giovedì 28 maggio 2015

Bettis «Bell può diventare il miglior rb della storia di Pittsburgh»

Quattro runningbacks degli Steelers sono entrati nella hall of fame Nfl. 
Oggi abbiamo Le'Veon Bell (foto) e  Jerome Bettis, uno di quei quattro, crede che potrebbe essere il migliore tra loro.
«Credo che se continuerà così- spiega l'ex di Pittsburgh che sarà introdotto nella hall of fame il prossimo 8 agosto-  sarà uno dei più grandi ad aver messo una divisa, e non semplicemente un'uniforma Steelers. Sarà uno dei più grandi rb di sempre».
Il busto di Pittsburgh farà compagnia a quelli di Franco Harris, John Henry Johnson e Bill Dudley. Tutti li grazie al lavoro sulle corse fatto con gli Steelers, ma nessuno ha raggiunto quanto fatto da Bell nella sua seconda stagione nella lega.
2215 le yards messe a segno su corsa e ricezione da Le'Veon. 1.85 cm per 102 kg, Bell ha la potenza, i movimenti, le mani, le capacità di bloccaggio e la produzione che lo ha reso un All-Pro alla sua seconda stagione.
«Credo sia speciale- continua Bettis- è un giocatore speciale in tutto quello che fa quando è in campo. Ha la stazza di un rb potente ma con l'agilità dei più piccoli. Questo lo rende un giocatore davvero speciale. 
Nonostante la corporatura ha buone mani per andare a ricevere fuori dal backfield, è elusivo e fa tantissime cose. Essere un rb da tre down è poi di per se qualcosa di speciale».
Bettis non è uno di quelli che riempono di elogi solo perché il giocatore indossa la maglia delle sua ex squadra. Ne sono prova i giocatori che non hanno fatto piacere alcuni commenti fatti da commentatore Nbc prima, Espn ora. Ha avuto più occasioni per guardare ed incontrare Bell e crede in quello che dice.
«Quello che mi colpisce più delle sue abilità sul campo è il tipo di persona che è. E' molto umile, molto reattivo, uno che ti guarda negli occhi quando ti parla e che si trova molto a suo agio con se stesso. questo è il tratto più speciale che si può avere».
Bell è stato come noto sospeso dalla Nfl per tre gare dopo essere stato trovato in possesso di  marijuana lo scorso agosto. E' in attesa di un responso sopo il suo appello ma Bettis dice di averlo visto rispondere positivamente.
«Ovviamente ha commesso qualche errore ma ha rialzato la testa, proprio quello che vorresti in questi casi».
Bell non è rimasto insensibile alle parole spese per lui da Bettis.
«E' incredibile sentire certe cose che ti riguardano da un hall of famer, uno dei grandi degli Steelers e uno dei più grandi rb della storia della Nfl. E' un onore. E' uno di quelli che ho guardato giocare per trarne ispirazione, lui mi ha aiutato a plasmare il modo di giocare».
Bettis ha designato Bell come il prossimo dei grandi runningbacks Steelers.
«Può sicuramente prendere il testimone- conclude "the bus" Ha tutte le caratteristiche, tutte le possibilità. deve solo continuare il suo percorso e continuare a lavorare duramente come fatto finora senza dare nulla per scontato. I problemi iniziano quanto chi ha il talento e delle aspettative smette di lavorare duro. Questo è molto spiacevole. E' questo quello da guardare nei giovani giocatori. Possono far convivere aspettative e lavoro duro? E' un qualcosa che possiamo giudicare solo una volta che questi abbiano raggiunto un certo successo. Lui è arrivato a questo punto, può prendere il toro per le corna e salire di livello? Solo lui può farlo, non è un qualcosa che può essergli imposto da un allenatore».
Bell si dice intenzionato a non deludere il suo illustre predecessore.
«Cerco modi per migliorarmi. Ho rivisto molte azioni della mia passata stagione. Penso di poter essere più efficace, posso avere migliori letture, posso essere più presente in ricezione, posso saltare di più l'uomo. Ci sto lavorando. Cerco di essere più veloce ed esplosivo. Voglio avere più corse lunghe dopo averne avute di più nel secondo anno rispetto al primo».







