mercoledì 30 luglio 2014

Report d'inizio training camp

Riassunto dopo i primi giorni di training camp: Roethlisberger si presenta in campo con la maglia di Brett Keisel, attualemente free agent, per dare un segnale alla franchigia. Il qb lo aveva già fatto qualche stagione fa per Max Starks e il giocatore di linea era stato rifirmato, ci sarà il ritorno del defensive end?

PARLA COLBERT  «BEN FINIRA' QUI LA SUA CARRIERA»
Il general manager Kevin Colbert non ha chiuso alcuna possibilità riguardo il rientro di storici ex steelers attualmente senza squadra, ha infatti dichiarato: « non abbiamo eliminato nessuno e come sempre ci guarderemo in giro», anche perché come ha poi aggiunto « non possiamo sapere cosa succederà dopo la pre season, come durante la stagione».
Parlando della situazione contrattuale dei giocatori Colbert ha parlato proprio di Roethlisberger dicendo che non vede una possibilità riguardo il fatto che il qb finisca altrove la sua carriera e che i soldi che non vengono utilizzati ora per questo rinnovo potranno essere usati per il prolungamento di quei giocatori che vedono il loro contratto in scadenza come Cortez Allen, Shaun Suisham, Marcus Gilbert e Jason Worlids.

BENE SHAZIER
Parlando dei volti nuovi invece da sottolineare l'ottima impressione che ha già fatto Ryan Shazier che durante uno dei drill della prima giornata ha messo in cattiva luce il veterano LeGarrette Blount battendolo due volte su tre.

martedì 29 luglio 2014

Roethlisberger «il mio braccio è più forte di prima»

Roethlisberger è sempre stato noto per la potenza nel suo braccio ma a quanto pare quest'anno si è perfino perfezionato. 
Il qb ha infatti passato l'estate seguendo i consigli di un personal trainer ed un nutrizionista così da presentarsi al massimo della forma per il training camp.
«Il mio braccio non è mai stato così forte- ha dichiarato ai microfoni della post gazzette- sia negli allenamenti che ne minicamp i ricevitori mi dicevano: Ben la palla arriva molto più velocemente e con più spin. Che tradotto significa che la giocata era eseguita meglio».
Se il braccio c'è ed il rapporto con il suo offensive coordinator, Todd Haley, pare finalmente solido non resta che sperare che il trentaduenne, in attesa del rinnovo che lo leghi fino a fine carriera con la franchigia di Pittsburgh, possa riportare la squadra ai play off dopo due stagioni d'astinenza.
Sul rinnovo il giocatore si dice tranquillo, ha ancora due anni di contratto, e concentrato sul football. Come noto Ben gradirebbe che il suo attacco praticasse più no-huddle lo fa capire ampiamente quando dichiara ai cronisti «deve essere parte integrante del nostro attacco».
Sul suo status a trentadue anni il qb due volte campione Nfl ha dichiarato invece come alla sue età il fisico inizi a deteriorarsi, il talento naturale inizia a diminuire. «Devi lavorare sul corpo, costruirlo, prendere proteine e fare qualcosa in più rispetto al passato. Voglio che questo sia il mio anno migliore e se dovrò fare qualcosa in più lo farò».

sabato 26 luglio 2014

E' scattato il training camp ecco i duelli più importanti in casa Steelers

Inizia il training camp e questo vuol dire che siamo sempre più vicini al tanto agognato kick off, oltre a consentirci di parlare a qualcosa che assomiglia un pò di più al football giocato dopo i mesi vuoti di off season.
Training camp che per i giocatori vuol dire guadagnarsi il posto nella depth chart e lotta per entrare a far parte dei 53 a roster, ecco dunque le principali sfide aperte.
Tralasciando la situazione dei running back che abbiamo già presentato in precedenza sono comunque molti i reparti da tenere sotto osservazione.
Partiamo per esempio dai ricevitori i soli che possono definirsi sicuri del posto sono l'indiscutibile Antonio Brown e la coppia di giovani Markus Wheaton e Martavis Bryant. Entrambi dovranno dimostrare di poter essere una "seconda punta" affidabile per l'attacco aereo di Haley. Senza dimenticare che sopratutto il rookie deve dimostrasi quel big target che da tanto manca a Ben Roethlisberger.
A lottare per guadagnare spazio nella depth chart ci sono poi due veterani che non possono certo stare a guardare come Lance Moore e Darrius Heyward-Bey (foto). Se l'ex Saints pare il candidato primario a poter ricoprire la posizione di slot receiver  l'ex Raiders pare invece il più a rischio.
Situazione nose tackle dalla free agency è arrivato Cam Thomas che si giocherà con Steve McLendon il ruolo di starter noi non possiamo che sperare che chi vincerà la competizione si dimostri più che affidabile vista l'importanza vitale che questa figura ricopre nella nostra 3-4.
Infine la coppia William Gay- Cortez Allen sarà chiamata a giocarsi la posizione di cornerback titolare da affiancare ad Ike Taylor.


