in cui aveva già fatto registrare un sack ed un tackle for loss.

Qui il video del momento dell'infortunio, il giocatore non termina l'azione e subito stringe il braccio sinistro

Pittsburgh vittoria non convincente alla prima

Pittsbugh regola con qualche patema di troppo Cleveland. Gli Steelers s’impongono 21-18 con una prestazione però con molte ombre.
Vincere contro i Browns di soli tre punti, nonostante il punt bloccato e trasformato in td nella prima serie difensiva, i 7 sacks e l’intercetto di un positivissimo Tj Watt, sta a significare che un lato negativo c’è ed è evidente.
Poco convincente anche Roethlibsberger nel post gara «ci siamo stoppati spesso da soli ma anche agli avversari va dato credito». La verità è che in attacco tolto il solito immenso Antonio Brown e un decisivo Jesse James, entrambi i td ricevuti da quest’ultimo, è stata evidenziata l’impercettibilità di Le’Veon Bell e Matrtavis Bryant. Il runningback è sembrato lontanissimo dal giocatore che ricordavamo, 10 corse 32 yards e tre ricezioni per 15 yards con però tre drop dovuti alla mancanza di sintonia con il proprio qb. «Non penso fossimo fuori sincro- s’è difeso Bell nel post gara- penso sia stata una gara come le altre per me oggi».
Pesante anche il resoconto arbitrale con 13 penalità per un toltale di 144 yards. «Quando sei penalizzato pesantemente ed affronti un 1&15 o 2&15 raramente vedi un buon running game» ha detto a riguardo Mike Tomlin. E i segnali erano arrivati presto con due holding segnalati nelle prime tre azioni del drive iniziale.
E proprio dopo un holding, ed il susseguente 2&12, Ben ha trovato Antonio Brown per la ricezione da 38 yards che ha finalmente messo la parola fine ad una trasferta che non doveva essere così dura vste le premesse. «Non è il nostro primo rodeo- ha detto a riguardo Ben- lo sapete, l’ho visto andare e ho deciso di provarci. Ho tutta la fiducia del mondo in lui e lui ce l’ha in me. Non ci penso ci siano altri due che lavorano insieme come noi, per questo è bello vederlo giocare ed averlo in squadra con me».


domenica 10 settembre 2017

Attivato Le'Veon Bell

Come atteso Pittsburgh ha attivato ieri Le'Veon Bell e tagliato Steven Johnson. Dopo aver saltato per vicende contrattuali il training camp, il runningback dovrebbe riprendersi il suo posto ed avere la normale mole di lavoro. Il giocatore era attualmente all'interno della "two week roster exemption" e per fargli posto è stato ritagliato il linebacker.

Arriva il rinnovo di Stephon Tuitt

Un altro passo verso la conferma dello zoccolo duro dell’attuale roster, ecco cosa c’è dietro il rinnovo di Stephon Tuitt. Sei anni a 61 milioni, ecco l’accordo firmato ieri dal giocatore.
Un contratto che lo piazza al quinto posto dei defensive end della lega. Tuitt, secondo giro del draft 2014, sarebbe diventato unrestricted free agent alla fine dell’anno se non fosse arrivata la firma.
Tuitt nelle ultime due stagione è emerso come giocatore determinante nella linea difensiva di Pittsburgh, per lui 92 tackles e 10½ sacks. Gli Steelers stavano cercando un accordo dall’inizio del training camp, sono arrivati ad un accordo prima del termine che da sempre si fissano, non trattano mai i rinnovi all’interno della stagione regolare.

mercoledì 6 settembre 2017

Conferenza pre Browns di Tomlin

Riassunto della conferenza in vista dell’esordio stagionale contro i Browns.

LE’VEON BELL
Non poteva mancare la domanda sul runningback. «Entusiasti di averlo con noi-ha spiegato Tomlin- come ho anticipato è in forma per giocare. È in condizione per giocare a football e ieri è tornato e ha fatto progressi».
Non è ancora chiaro quanto sarà utilizzato nella prima gara stagionale. «Non abbiamo un piano definito su quanto usarlo. Vedremo come migliorerà durante la stagione, non solo a livello di condizione ma di livello d’esecuzione, nei dettagli. Faremo una somma e valuteremo».