martedì 26 maggio 2015

Si torna in campo scattano gli OTAs

Coach Mike Tomlin terrà oggi il primo allenamento degli ultimi quattro mesi, scattano infatti gli organized team activities (i così detti OTAs).
E' la prima delle quattro settimane di allenamenti che si conclude con i sette giorni di minicamp che precedono il training camp al Saint Vincent College.
Come da regolamento non sono permessi contatti ma si possono mettere in campo sette contro sette e undici contro undici.
Tomlin non è un amante di questo tipo di lavoro, preferendo la tipologia di lavoro concessa nei training camp, ma forse quest'anno una difesa da ridisegnare.
Il coach dei linebackers di lungo corso Keith Butler ha infatti come noto preso il posto di Dick LeBeau come defensive coordinator. Il tutto con una nuovi volti in posizione di strong safety, cornerback e outside linebacker.
Senza dimenticare i casi di  Ryan Shazier, Cortez Allen e Jarvis Jones da affermare/rilanciare. Tre che nell'ultima gara della passata stagione erano in sideline infortunati. Al loro posto Brice McCain, James Harrison e Sean Spence.
«Facce nuove- spiega Cameron Heyward- ovviamente il defensive coordinator. E' entusiasmante ripartire con un nuovo gruppo, allenarci per la stagione, farci trovare pronti».
Ci sono poi delle sfide per i posti a roster. Su tutte la posizione di slot corner con Antwon Blake insidiato dal rookie Senquez Golson e Dorna Grant. 
Non credo ci saranno molti cambiamenti- spiega ancora  Heyward- ci saranno gli stessi dettagli. 
Tutto altro discorso per un attacco che si approccia con molte meno domande. Unico cruccio la squalifica di tre giornate di Le'Veon Bell.
Tempo quindi per DeAngelo Williams di inserirsi nel sistema della sua nuova squadra. Anche se secondo i compagni è già a buon punto dopo i workout volontari.
«Ci piace- spiega il centro Maurkice Pouncey- si sta inserendo bene. Ha un grande atteggiamento verso le cose. Per lui sarà più semplice dato che ha già esperienza nei sistemi a due rb».



sabato 23 maggio 2015

Stephon Tuitt deve provare di poter diventare un fattore

Fisicamente portato, stazza e forza ideali, versatile.
Ecco come veniva presentato allo scorso draft il defensive end Stephon Tuitt. Nella sua analisi per Nfl Network Mike Mayock lo descriveva come "materiale" da primo giro per la sua abilità di liberarsi dai blocchi.
17 takles, un sack e 400 snaps in Nfl dopo l'ex rookie ha mostrato qualcosa. Non abbastanza per confermare però le belle parole spese prima del suo approdo tra i professionisti.
Pro Football Focus, la "bibbia" delle statistiche Nfl, descrive il ventiduenne come un giocatore nella media. Non è un insulto considerando che solo otto giocatori nel roster di Pittsburgh superano questo livello.
L'obbiettivo di Tuitt è sfruttare al meglio i prossimi tre mesi per uscire dalla media. Il suo collega di reparto  Cameron Heyward ha sottolineato come il compagno abbia alzato la sua "asticella" e di essere curioso di vedere i suoi miglioramenti.
Gli Steelers non hanno mai avuto una gran produzione di sacks in posizione di defensive end. Due dati per tutti: i 9,5 sacks messi a segno da Brett Keisel nelle prime due stagioni da starter e le quattro stagioni che ha dovuto aspettare Heyward per raggiungere i 5 sacks in un anno.
Ma è qui che gli Steelers aspettano i maggiori miglioramenti. I 33 sacks della passata stagione sono infatti il minimo storico dal 1989.
Tuitt è un atleta fuori dalla media ma manca della rapidità per essere un vero fattore nella pressione sul qb avversario. Deve fare di tecnica e forza le sue armi
Un vizio riscontrato a Notre Dame era la sua mancanza di rendimento quando la fatica si faceva sentire, un fattore importante sono stati sicuramente i 9 kg messi su.
In Nfl questo non ha ancora inciso non essendo il defensive end uno starter fisso e tanto meno un giocatore da tutti i down.
Ha già alle spalle una gara da titolare nei play off da rookie, ha partecipato attivamente al vincere la Afc North della passata stagione. Se ha realmente alzato l'asticella del suo rendimento dovremm aver trovato un giocatore degli Steelers del futuro. 

venerdì 22 maggio 2015

Heyward «voglio diventare uno dei grandi Steelers»

