mercoledì 24 maggio 2017

Roethlisberger garantisce solo un altro anno


Il qb di Pittsburgh Ben Roethlisberger ha ancora tre anni di contratti, e 46 milioni di stipendio, dell’accordo di cinque anni firmato nel 2015. Ieri ha detto però di non aver assicurato più della stagione 2017 quando, il mese scorso, ha annunciato al presidente Art Rooney II che sarebbe tornato per la sua quattordicesima stagione.
«Non mi impegno mai con nessuno per più d’un anno- ha spiegato il qb dopo il primo giorno di Ota’s dell’anno- è così che facciamo sempre per questo sport. Se guardassimo alla stagione scorsa stagione ci staremmo ingannando e staremmo ingannando la gente. Dobbiamo dare tutto quest’anno perché in definitiva siamo nella situazione tutto e subito».
Roethlisberger aveva fatto trapelare l’idea d’un possibile ritiro quest’inverno, pochi giorni dopo la sconfitta di Boston al Championship, nel suo programma radiofonico.
«Mi prendo questa off season per valutare, considerare tutte le opzioni, le condizioni fisiche, familiari e tutto il resto. Staccare un po' per valutare la prossima stagione» aveva detto nel suo intervento al microfono.
In pochi però ci avevano creduto e quindi in pochi sono rimasti stupiti dall'annuncio delle sue intenzioni di giocare anche quest’anno, avvenuto il 7 aprile con un tweet.
Argomento però messo alle spalle dal giocatore che non ha infatti prestato molta attenzione alle domande dei cronisti a riguardo.
Ecco il botta e risposta con i giornalisti: quanto è stato vicino il ritiro? «non importa, ora sono qui». Qualche preoccupazione sull'impegno preso dopo aver pensato così a lungo al ritiro? «Sono qui nel giorno uno. Mi avete visto partecipare ad ogni esercizio, ho già fatto qualche snap con i rookie. Sono concentrato al 100% come ho detto che sarei stato». Perché sei tornato? «Non importa. Sono contento d’essere tornato in squadra. Amo la città. Amo i compagni, il football è la mia passione, è quello che amo».  
Più espansivo sui vecchi e nuovi compagni. Sulla partenzadi Ladarius Green ha dichiarato «è dura perché eravamo entusiasti di quello che poteva dare, lo abbiamo visto solo in qualche flash negli allenamenti dello scorso anno. E’ dura perché iniziava ad esserci intesa, ma abbiamo fiducia i quello che potrà dare Jesse (James) con Xavier Grimble e David Johnson».

Pochi a livello di tight end ma carichi di ricevitori questi nuovi Steelers. C’è stato infatti il rientro di Martavis Bryant, tornato ad allenarsi in squadra dopo una sospensione d’un anno. «Sono carico, abbiamo tanti ragazzi, sarà divertente se riusciremo sfruttare al meglio tutti. Voglio allenarmi con tutti per vedere dove possono arrivare e creare la giusta chimica.  

sabato 20 maggio 2017

La situazione dei tight end dopo il taglio di Ladarius Green

Le prime sono ovviamente i tight end già presenti a roster lo scorso anno. Jesse James (foto) è il più affidabile, anche perché il suo punto di forza sta propria nel offrire un discreto rendimento in ogni fase del gioco senza però eccellere in nessuna di queste. La fiducia in lui sarebbe una scommessa sui miglioramenti che il giocatore, al terzo anno in Nfl, potrebbe avere con un utilizzo maggiore e continuativo.
David Johnson è invece la prima opzione della squadra alla voce, tight end bloccatore.Un giocatore situazionale che vede il suo numero di snaps aumentare in base alle scelte strategiche dell’offensive coordinator. 
Rimane poi Xavier Grimble, giocatore che dopo aver girovagato un po’ per per la lega ha passato la stagione 2015 nella practice squad di Pittsburgh, entrando nel roster la stagione seguente. La sua prima vera annata da professionista s’è chiusa con tredici gare, due da starter, undici ricezioni e due td. Discorso simile a quello fatto per James, si deve scommettere sullo sviluppo del giocatore.
Pittsburgh potrebbe muoversi anche a livello di free agency. Tra le alternative rimaste disponibili i più interessanti sono quelli di due veterani. Gary Barnidge, tagliato dai Cleveland Browns dopo la scelta di David Njoku al primo giro dell’ultimo draft, che in due anni a Cleveland ha visto i suoi numeri cadere in picchiata la passata stagione, causa probabilmente dei cambi in cabina di regia a livello di qb. L’altro nome che potrebbe essere preso in considerazione dagli Steelers è quello di Brandon Myers, l’ex Bucs non ha più le statistiche d’un tempo ma potrebbe competere per un posto a roster nel training camp.