JAMES CONNER
Nessun dubbio sul fatto che se l’utilizzo di Bell fosse limitato il candidato a prendere il suo spazio sia il rookie Conner. Alla domanda se il runningback prodotto dell’università di Pittsburgh possa farsi carico del gioco di corsa contro Cleveland la risposta è stato un confortante «sono tranquillo».

JUSTIN HUNTER
È stato chiesto a Tomlin anche la motivazione dietro la scelta di tenere nel roster dei 53 Justin Hunter. «È stato un consistente playmaker per noi in gran parte del suo utilizzo. Che fossero gli OTA’s, il training camp o il molto spazio che ha avuto i Carolina». Ecco come ha convinto il coaching staff a preferirlo a Sammie Coates, ceduto a Cleveland, e Demarcus Ayers finito nella practice squad di Boston.

RITORNATORE CERCASI
Nella prima depth chart stagionale il rookie wide reciver JuJu Smith-Schuster è inserito come primo ritornatore. Alle sue spalle appaiati il cornerback Artie Burns ed il running back Terrell Watson.
«Stiamo ancora ordinando le responsabilità sui ritorni- ha spiegato a riguardo l’head coach d Pittsburgh- sappiamo quali sono i candidati, ma analizzeremo questa settimana sempre più duramente con l’avvicinarsi della gara».

BOLLETTINO MEDICO
Immancabile l’aggiornamento sullo status degli infortunati. «Abbiamo alcuni ragazzi che potrebbero essere definiti questionable. Gente che ha perso del tempo, come Mike Mitchell o Steve Johnson, ma siamo ottimisti a riguardo. Guarderemo e monitoreremo come i ragazzi progrediranno per decidere prima della gara». Johnson è stato rifirmato lunedì dopo essere stato tagliato per dare un apporto negli special team ma è alle prese con uno stiramento subito nella seconda gara di preseason. Se invece Mitchell fosse costretto al forfait spazio a Robert Golden o l’ultimo arrivo J.J. Wilcox.  

lunedì 4 settembre 2017

Demarcus Ayers dice no alla practice squad

Secondo fonti vicine al giocatore, e riportate sui siti che seguono la squadra, Demarcus Ayers avrebbe declinato l’offerta di Pittsburgh per un posto nella practice squad.
Ayers, settimo giro della scorsa stagione, aveva passato il training camp da spettatore a causa d’un non meglio identificato infortunio. A nulla è valsa l’apparizione nell'ultima gara coi Panthers che lo ha visto riportare due punts per un discreto guadagno. Il ricevitore aveva trovato spazio nel finale della passata stagione, chiudendo i play off con tre ricezioni. Ayers era il candidato principale come ritornatore per i punt, le sue scarse garanzie a livello fisico hanno probabilmente fatto però prendere altre strade al coaching staff. Ecco così l’elenco degli atleti che hanno accettato l’offerta di Pittsburgh.

Practice Squad 
RB Fitzgerald Toussaint
WR Marcus Tucker WR Justin Thomas TE Jake McGee C Kyle Friend DL Lavon Hooks ILB Matt Galambos OLB Farrington Huguenin CB Dashaun Phillips S Jacob Hagen



Altra trade per migliorare la secondaria

Il rimodellamento della secondaria di Pittsburgh sembraperpetuo in questa preseason. Ieri è arrivato l’ennesimo volto nuovo, infatti, con una trade con Tampa Bay, Pittsburgh s’assicura la safety J.J. Wilcox e una sesta scelta per il draft 2019, in cambio della sesta del prossimo. Quest’ultima erasostanzialmente quella presa nella trade di Sammie Coates.
Wilcox, 25 enne, ha all’attivo 38 gare da titolare nella sua esperienza ai Cowboys con 5 intercetti in carriera. Approda agli Steelers dopo una brevissima esperienza ai Bucs con cui veva firmato un biennale in off season. 
Il giocatore arriva per dare profondità ad un reparto che in training camp ha visto spesso fermi per guai fisici i titolare Mike Mitchell e Sean Davis. In particolare il primo è stato costretto a restare a guardare per un mese. 