Sostanzialmente un anno fa un emozionato Maurkice Pouncey si trovava sul podio della sala conferenze dell'impianto degli Steelers per parlare del suo prolungamento contrattuale, quinquennale, da 44 milioni.
La prima scelta del draft 2010 firmò un mese prima dell'inizio del training camp, evitando ogni speculazione riguardo il suo futuro.
«E' stata una fortuna - spiega il centro- è stato un giorno emozionante per me. Gli Steelers mi dimostrarono quanto ero fortunato e quanto sarei stato nel rimanere qui».
Pittsburgh si trova ora nella stessa situazione con la prima scelta 2011 Cameron Heyward, uno dei due titolari che entrano nel loro ultimo anno di contratto da rookie.
Lo stesso vale infatti per il settimo giro del 2012, l'uomo di linea offensiva Kelvin Beachum.
Pittsburgh vorrebbe rinnovare entrambi i contratti.
La passata stagione erano tre i giocatori ad entrare nel così detto "contract year", il già citato Pouncey,  Marcus Gilbert e Cortez Allen, e firmarono tutti prima dell'inizio della stagione.
Heyward gradirebbe una rapida soluzione.
«Non farò scenate. Non sono uno di quelli che pensa al contratto mentre è qui. Vorrei si risolvesse il prima possibile ma non è certo una gara. Aspetterò il momento cercando di migliorarmi sempre».
E' una bella sensazione per Pittsburgh essere in grado di offrire un rinnovo a due prime scelte consecutive. Non è sempre stato così.
Pouncey è infatti stato il primo giocatore da first round ad ottenere il prolungamento dopo Lawrence Timmons, e parliamo quindi della prima scelta 2007.
In mezzo due delusioni come Rashard Mendenhall e Ziggy Hood.
Heyward non ha come obbiettivo il semplice rinnovo, intende diventare un punto di riferimento come lo erano Brett Keisel, Troy Polamalu e Ike Taylor.
«I grandi degli Steelers non vanno via- ha chiarito- questo è un mio obbiettivo, essere un grande di Pittsburgh e ciò significa stare qui per il resto della vita. Con il football e finita la carriera».
A livello di cifre non si parlerà di un contratto alla JJ Watt, un contratto da 100 milioni in 6 anni, ma può puntare ad ottenere tar i 9 e gli 11 milioni a stagione.






sabato 16 maggio 2015

Brad Wing «quant'è veloce la stagione Nfl»

Raramente si può trovare Brad Wing senza il sorriso. Capita quando ami quello che fai.
E per un ragazzo cresciuto in Australia giocare in Nfl era un qualcosa di decisamente impensato.
Ora però all'inizio della sua seconda stagione a Pittsburgh spera di avere una lunga carriera con gli Steelers.

Cos'è stata per te la stagione da rookie?
Ho passato gli ultimi cinque anni a lavorare per questo, era il mio obbiettivo. Pensi sempre a come potrebbe essere. Non è nulla di quello che pensavo. Ci sono molti alti e bassi.  E'molto imprevedibile. La cosa che più mi ha stupito è quanto passi in fretta. E' come se un attimo prima fossi li in campo ad allenarmi e un attimo dopo era già finita la stagione.
E' tutto veloce ed imprevedibile.

Quali erano le tue aspettative e come si è rivelata in realtà?
Pensavo ti allenassi e giocassi a fine settimana. Non avevo idea di come fosse impostata la settimana. Ti senti vicino agli altri per il semplice fatto che sei sempre assieme a loro. Sapevo che sarei stato vicino ai compagni ma qui è diverso.
E' un modo diverso di essere compagni e mi piace un sacco. Ho stretto delle amicizie al college ma qui c'è un legame più stretto c'è una connessione.

Com'è giocate per Danny Smith il coordinatore degli special team?
Lo adoro. E' come una scatola di cioccolatini non sai mai cosa ti capiterà.  E non vorrei altro. E' energico, passionale. E' dentro al 100%. Ho troppo rispetto per lui e adoro venire ad allenarmi per lui. E' veramente grande e sempre orientato al lavoro ma riesce a farti divertire.

E' un grande motivatore?
Oh si. Non vuoi deludere Danny. Vuoi dare il massimo per lui. E' questo il modo in cui dimostri per lui il rispetto. E' assolutamente coinvolto e vuole vincere sempre. Tutti vogliono fare quanto in loro potere per vincere.