Meno probabile è una trade, certo è invece che la posizione di tight end sarà scandagliata dopo i tagli delle altre franchigie Nfl.  

venerdì 19 maggio 2017

Fallito l'esperimento Ladarius Green. Tagliato il tight end

Pittsburgh la scorsa estate aveva firmato il tight end Ladarius Green per aggiungere un’arma ulteriore ad un attacco già molto fornito.
Invece i suoi problemi fisici, dovuti alle commozioni cerebrali delle stagioni precedenti, lo hanno limitato a sole sei gare con 304 yards e un solo td. La sua esperienza agli Steelers s’è chiusa ieri con il taglio.
Pittsburgh aveva firmato il giocatore dopo averlo visto in azione per quattro stagioni a San Diego. L’accordo, un quadriennale da 20 milioni con 4,76 milioni di signing bonus, verrà ricordato come una delle peggiori acquisizioni in free agency della storia di Pittsburgh. La colpa imputata agli Steelers è quella di non aver considerato a dovere le commozioni cerebrali che avevano caratterizzato la carriera del tight end, discorso molto simile viene fatto per un infortunio alla caviglia sinistra subito nel gennaio 2016. Guaio che ha costretto Green ad operarsi per inserire due placche di metallo nella caviglia, arrivando così impreparato fisicamente al training camp della passata stagione. Pittsburgh inserì il giocatore nella propria physically unable to perform list.
La causa che però ha costretto il giocatore a rimanere fermo ai box erano i continui mal di testa, una volta tornato in campo un’ulteriore commozione cerebrale ha messo fine definitivamente alla sua annata.
Green aveva firmato nel primo giorno di free agency dopo un incontro con Mike Tomlin e Kevin Colbert, due mesi dopo che Pittsburgh aveva perso Heath Miller per il ritiro di colui che per dieci anni era stato il tight end titolare della squadra. «Non abbiamo aggiornamenti sulle condizioni relative ai giocatori infortunati» aveva dichiarato l’head coach di Pittsburgh Tomlin prima del draft. In quest’ultimo non è stato scelto nessun tight end. Il ruolo è attualmente ricoperto da cinque giocatori a roster Jesse James, Xavier Grimble e David Johnson, che erano presenti anche la passata stagione, e Scott Orndoff da Pittsburgh e Phazahn Odom da Fordham firmati come undrafted rookies.

giovedì 18 maggio 2017

Tagliato Greg Warren

Da poche ore ha lasciato la squadra uno degli ultimi reduci dell’ultimo Super Bowl vinto.
È infatti arrivato il taglio di quello che oltre ad essere stato un ottimo long snapper era un tassello importante della storia recente di Pittsburgh.
Greg Warren non è più negli Steelers perché non ha passato i test fisici, con lui se ne va il terzultimo reduce del titolo 2008, e 2005, restano i soli Ben Roethlisberger e James Harrison.
Che il tempo di Warren a Pittsburgh avesse i giorni contati lo si era potuto presumere dalla selezione al sesto giro dell’ultimo draft del long snapper Colin Holba da Louisville. Nonostante infatti il rinnovo del veterano lo scorso marzo non era un buon segnale di fiducia.
Questo il commento del giocatore. «Voglio prima di tutto ringraziare gli Steelers, i coaches e i trainers per avermi aiutato e consigliato nelle ultime settimane. Avevo intenzione di giocare nella prossima stagione, ma alla luce delle ultime notizie fornitemi dai dottori riferite ad un vecchio infortunio giocare il prossimo anno potrebbe comportarmi gravi di problemi di salute in futuro. Dopo aver parlato con gli Steelers il taglio era la scelta giusta per tutti».
Dopo essere approdato a Pittsburgh da undrafted rookie nel 2005, ha vestito la maglia degli Steelers per 181 gare di stagione regolare e per 15 di play off.

Aveva saltato una sola gara negli ultimi sette anni, nel 2008 vinse l’anello da infortunato dopo l’infortunio del crociato d’un ginocchio.

martedì 9 maggio 2017

Firmato il primo rookie

Gli Steelers hanno firmato ieri il loro primo rookie, si tratta della quinta scelta Brian Allen.
Il cornerback ha firmato un quadriennale. Allen ha giocato on difesa solo due stagioni a Utah dopo aver iniziato la sua avventura universitaria come ricevitore.
Non è l'unico cb approdato a Pittsburgh dal draft, è infatti stato scelto anche Cameron Sutton da Tennessee. Se quest'ultimo è ipotizzabile lotterà per il posto di slot titolare, Allen invece lotterà per entrare nel roster dei 53 e per un posto da outside. 