venerdì 25 luglio 2014

Kion Wilson tagliato prima del training camp

alla vigilia del training camp gli Steelers effettuano un'inaspettata mossa tagliando l'inside linebacker Kion Wilson.
Non si tratta certo di un giocatore di primo piano ma il ventisettenne aveva collezionato due gare da starter la passata stagione come rimpiazzo di Larry Foote, infortunatosi nella gara d'esordio, prima di vedersi referito il rookie Vince Williams.
a sostituire lo spot a roster lasciato libero dopo il taglio sarà il cornerback Lew Toler che avrà l'intero training camp per guadagnarsi un posto nei 53, molto probabilmente se si dimostrerà all'altezza sarà utilizzato come materiale da special team. 

martedì 22 luglio 2014

Shaquille Richardson in rotazione da subito?

I cornerback rookie non diventano starter. Non lo sono stati Rod Woodson e Ike Taylor, non lo sarà certo Shaquille Richardson.
Attualmente la depth chart del ruolo comprende, oltre al sopracitato Richardson, Ike Taylor, William Gay, Cortez Allen, Antwon Blake, Isaiah Green, Brice McCain, Devin Smith. Da Allen in poi non è decisamente un elenco di giocatori che per qualità possono garantire di poter dire la loro in una secondaria Nfl.
Ecco perché pur non da starter potrebbe essere importante l'apporto che darà Shaq alla rotazione dei cb voluto fortemente dal coach di reparto Carnell Lake al quinto giro dello scorso draft.
Attualmente il giocatore, che non fu nemmeno invitato alla combine Nfl, sta imparando a muoversi come un cb da Steelers. Ricevendo molte attenzioni dall'head coach Tomlin che intende preparare al meglio il giovane per l'esordio tra i professionisti. 
«Intende aumentare la mia consapevolezza e rendermi più intenso- ha dichiarato il rookie- per essere sicuro che sarò pronto quando sarò chiamato in causa».
E sarà solo grazie all'intensità che dimostrerà nel suo primo training camp che il cb potrà scalare la depth chart già proposta, dalla sua infatti Richardson ha già qualità atletiche e fisiche non comuni nel novero di giocatori attualmente a roster.
Un'arma in più? l'attenzione per i dettagli che l'ex Arizona dice di aver perfezionato in questi allenamenti di preparazione.  «Avevo bisogno di tornare migliorato in vista del training camp- ha infatti dichiarato- e penso di averlo fatto bene nelle sessioni di lavoro precedente. Dopo un paio di allenamenti ed ero sempre pronto riguardo la chiamata ricevuta. Non era solo l'allenatore a chiedermelo, tutti venivano da me, se qualcuno doveva chiedere il gioco veniva da me perché ora sono più attento».
Non ci resta che sperare che il processo di comprensione e sviluppo del giocatore sia il più rapido possibile perché al termine dell'imminente training camp bisognerà avere una risposta a chi entrerà a far parte della rotazione dei cb e Richardson è uno dei maggiori candidati.

lunedì 21 luglio 2014

Tomlin play off o divorzio?

Non basta essere il più giovane head coach nella storia Nfl ad aver vinto un Lombardi, non basta aver riportato gli Steelers sul tetto del mondo nel febbraio 2009 e aver sfiorato la doppietta due anni dopo, Pittsburgh non può permettersi la terza stagione non vincente di fila.
Mike Tomlin lo sa, comprende il fatto che l'evento non avviene dal triennio compreso tra il 1969 e il 1971, le prime tre stagioni di Chuck  Noll, ma li la franchigia vincente era ancora un cantiere ora è una realtà e tale va mantenuta.
In questi giorni coach Tomlin ha ricevuto domande sulla sua sensazione riguardo la sicurezza del suo impiego. «Non lo do per scontato» la sua risposta.
Non si è poi voluto dilungare riguardo a quanto abbia intenzione di rimanere sulla sideline, probabilmente è perché è decisamente prematuro pensarlo, sottolineando però il suo amore per la città di Pittsburgh dichiarando di essere grato di poter lavorare in una città che può chiamare casa.
Non bisogna che aspettare i risultati della sua ottava stagione agli Steelers per vedere se il destino di Tomlin combacerà ancora con quello degli Steelers o si dovrà cercare il quarto head coach nella storia della franchigia, un'altra stagione senza play off quando sei Pittsburgh e non raggiungi la post season dal 2010 non può che portare a certe decisioni.

mercoledì 16 luglio 2014

Blount avrà più spazio del previsto?