Quanto ti hanno aiutato Shaun Suisham e Greg Warren?
Non posso spiegare quanto. Averli ha aiutato enormemente la mia crescita. Aiutano due ragazzi che sono da 10 anni nella lega e Danny che allena da 20. Hai l'esperienza che ti serve attorno ogni giorno.
Guardi cosa fanno ogni volta ed impari. E' come se mi dessero le risposte che cerco.



giovedì 14 maggio 2015

Sean Spence «voglio essere un leader»

Sean Spence è tornato la passata stagione ad essere un vero giocatore di football dopo due stagioni buttate dopo un pesantissimo infortunio.
Ecco cos'ha dichiarato al sito steelers.com in vista della prossima stagione:

Come valuti il tuo gioco della passata stagione?
Penso sia stato molto buono. Ma sento di poter essere più efficace in molti aspetti. Penso che migliorerò col tempo. Sono qui da tre anni ma ne ho giocato solo uno. Ci sono molte cose che posso fare meglio.

Dove puoi migliorare?
Voglio essere migliore nel liberarmi dai blocchi, portare il takle, nell'essere più comunicativo ed essere certo che tutti i ragazzi la fuori siano sulla stessa linea. Voglio essere un leader migliore.

Cos'hai imparato dal tuo compagno James Harrison?
Lui comanda per esempio. Quando dice che sta per fare una cosa poi la fa. E' un guerriero in campo. Quand'è là fuori da tutto se stesso. Ed è giusto tu dia tutto te stesso.

Lo scorso è stato il tuo anno più divertente da quando giochi a football?
Abbiamo chiuso con un record vincente. Ho avuto la possibilità di giocare con grandi compagni e finalmente di giocare per coach Tomlin che è un grande allenatore. Ho potuto giocare una gara di playoff. Non c'era di meglio.

Cosa emerge dalla scorsa stagione? 
E' difficile scegliere una sola cosa perché ne sono successe tante. Sono semplicemente contento di essere potuto tornare là fuori. Mettere il casco, allenarmi ogni giorno,andare ai meetings e conoscere coach per i quali sei stato invisibile due anni. 

venerdì 8 maggio 2015

Holliman e l'etichetta di "tackler scarso"

Il Draft NFL si basa spesso e volentieri su etichette date ai giocatori. Una volta ricevute è difficile levarsele di dosso e la safety ex Louisville Gerod Holliman sa bene di cosa stiamo parlando.
Il giocatore, scelto al settimo round dagli Steelers, ha vinto il Thorpe Award (premio per la miglior safety della nazione) guidando la classifica degli intercetti stagionali a quota 14.
I dubbi sul ragazzo riguardano principalmente le sue abilità di placcaggio.
In un'intervista il defensive coordinator di Louisville Todd Grantham ha detto che Holliman deve dimostrare durante il taining camp che può gestire la fisicità del football a livello pro.
Inoltre, ha aggiunto che l'etichetta di poor-tackler è più relativa all'esperienza che alla mancanza di tecnica. Stiamo parlando comunque di un sophomore che aveva ancora due anni a Louisville davanti a sé, ma che è riuscito ad entrare nella lega grazie ad un'ottima stagione.
Grantham conclude affermando come gli istinti di pass-coverage (in cui Holliman eccelle) siano molto più difficili di quelli di tackler, e tutto ciò va solo a favore della carriera della nuova safety degli Steelers.

mercoledì 6 maggio 2015

Draft alla ricerca del playmaker per le secondarie

I tre defensive back scelti dagli Steelers nel draft hanno 29 intercetti combinati nella passata stagione.
E' probabile che questo numero abbia inciso nelle loro possibilità di approdare a Pittsburgh.
La secondaria aveva bisogno di facie nuove dopo aver perso in un solo colpo Troy Polamalu, Ike Taylor e, ovviamente con un impatto minore, Brice McCain. Ma ha tuttora il bisogno di un reparto più in grado di cambiare il corso delle gare attraverso turnovers.
Gli Steelers per capirci non entrano nelle prime venti squadre della categoria intercetti da quattro stagioni consecutive.
Ecco perché si è scelto giocatori che dovranno dimostrarsi più "presenti" sulla palla.
Il tutto a discapito di ogni presunta regola sul prototipo di cornerback Nfl. Il secondo giro Senquez Golson è per esempio alto 1,75 un altezza poco consona ai canoni della lega.
Pare inoltre che Kevin Colbert fosse così convinto del giocatore che avesse pronta una trade up se quest'ultima fosse stata necessaria per prenderlo.
Coach Tomlin ha elogiato le capacità del gioco sulla palla della scelta assoluta numero 56, definendolo addirittura il migliore in tutto il draft.
Conosciuto più come un solido tackler è invece la quarta scelta  Doran Grant (foto), cornerback di 1,78, che vanta però 5 intercetti nel suo ultimo anno in Ncaa.
Discorso opposto per la safety giunta al settimo giro. Gerod Holliman è stato il leader con 14 intercetti del college football lo scorso anno e deve dimostrare di poter diventare un tackler credibile tra i pro.
Gli Steelers hanno investito su di loro per trovare quel playmaker difensivo che mancava. Dalla stagione 2010, quella dell'ultimo Super Bowl, mai si è superati gli 11 intercetti in stagione. Non è un caso che l'ultima volta che siamo arrivati al "gran ballo" lo score ne facesse invece registrare ben 21.
Nell'ultimo triennio poi il totale è un desolante 31, penultimi nell'intera Nfl davanti ai soli Raiders che ne hanno collezionati 29.
Riusciranno i nuovi arrivati a invertire questa rotta?