mercoledì 3 maggio 2017

Offensive line una certezza anche al draft

Il fatto storico dell’ultimo draft di Pittsburgh? No non è l’aver scelto un qb al quarto giro e neppure il long snapper al sesto. L’unicità sta nel non aver scelto un uomo di linea offensiva per la terza volta negli ultimi cinque anni.
Dal primo draft datato 1936 al 2012 infatti l’unico draft senza un offensive lineman fu quello del 2003. Dal 2013 invece questa è la terza volta, dei 45 giocatori selezionati negli ultimi cinque draft solo due erano per la linea d’attacco, e nessuno prima del quarto giro. L’unico rookie aggiunto per il reparto è stato la guardia free agent Ethan Cooper.
Cosa c’è dietro l’aver ignorato per così tanto tempo un settore cruciale del gioco? Forse nella sicurezza che l’attuale reparto dato da buone scelte prese in precedenza.
Quattro degli attuali starter sono infatti cresciuti a Pittsburgh. A partire dal centro Maurkice Pouncey primo giro del draft 2010, c’è poi David DeCastro prima scelta 2012, tra di loro sul lato destro gioca il tackle Marcus Gilbert secondo giro 2011. Ed a sinistra? Ramon Foster approdato agli Steelers come rookie undrafted nel 2009 e divenuto starter la stagione seguente.
È come nota diversa la vicenda dell’ultimo titolare Alejandro Villanueva approdato a Pittsburgh dopo cinque anni di servizio militare in Afghanistan ed essere stato firmato come defensive end da Philadelphia nel 2014. Dopo essere stato tagliato è approdato agli Steelers, questi dopo averlo provato come end e come uomo di linea d’attacco hanno preferito la seconda opzione. Così dopo la stagione 2014 passata nella practice squad ecco la grande opportunità l’anno seguente dopo l’infortunio allo starter previsto Kelvin Beachum.
Tutta la linea attuale ha almeno altri due anni di contratto ad eccezione di Villanueva che sarà exclusive rights free agent al termine della prossima stagione.
Solitamente nonostante la solidità d’una linea come quella sopraelencata le squadre non tralasciano gli offensive lineman come fatto dagli Steelers, gli infortuni, i contratti e la free agency non sono sempre programmabili. L’infortunio e la partenza per i Jaguars di Beachum che hanno spianato la strada a Villanueva ne sono l’esempio lampante. C’è poi l’altro esempio di Mike Adams draftato al secondo giro del 2012 e rilasciato dopo problemi alla schiena.
La convinzione è ovviamente quella di avere già un nucleo affidabile anche a livello di back up. Jerald Hawkins quarto giro del draft d’un anno fa è reduce da una stagione in lista infortunati. L’unica altra scelta dei passati 5 draft è invece Wesley Johnson, quarto giro 2014, attualmente centro titolare dei Jets.

Resta B.J. Finney che la scorsa stagione ha già sostituito Pouncey e Foster, Chris Hubbard che ha sostituito invece Gilbert a tackle in una gara e che spesso viene utilizzato come finto tight end per avere un bloccatore aggiunto nelle azioni di corsa.

