mercoledì 31 dicembre 2014

Firmato Ben Tate. Bell sempre più in forse

Non è ancora ufficialmente out ma i segnali non portano a credere che nella wild card con i Ravens Le'Veon Bell sarà della partita.
Ieri infatti gli Steelers hanno firmato Ben Tate il miglior rb disponibile sul mercato dei free agent che andrà con ogni probabilità a sostituire Bell alle prese con l'infortunio al ginocchio destro rimediato domenica coi Bengals.  Tate dopo essere stato scelto dai Texans al secondo giro del draft 2011 aveva lasciato Houston la scorsa estate per approdare ai Browns. Dopo otto poco esaltanti partite era poi stato tagliato ed approdato ai Vikings dove è rimasto il tempo di tre gare per poi venire tagliato dopo un utilizzo marginale.
La sua carriera pareva a forte rischio ma la sorte gli ha riservato un'altra occasione, sarà infatti con ogni probabilità lui a dover dare credibilità al gioco di corse di Pittsburgh contro Baltimora.
Per fare posto al neo arrivato gli Steelers hanno tagliato il ricevitore Justin Brown.
Nel link sottostante uno dei quattro touchdown realizzati in stagione dal neoarrivato.

Ben Tate td run vs Raiders

lunedì 29 dicembre 2014

La Afc North è nostra ma Bell si infortuna

Mantenere le tradizioni, si sa, è importante. Così gli Steelers freschi di ritorno ai play off hanno pensato bene di chiudere la stagione battendo i Bengals regalandosi il titolo della Afc North e una gara di play off che ormai può definirsi un classico: Pittsburgh contro Baltimora.
Come si è arrivato a tutto questo? all'Heinz Field ieri sera si è vista una gara strana, e parecchio bruttina date le premesse, con i padroni di casa nettamente meno scintillanti del solito in attacco ma che confermano il buon momento della difesa di LeBeau con altri tre turnovers forzati. Sarà l'aria dei play off ma anche in una stagione in cui siamo spesso rimasti a galla per il talento dell'attacco alla fine a portarci alla post season è sempre la nostra D. E l'apporto è perfino arrivato dal reparto che meno ti aspetti, la nostra secondaria. I tre palloni recuperati sono infatti arrivati grazie a due intercetti di Brice McCain  nel primo tempo ed un fumble forzato da  Antwon Blake quando le cose iniziavano a mettersi male nel quarto quarto con i Bengals sulle nostre 30 yards.
L'attacco dopo il pallone "scippato" ad Aj Green non ha potuto che chiudere ogni discorso con l'accoppiata Ben Roethlisberger- Antonio Brown che con un td da 63 yards.
Il numero 84 conclude una stagione maiuscola diventando il a guidare la Nfl in ricezioni e yards.
Non ci sono però solo note liete. Le'Veon Bell infatti ha subito una iperestensione del ginocchio destro il che lo mette in serio rischio per la gara delle wild card. 
Gli Steelers da sempre applicano il dogma: next man up. Quindi se mancasse spazio a Dri Archer e Josh Harris. Già nella gara di ieri si è visto qualcosa, il primo ha infatti chiuso con due ricezioni per 19 yards mentre il secondo si è visto annullare una corsa da 59 yards causa un holding di Ramon Foster.
Godiamoci quindi la quarta vittoria consecutiva e questo il ritorno sul trono della Afc North, sperando che le tradizioni vengano rispettate anche ai play off.