Forse sono dichiarazioni di facciata ma Mike Tomlin nei giorni scorsi, ospite della trasmissione "NFL Media", ha dichiarato che non è ancora chiaro quale sarà l'ordine nella depth chart dei rb per la prossima stagione e che saranno il training camp e le gare di pre season a determinarlo.
«Le'Veon Bell (foto) ha avuto una grande offseason- ha dichiarato l'head coach di Pittsburgh- ha dimostrato di essere impaziente di iniziare la prossima fase di lavoro e di aver fatto tutto quello che doveva per tenersi in forma».
Tomlin si è soffermato anche sui compagni di backfield di Bell «Blount è un giocatore di football definito ma quello non lo si vede solo campo ma anche nello spogliatoio. Penso che darà un apporto positivo anche in quest'aspetto».
Del rookie Dri Archer l'allenatore ha poi spiegato che sarà utilizzato sia come runningback che come ricevitore.
Pare ovvio che Bell avrà il maggior numero dei palloni ma in questo inizio di stagione più volte gli allenamenti hanno visto Blount rilevare l'ex rookie o aggiungersi a lui alle spalle del qb.

Finley contattato dagli Steelers

Jermicheal Finley interessa agli Steelers è ufficiale. Lo ha confermato lo stesso giocatore in un'intervista rilasciata a Tom Pelissero di "USA Today" dichiarando che gli Steelers gli hanno proposto un paio di contratti ma che le parti non hanno trovato un accordo a livello economico.
Finley va ricordato è reduce da un intervento al collo dopo il serissimo infortunio che gli costò buona parte della scorsa stagione e che mise in dubbio il suo possibile ritorno in campo.
Ora a quanto lascia intendere l'ex Green Bay Packers la questione non è sul suo recupero fisico ma su quanto riuscirà a monetizzare il suo ritorno in campo. Qualora non giocasse mai più Finley riceverebbe infatti dieci milioni di $ da un'assicurazione.
Domani il tight end si sottoporrà ad ulteriori test per confermare e rassicurare le 32 squadre Nfl che il suo recupero è effettivo, da li in poi non gli resterà che attendere l'offerta che più lo convince e tornare in campo.
Il fatto che Finley abbia ricevuto un'offerta da Pittsburgh fa comunque capire che gli Steelers vorrebbero fare un aggiunta nel reparto tight end/ ricevitori. 

domenica 13 luglio 2014

Pouncey accusato di aver picchiato una donna in un night club

Ormai il compleanno dei gemelli Pouncey sembra diventato un appuntamento fisso per la off season degli Steelers e non è mai buon segno.
 Se lo scorso anno i due uomini di linea Nfl erano saliti agli onori della cronaca per la bella trovata di indossare un cappellino con la scritta "Free Hernandez"(nella foto), il loro ex compagno ai Florida Gators finito in carcere con l'accusa di omicidio, quest'anno sono riusciti a "superarsi". Sono infatti stati accusati su Istagram attraverso il profilo "iRickyVasquez"di aver aggredito uno cliente di un Night Club, nella ricostruzione che gira nel web pare che sia stata colpita anche una donna presente nel locale.
Va ancora verificato cosa sia effettivamente successo pare comunque che la donna coinvolta abbia sporto denuncia cosa che per i due giocatori potrebbe comportare una squalifica vista la politica molto rigida della lega riguardo casi simili.

mercoledì 2 luglio 2014

Chris Carter «Ci sono io non serve il ritorno di Harrison»