martedì 5 maggio 2015

Harrison avrà un ruolo più marginale

Negli intenti di Pittsburgh c'è la voglia di avere in questa stagione quattro linebacker scelti al primo giro come starter, nella migliore delle ipotesi già nell'opener di Boston.
E' ovvio che prima o poi Bud Dupree, la loro ultima prima scelta al draft appena concluso, dovrà prendersi lo spazio per cui è stato selezionato, oustide di sinistra.
E' un po' quello che è successo a Ryan Shazier la passata stagione, fin da subito onorato dei galloni da starter.
Dupree deve essere con  Jarvis Jones la coppia di rusher del futuro. E il ruolo del rookie è quello di rendersi il prima possibile in grado di sostituire James Harrison.
Al neo trentasettenne, li ha compiuti infatti ieri, è infatti stato preannunciato un ruolo che si farà più marginale. Poco male per un giocatore che la passata stagione aveva annunciato il ritiro salvo tornare per mettere una pezza in un reparto falcidiato dagli infortuni.
Chi ha informato Harrison? Joey Porter, ovvero colui che si è visto sostituito proprio da James nel 2007.
 «Harrison- ha spiegato l'ex compagno ed attuale coach dei lb- sarà un giocatore più d'impatto per noi se limiteremo il suo utilizzo a massimo venticinque snaps a gara. Cercherò di trarre il meglio da lui come quando era giovane e giocava sessanta snaps a partita. L'ho già avvisato, quel James Harrison di prima è finito».
Tornato dal ritiro Harrison ha giocato da titolare le ultime quattro gare della scorsa stagione, playoff compresi, senza scendere mai sotto i cinquantadue snaps. Riposando in sole diciannove azioni.
Ma non è ovviamente solo una questione che verte sul veterano. Non limitare il suo utilizzo vorrebbe dire dare meno spazio a Jarvis Jones che entra nella sua terza stagione in Nfl con la necessità di consacrarsi. 
 «Giocherà nel suo ruolo e sarà  produttivo- ha piegato poi Porter riferendosi ad Harrison- sa' cosa gli stiamo chiedendo e risponderà alla grande. Semplicemente non giocherai mai più in una certa maniera. Sono stato sincero gli ho detto: "hai trentasette anni sei un paio di mesi più giovane di me". Non giocherai mai più sessanta snaps a gara. Non si può discutere su questo, sa' a che punto è arrivato».
Dupree non è però il solo outside linebacker giunto dal draft. La volontà di Pittsburgh è infatti di provare in questo ruolo anche Anthony Chickillo, defensive lineman giunto al sesto giro da Miami.
A chiudere il pacchetto dei cinque linebacker esetrni attualmente a roster il veterano Arthur Moats.
«Non puoi mai dire di avere abbastanza pass rusher- ha concluso Porter- specialmente nella Nfl di oggi. Quando giocavo io era più una questione di fermare le corse non è certo il modo in cui si gioca attualmente».

Ancora difesa nel sesto e settimo giro

6 GIRO

LATTERRIUS WALTON
Con la loro prima scelta del sesto giro gli Steelers hanno selezionato il defensive takle da Central Michigan.
Scelta che sa tanto di progetto per avere in una- due stagioni un giocatore che partecipi alla transizione della difesa in una nuova e definitiva versione.
Tutti gli analisti lo mettono come a suo agio in quella 3-4 che troverà a Pittsburgh, il che fa sperare che il suo adattamento possa essere più agevole. 
Una mano potrebbe dargliela il lavoro sul suo fisico, sembrerebbe un po' troppo piccolo per risultare un credibile pass rusher tra i professionisti. 