Steelers vs Bengals week 17 season 2014


domenica 28 dicembre 2014

Troy Polamalu una vita vissuta un giorno alla volta

Il grigio ne è la prova. Lo si può notare nella barba e nei capelli che ancora oggi lo rendono riconoscibile in campo e che gli sono valsi anni di spot per una nota marca di shampoo. Troy Polamalu non è più la giovane safety dominante di un tempo.
La gara di oggi con i Bengals potrebbe così essere l'ultima sfida che giocherà all'Heinz Field la sua casa Nfl.
Troy non ha mai confermato i suoi piani di ritiro. «E' dura parlare "in anni" quando hai vissuto sempre un giorno alla volta- ha spiegato Polamalu- è questo che più di ogni cosa mi ha insegnato il football nel corso delle stagioni. Chiunque abbia mai provato a fare qualche progetto con me se n'è accorto. Non sono uno che programma una cena due settimane prima, vivo alla giornata. Non pianifico nemmeno la prossima settimana di playoff perché non so cosa succederà questo weekend. Rispetto il tempo. Rispetto abbastanza la vita da non fare certi piani».
Polamalu ha trentatré anni. è al termine della sua dodicesima stagione nella lega, quest'anno ha saltato tre gare per problemi ad un ginocchio che lo mettono in forse anche per la gara di stasera coi Bengals.
«Ci sono spetti del mio gioco- prosegue la safety- su cui non posso più contare. Non sono più attivo o resistente ai contatti come un tempo».
Ma non è triste per il poco football che ancora gli rimane da giocare. «L'invecchiare all'interno del gioco è stupendo. E' la sua evoluzione, la lotta spirituale che c'è dentro. Tutto ciò è meraviglioso e stupendo, ci scherzo sopra qualche volta in partita. Dico "lo sai, quattro anni fa sarei stato ovunque, in ogni azione". Ma ci sarei stato veramente? Non lo so. Forse fisicamente. ma non so quanto mentalmente. Sarei stato al posto giusto? in termini di comprensione del gioco sono ad un punto che non ho mai raggiunto precedentemente».
Polamalu ha raggiunto otto volte il Pro Bowl ed è stato nominato Nfl defensive player nel 2010. Da tutti è riconosciuto per la sua chioma che esce dal casco e fluttua in aria quando corre per il campo. Sarà ricordato per sempre come uno dei più grandi Steelers di sempre.
Ma a riguardo Troy è semplicemente impassibile. «Giorni fa mio zio mi ha mandato un messaggio riguardante la mia eredità. Nella mia testa è girata una domanda: eredità? ma a chi veramente importa? a me non interessa come sarò ricordato o se sarò ricordato. Credo che le cose importanti della mia vita saranno quelle che trasmetterò ai miei figli. Questo è quello che importa. Quello che potrò trasmettere a chi vorrà ascoltarmi».

HALL OF FAME? IL RICONOSCIMENTO MASSIMO E' IL SUPERBOWL
Polamalu dice di non aver mai giocato per soldi nonostante abbia fatto i milioni. «Non so nemmeno quanti ne ho fatti. Non ho mai guardato gli assegni». Aggiunge di non aver mai giocato per la fama «Sono totalmente estraneo ad essa». Dice di non aver mai letto articoli o guardato programmi riguardanti gli Steelers. «Non è così difficile se trovi un buono show da guardare durante tutta la stagione. Io ora sto seguendo "Homeland"». Giura perfino di non essere al corrente del numero delle sue convocazioni al Pro Bowl e che non gli interessa se entrerà a far parte dell'Hall of Fame. «Per me non è il più grande riconoscimento, lo è vincere un Super Bowl».
Racconta che è perfino difficile capire sua un giocatore di football guardando la sua casa, pare infatti non ci sia nulla riguardante la sua carriera.