Cameron Sutton raccontato dal suo ex defensive coordinator

Ha potuto allenarlo un solo anno prima che fosse scelto dagli Steelers ma il defensive coordinator di Tennessee Bob Shoop ha solo parole positive per il suo ex cornerback Cameron Sutton.
«Uno dei motivi per cui sono venuto in Tennessee è il fatto d’aver reclutato Cam dall’high school- ha dichiarato ai microfoni di Espn 970- avevo reclutato duramente un paio di giocatori così quando ho potuto entrare nel sistema ho preso la palla al balzo perché sapevo quanto erano forti e come erano progrediti. Sfortunatamente Cam ha giocato solo un paio di gare per noi lo scorso anno a causa della frattura alla caviglia. Per me è quel giocatore che nel 2013 nel suo anno da freshman è stato lanciato nella mischia e ha iniziato subito a lottare. Non era il più spinto ed è stato reclutato per lo stesso motivo per cui lo hanno draftato. Intelligente, altruistico, duro e versatile. Tutte cose che lo hanno portato a diventare titolare».
Shoop ha aggiunto che quando era in piena forma nel 2013 e 2014 gli pareva già un giocatore d’un livello superiore.
«Tutti compreso Kevin Colbert me l’hanno detto e basta vedere le immagini- ha raccontato ai microfoni di David Todd- nel 2015 ha avuto qualche infortunio ma è stato molto solido ed eccellente anche nei ritorni. Penso che dei 45 ritornati 3 siano andati in td tanto da diventare All-American punt returner 2015.
Nel 2016 avevo sentito tutto questo di lui così quando l’ho avuto in primavera mi sono trovato davanti un giocatore che era come un veterano di cinque dieci anni. Prendeva appunti impeccabili alle riunioni, stava in prima fila e faceva domande pertinenti, ha aperto la strada e impostato il ritmo per i più giovani. Era il primo ad allenarsi, ci avrebbe aiutato a diventare la squadra che volevamo essere».
Cosa non avvenuta perché il cornerback ha subito l’infortunio alla caviglia alla terza gara stagionale, non impedendogli di tornare in campo anche se non al meglio a fine anno.
«Un debole avrebbe detto torno per il Senior Bowl o per la combine, lui invece è tornato in campo anche se forse al 70% del suo potenziale- spiega il suo ex dc- ha giocato contro Kentucky, Missouri, Vanderbilt ed il Bowl, io mi sentivo male perché sapevo che pur non fosse al meglio stava dando il 100% per essere una guida ed un esempio per i più giovani, aiutandoli in momenti difficili».
Sul possibile impatto a Pittsburgh Shoop ha poi dichiarato «ha buona rapidità, una buona stazza. Non è alto ma ha il giusto corpo con una buona parte alta e ottime capacità sul pallone- a Tennessee ha messo a segno 7 intercetti- è versatile e non è stato sfruttato a pieno qui. Nel Senior Bowl è partito slot e di sua spontanea volontà ha poi giocato nickel e safety. Ha la giusta intelligenza per giocare qualsiasi delle tre posizioni. È un buon tackler, non un ottimo tackler, ma ti butta giù e questo nel gioco di oggi è quello che conta. Lui può giocare bump and run. Può blitzare da corner da nickel, dopo il draft ho guardato un po’ di partite di Pittsburgh e credo calzi a pennello nelle cose che chiedono ai cb».
Interessante lo spunto sull'approccio pre draft di Pittsburgh che svelano le parole dell’ex allenatore di Sutton. «Penso quello che abbia convinto coach Tomlin e Kevin Colbert quando sono venuti qui sia il fatto che si siano seduti e davanti al giocatore chiedendogli di scegliere una partita e descrivergli le sue responsabilità. Lui ha scelto la gara con Appalachian State, la nostra prima gara ed una di quelle che lui aveva disputato. Lui non solo ha elencato le sue istruzioni per le prime 15 azioni, lo ha fatto per tutta la difesa. Poi Kevin (Colbert) ha cambiato partita e lui ha continuato. Dopo il draft mi sono congratulato con loro per la scelta e mi hanno detto che amano il ragazzo e che avrà una grande carriera tra i pro. È speciale come lo è Josh (Dobbs il qb scelto al quarto giro dagli Steelers), il loro carattere, la loor intelligenza gli permetterà d’essere dei giocatori Nfl a lungo».
Il fatto d’aver giocato quasi sempre sull'esterno sinistro non dovrebbe essere un problema per Sutton una volta sbarcato tra i professionisti secondo il suo ex coach. «Per alcuni fa differenza la zona del campo ma Cameron è abbastanza intelligente e versatile per adattarsi».


martedì 2 maggio 2017

James Conner un possibile fattore anche negli special team

James Conner, il runningback selezionato al terzo giro al draft, potrebbe garantirsi un posto nel roster dei 53 non solo guadagnando il ruolo di back up di Le’Veon Bell.
«Non c’è molto di lui da dire che non sia a conoscenza di tutti- ha dichiarato sul giocatore Kevin Colbert- ma quello che ci ha convinto è come possa essere utile, al di là delle situazioni di corsa, negli special team. Sono sicuro conosciate i punti di forza del suo correre, aveva anche qualche qualità a livello di pass rushing a Pitt. Questo non significa che da noi sarà un pass rusher, ma ha anche quella qualità. Sono ansioso di vederlo coprire sui calci, tanto quanto lo sono di vederlo correre».
Il general manager di Pittsburgh parla del fatto che Conner nella sua carriera all’università di Pittsburgh è stato usato come pass rusher in tre occasioni nell’ultima stagione. La sua biografia lo descrive poi come ottimo corridore e rushatore ai tempi di McDowell High School, dove detiene i record di sacks per stagione ed in assoluto con 12 e 17.

Il coach dei runningbacks di Pitt ha poi raccontato come la passata stagione il giocatore gli avesse chiesto di essere un’opzione nei ritorni di calcio. «Ne cercavamo uno, lui non sarebbe stato il titolare ma voleva essere la riserva. Non ha esitato a proporsi». Desiderio non proficuo dato che non ha poi avuto un solo ritorno in tutta la stagione.

lunedì 1 maggio 2017

Tagliato Zach Mettenberger

Due giorni dopo aver draftato Joshua Dobbs Pittsburgh ha tagliato Zach Mettenberger.
Quest'ultimo era stato il terzo qb dietro Ben Roethlisberger e Landry Jones durante la scorsa stagioni, senza vedere mai il campo. Nelle stagioni 2014 e 2015 aveva vestito la maglia di Tennessee.