«Molti di noi arrivano con capacità atletiche ma non sanno cosa farci- ecco la situazione di molti rookie al mini camp (sessioni d'allenamenti per i giocatori scelti al draft) descritta da Chris Carter- come si sa nelle college le gare le si vince grazie ai mismatches. Semplicemente la gente non è atletica come te ed è facile vincere molto. Una volta che arrivi qui chiunque è come te o meglio, così devi cercare modi diversi per arrivare al successo».
Carter lo dovrà fare se vuole far parte del roster dei 53 per il quarto anno da quando è passato tra i professionisti. Ma sopratutto se vorrà per la prima volta lasciare il segno nella sua carriera Nfl.
Approdato agli Steelers al quinto giro del draft 2011 dopo la sua carriera a Fresno State il lb non ha infatti colto le molte occasioni avute fin qui. Ad oggi il suo curriculum parla di ventinove gare disputate, quattro da starter, tra cui l'opener del 2012 quando James Harrison stava recuperando da un intervento al ginocchio e Carter fu chiamato a sostituirlo.
Le sue statistiche nonostante tre anni spesi nella rotazione della difesa di Dick LeBeau parlano di miseri sedici takles e zero sack.
Cos'è mancato allora? «Per me ero veloce, ma voglio essere sempre più veloce- spiega il giocatore- perché è questo l'elemento che mi differenzia dagli altri. Devo lavorare per migliorare in questo, essere più veloce degli altri. Ma non voglio semplicemente essere veloce come gli altri, devo essere più veloce e di molto».
Carter sa di dover diventare un giocatore più completo, sa di avere la capacità di essere un fattore in pass rush ma non basta più esserlo solo sulla carta, tutto ciò lavorando sulla sua copertura in situazioni di passaggio, settore su cui dichiara di aver speso molto tempo in questa off season.
Con la partenza di LaMarr Woodley ad oggi Carter sarebbe uno degli outside linebacker insieme a Jason Worlids, Arthur Moats e Jarvis Jones, e si dice pronto ad una stagione da protagonista come quella che ha fatto il già citato Worlids la passata stagione. 
Il giocatore ha poi detto di essere seccato dalle voci che vogliono il ritorno di James Harrison «Rispetto James e ho tutta l'ammirazione del mondo per lui. E' un gran veterano, quando sono arrivato qui mi ha mostrato un sacco di cose, ma alla fine si tratta di lavoro e tutti stiamo combattendo (per un posto a roster ndr)».


martedì 1 luglio 2014

Ike Taylor «la proposta di pay cut mi ha fatto incazzare»

Ike Taylor ha parlato all'interno del "The Jim Rome Show" della sua reazione alla notizia che gli sarebbe stato richiesto un taglio salariale.
Come abbiamo raccontato in un post precedente infatti il cb ha accettato di ridursi il contratto di 4,25 milioni di $ per rimanere agli Steelers. Il giocatore però non ha certo dimenticato l'avvenuto «Sono incazzato per quanto accaduto- ha dichiarato il veterano- lo sono ancora e così sarà fino alla fine della stagione». Il giocatore ha poi continuato spiegando  «se ha fatto male? certo, Se mi da ancora fastidio? certo. Fortunatamente però posso andare avanti e riprendermi durante la stagione, fare quello che devo in campo e poi vedere cosa accadrà».
Alla domanda se avesse mai pensato di lasciare gli Steelers Taylor ha risposto in maniera sicura. «Ho visto pochi giocatori non accertare il pay cut e finire in altre squadre a loro non è mai andata bene. Così alla fine non ho voluto lasciare Pittsburgh di punto in bianco, fine. Ho molti legami, tanti amici, ho costruito molti legami lavorativi a Pittsburgh. E' bastato solo sentire da chi arriva da altre squadre quanto sia diverso giocare per gli Steelers».
Taylor si è detto comunque sorpreso dalla proposta dell'ultima franchigia di cui ha difeso i colori. «Arrivi al punto in cui ti domandi, perché io? non ho dimostrato il mio attaccamento? Sono stato un buon giocatore, certo non perfetto, ho i miei difetti, ma parlatemi di chi si prende la colpa anche quando non ne ha. Parlatemi di chi arriverà già in forma al camp, oppure di chi è così altruista da mettere la squadra prima della sua famiglia e dei suoi amici, di chi ha dimostrato la sua fedeltà. Bé sono io. E' di me che state parlando e quando ti si presentano con l'offerta di un pay cut la reazione è quella di chiedersi con tutte queste persone perché chiedere proprio a me?».
Sul cosa significhi tornare la sua dodicesima stagione negli Steelers Ike Taylor è stato perfino più chiaro «il dodicesimo? non conta nulla se non vinci il super bowl».