IN CAMPO PER ESSERE UN ESEMPIO

Troy ha due figli Paisios e Ephraim e dice di giocare per loro. «Voglio andare la fuori e dare tutto, anche si tratti di sacrificar il proprio corpo. Quale miglior insegnamento potrei dare ai miei figli? in qualsiasi cosa tu voglia fare nella tua vita sia questa piccola o grande devi dare tutto. Mia moglie capisce questo di me, metto passione in tutto. Mi impegno nel mio matrimonio quanto lo faccio per i miei compagni di squadra o quanto lo faccia nella fede».
In questo ha trovato terreno fertile in Nfl, una lega dove devi dare tutto e sempre per sopravvivere. Ma sa benissimo che il suo modo di giocare è spesso portatore di infortuni e guai fisici che potrebbero comportare seri problemi di salute più avanti.
«Prima di ogni gara dico a mia moglie che l'amo e di dire ai nostri figli quanto li amo, perché entro in campo come se fosse la mia ultima partita. Sappiamo che potremmo infortunarci e non c'è niente che ci potrà rendere più forti una volta invecchiati. Non siamo la fuori per allungare la nostra vita. Ma voglio comunque essere un buon padre, e parte di questo e far vedere che mi alzo e lavoro duro ogni giorno, e quando sono in campo do tutto sapendo che il giorno dopo soffrirò per questo. Per me questa è una lezione che non ha prezzo».
Polamalu ammette di provare paura ed insicurezza prima di ogni incontro ma di chiedersi se questa cosa non gli mancherà una volta abbandonato il campo. «Me lo sono chiesto spesso non solo negli ultimi anni ma durante tutta la carriera». Ovviamente ha imparato a gestire questa paura anche attraverso gli infortuni subiti.
Polamalu è poi uno di quei giocatori che non si dice contrario ad una carriera Nfl. Molti suoi colleghi invece si sono detti contrari per via degli infortuni connessi commozioni cerebrali in primis. «Non capisco come possano dirlo. Dopo tutto quello che questo sport ha fato per loro in termini materiali e spirituali. Ci sono molti insegnamenti che ti da il football e non puoi ricevere da nessun'altro aspetto della nostra vita».

IL SEGRETO DEGLI STEELERS SECONDO TROY
Polamalu spiega infine quello che rappresenta la franchigia degli Steelers. «La forza di questa organizzazione è lo spogliatoio. Noi non vinciamo con il talento ma con il cameratismo, con la forza di cinquantatré che diventano un solo uomo. Ecco la forza della nostra organizzazione. E' stato tramandato fin dagli anni 70».
Troy ha poi spiegato coMe l'attuale spogliatoio sia più forte di quello delle ultime due stagioni, concluse entrambe con un record di 8-8,
Ma come detto Troy Polamalu ha un solo obbiettivo: avere nuovi e importanti ricordi da tramandare.



lunedì 22 dicembre 2014

Battuti i Chiefs. Torniamo ai play off

Gli Steelers tornano nel loro habitat naturale, la vittoria con i Chiefs (20-12)  infatti li riporta ai play off dopo due stagioni d'assenza.
Una prestazione d'altri tempi con un attacco meno appariscente di quanto ci aveva abituato nel recente passato ed una difesa solida che ridiventa il perno e l'anima della squadra con sei sacks, un fumble forzato ed un quarto down stoppato in redzone.
E forse visto che nei play off vanno avanti le squadre "quadrate" quest'inversione di tendenza può essere vista di buon occhio. Poi è chiaro che questa squadra non ha il valore delle vere contendenti per il titolo ma poter far respirare l'aria delle gare che contano ai tanti giocatori giovani che abbiamo in campo non può che essere il miglior modo per forgiarli a veri eredi dei giocatori che per una decade hanno primeggiato nelle lega.
Tornando alla partita vanno come detto sottolineate le prestazioni dei giocatori di coach Dick LeBeau. Partiamo con due veterani come Lawrence Timmons (leader giornaliero per takle) e James
Harrison ( foto a destra) che aggiunge un altro sack e mezzo al suo bottino stagionale, per un totale di cinque e mezzo,non male per uno che fino a fine settembre risultava ritirato.
Parlando invece delle nuove leve invece da segnalare la gara di Tuitt. In settimana avevamo scritto di come si fosse guadagnato il posto di starter, bè ha festeggiato al meglio forzando un fumble ad un rb come James Charles.
E' da elementi come lui che bisogna ripartire, sopratutto in difesa dove servono giocatori su cui poter contare.
I Chiefs sono stati volenterosi ma in chiara difficoltà, incassano all'Heinz Field la quarta sconfitta delle ultime cinque gare e sono sostanzialmente fuori dalla lotta per una wild card.
Ora però non è ancora tempo di pensare la post season, c'è infatti la possibilità di vincere la division e regalarsi il fattore campo per la wild card. Domenica ospitiamo i Bengals già regolati a domicilio non ci sarebbe miglior modo di festeggiare il ritorno nal posto che ci compete regolando chi ha vinto la division la passata stagione.