domenica 3 settembre 2017

Con la partenza di Cockrell è rivoluzione nella secondaria

L’ufficialità del roster dei 53 ha sancito la rivoluzione nella secondaria di Pittsburgh. Gli ultimi a partire sono stato il tagliato Senquez Golson, il secondo giro 2015 non è mai stato in grado di scendere in campo per una serie ininterrotta di infortuni, e Ross Cockrell (foto) spedito ai Giants per una conditional pick. Quest’ultimo oltre all'arrivo di Joe Haden ha evidentemente perso la lotta per uno spot con Coty Sensabaugh.

Uniche facce già viste la scorsa stagione quindi saranno il secondo anno Artie Burns ed il veterano William Gay. Dietro di loro cinque volti nuovi:  Joe HadenCoty SensabaughMike HiltonCam Sutton (alle prese con uno stiramento) e Brian Allen

Ultimi tagli e definizione del roster dei 53

A fronte di questi 30 tagli: WR Demarcus Ayers, WR Cobi Hamilton, CB Senquez Golson, LS Colin Holba, OT Brian Mihalik, RB Fitz Toussaint, RB Knile Davis, DL Johnny Maxey, OL Ethan Cooper, C Ruben Carter, CB Brandon Dixon, C Kyle Friend, LB Matt Galambos, LB Austin Gearing, S Jacob Hagen, DE Lavon Hooks, QB Bart Houston, LB Farrington Huguenin, DE Francis Kallon, LB Keith Kelsey, CB JaCorey Shepherd, WR Justin Thomas, OT Jake Rodgers, WR Marcus Tucker, S Terrish Webb, RB Trey Williams, TE Jake McGee, OL Keavon Milton, CB Dashaun Phillips, DT Roy Philon. *Terminated vested veteran (2): TE David Johnson, LB Steven Johnson *Injured/Reserve (1): S Malik Golden

Ecco il roster in ordine numerico per ls prossima stagione:

29
Allen, Brian
CB
94
Alualu, Tyson
DE
4
Berry, Jordan
P
9
Boswell, Chris
K
84
Brown, Antonio
WR
10
Bryant, Martavis
WR
25
Burns, Artie
CB
46
Canaday, Kameron
LS
56
Chickillo, Anthony
LB
30
Conner, James
RB
37
Dangerfield, Jordan
S
28
Davis, Sean
S
66
DeCastro, David
G
5
Dobbs, Joshua
QB
48
Dupree, Bud
LB
71
Feiler, Matt
OT
67
Finney, B.J.
C/G
54
Fort, L.J.
LB
73
Foster, Ramon
G
22
Gay, William
CB
77
Gilbert, Marcus
OT
21
Golden, Robert
S
85
Grimble, Xavier
TE
Haden, Joe
CB
79
Hargrave, Javon
DT
92
Harrison, James
LB
65
Hawkins, Jerald
OT
88
Heyward-Bey, Darrius
WR
97
Heyward, Cameron
DE
40
Hilton, Mike
CB
74
Hubbard, Chris
C/G
11
Hunter, Justin
WR
81
James, Jesse
TE
3
Jones, Landry
QB
44
Matakevich, Tyler
LB
93
McCullers, Daniel
DT
89
McDonald, Vance
TE
23
Mitchell, Mike
S
55
Moats, Arthur
LB
45
Nix, Roosevelt
FB
53
Pouncey, Maurkice
C
7
Roethlisberger, Ben
QB
17
Rogers, Eli
WR
24
Sensabaugh, Coty
CB
50
Shazier, Ryan
LB
19
Smith-Schuster, JuJu
WR
20
Sutton, Cameron
CB
91
Tuitt, Stephon
DE
78
Villanueva, Alejandro
OT
96
Walton, L.T.
DE
39
Watson, Terrell
RB
90
Watt, T.J.
LB
98
Williams, Vince
LB