Steelers vs Chiefs week 16 season 2014

giovedì 18 dicembre 2014

Tuitt promosso starter

Come riportato da Bob Labriola sul suo profilo ufficiale di Twitter, ci sono stati dei cambiamenti in depth chart per gli Steelers.
Il più importante è senza dubbio quello che riguarda Stephon Tuitt (foto), che diventa RE titolare.
Il prodotto di Notre Dame, anche grazie all'assenza di Brett Keisel, ha guadagnato minuti e fiducia nelle ultime partite, convincendo lo staff tecnico a dargli una chance importante.

Tra gli altri cambiamenti in depth chart segnaliamo che:
-Cam Thomas diventa riserva di Cameron Heyward;
-Darrius Heyward-Bey diventa riserva di Antonio Brown;
-Antwon Blake diventa la riserva di William Gay.
- Lance Moore invece, risulta ancora davanti a Martavis Bryant, ma dietro il sophomore Markus Wheaton.

mercoledì 17 dicembre 2014

Adam Gettis terzo giocatore a lasciare la practice squad di Pittsburgh

La practice squad degli Steelers perde il suo terzo giocatore.
Adam Gettis (foto) ha infatti firmato ieri per I Giants, la squadra di New York ampiamente fuori dalla corsa per i play off sta cercando qualche giovane su cui puntare per la ricostruzione.
Non è dunque detto che la guardia abbia lo spazio che ha invece avuto Josh Mauro, firmato dai Cardinals, in campo per tre settimane di fila con la sua nuova franchigia.
Il primo giocatore ad aver lasciato la practice squad degli Steelers era invece stato il rookie offensive takle, e quinto giro dello scorso draft, Wesley Johnson approdato ai Jets.
Tornando a Gettis va ricordato che era stato scelto dai Redskins al quinto giro del draft 2012, era stato poi firmato da Pittsburgh in ottobre dopo che gli Steelers avevano rilasciato Derek Moye e messo nella practice squad injury reserve list Shaquille Richardson.

lunedì 15 dicembre 2014

Battuta Atlanta, corsa play off nelle nostre mani

Play off che passano dalle ultime due gare all'Heinz Field. Non so quanti avrebbero predetto questo finale di stagione prima di vederla cominciare, dubito fortemente che molti ci credessero dopo le sconfitte inaspettate e demoralizzanti che abbiamo subito quest'anno.
L'avversario per altro pareva quello che tipicamente ha fatto sfigurare Pittsburgh, gli Atlanta Falcons si presentavano infatti con un non certo invidiabile record di 5-8, fortunatamente per loro sono ancora in piena corsa play off vista la pochezza della loro division, ma con un'assenza pesante. Julio Jones infatti è stato costretto a saltare la gara  con relativo sospiro di sollievo della nostra difesa troppo incline a concedere big play.
In tutto questa la gara è stata decisamente positiva, con Pittsburgh subito avanti di due field goals nel quarto d'apertura e con un big play in apertura di secondo parziale, il pick six di William Gay, che portava il vantaggio ad un tranquillizzante 13-0.
Qui però è arrivato come presumibile il ritorno dei padroni da casa che non hanno ma mollato tenendo la gara incerta fino a 4:34 dal termine quando Ben Roethlisberger ha impacchettato il drive che ha ucciso cronometro e partita.
In precedenza infatti non era bastato il secondo td su corsa di giornata della "certezza" Bell che in apertura del quarto finale aveva portato aventi gli ospiti 27-13. Non è stata però una serata di grande produzione per il "reparto corse" di Pittsburgh, le quarantacinque yards totali sono infatti la seconda peggior prestazione stagionale.
Per il qb due volte campione del mondo nessun td ma un buon motivo per sorridere. Il suo 27/35 per 360 yards gli ha infatti permesso di ritoccare il suo record personale di yards lanciate in una stagione, ora è infatti 4.415 con due gare ancora da disputare.
Alla fine comunque non si può che quotare coach Mike Tomlin «non siamo un guppo perfetto in ogni reparto, ma siamo un gruppo che combatterà insieme fino alla fine».