ANTHONY CHICKILLO (FOTO)
La seconda scelta del sesto giro è caduta sul defensive end da Miami. Un sesto giro speso interamente sulla defensive line per gli Steelers.
Come il suo nuovo compagno pecca nella pass rush, è da annoverare come un altra operazione per ringiovanire la difesa del futuro.
Pare un giocatore che abbia il materiale per diventare un solido professionista a patto che trovi i sistema giusto .

7 GIRO
GEROD HOLLIMAN
Con la loro ultima scelta gli Steelers hanno selezionato la safety da Louisville.
Scommessa pura. Un giocatore che parte da un buona base di istinto ma manca di tecnica. 
Viene descritto letteralmente come "atroce" nella sua capacità di portare il takle. E lo si capisce nei numeri, la scorsa stagione ha chiuso con 44 takles a segno e 20 mancati o rotti dall'attaccante.
Rimane comunque ottimo quando si trova sulla palla, sta ora al coaching staff insegnarli come trovarsi più spesso in quella posizione. 


lunedì 4 maggio 2015

Trovato l'erede di Heath Miller?

Heath Miller ha obbiettivamente superato la sua fase "prime" di carriera. Una delle need degli Steelers era il trovare un possibile sostituto in posizione di tight end e hanno per questo speso la loro quinta scelta selezionando Jesse James da Penn State.
Fisicamente il nuovo arrivato ricorda molto i due compagni di reparto veterani, il già citato Miller e Matt Spaeth, e proprio da loro dovrà apprendere il gioco degli Steelers.
Nei piani degli Steelers dovrebbe divenire il back up della posizione in questa stagione. Prima lo farà prima si sarà guadagnato la fiducia del coaching staff che come noi spera di aver trovato un degno sostituto del numero 83.


Un altro cb per gli Steelers ecco Senquez Golson


Alla 121° scelta assoluta Pittsburgh ha preso un altro cb, dopo aver scelto al secondo giro SenquezGolson, hanno infatti selezionato Doran Grant di Ohio State.

Per i Buckeyes  era capitano la passata stagione, quella che li ha visti vincere la prima stagione universitaria della storia con i play off, è partito quindici volta da titolare.
La sua carriera Ncaa si è poi chiusa senza una singola gara saltata per infortunio, vanta infine un record di 146 tackles, 9 intercetti e 21 passaggi difesi.
Il giocatore pare poter avere una possibilità di carriera da safety tra i professionisti, vedremo se Pittsburgh tenterà questa possibilità. 





Sorpresa Wr al terzo giro

Dopo aver spero i primi due giri per rinforzare la difesa Pittsburgh ha pensato ad aggiungere un tassello all'attacco di Todd Haley.
E' infatti stato infatti selezionato Sammie Coates ricevitore da Auburn. Il rookie dovrebbe essere un candidato per la lotta el post di quarto ricevitore, dato per scontato che i primi tre posti siano di: Antonio Brown, Markus Wheaton e Martavis Bryant.
Il giocatore difficilmente potrebbe avere un impatto sa subito ma la scommessa è quella di inserire un altro target stabile nell'attacco del futuro.
E' da considerarsi il tipico talento grezzo. Cosa peraltro che si diceva del ricevitore giunto lo scorso draft, quel Martavis Bryant che convinto e non poco per rendimento pur non iniziando alla grande la sua carriera tra i pro.


Golson il cb del futuro arriva al secondo giro

La need maggiore era il trovare uomini per rendere credibile una secondaria che la scorsa stagione ha mostrato palesi lacune. Così gli Steelers dopo aver pescato un lb al primo giro hanno optato al secondo per Senquez Golson, cb da Ole Miss.
Prima della loro scelta sono stati scelti tre cb il che ha aumentato i rumors di una possibile trade up da parte degli Steelers. Scenario che è rimasto solo un ipotesi dato che Pittsburgh ha aspettato il proprio turno per scegliere l'uomo che dovrebbe ereditare il ruolo del ritirato Ike Taylor.
Per gli standard Nfl Golson risulta un po' piccolo il che fa pensare ad un utilizzo in formazioni nickel e dime. Gli Steelers sono però convinti che il giocatore possa avere un impatto attraverso il suo modo di giocare che a differenza del fisico sembra già da giocatore Nfl.




venerdì 1 maggio 2015

Ancora un lb al primo giro. Benvenuto Dupree

Ogni anno le tabelle dei vari mock ci accostano un defensive back e ogni anno scompigliamo i calcoli puntando su un linebacker.
La ventiduesima scelta ha infatti portato a Pittsburgh Bud Dupree dall'università di Kentucky. Scelta che pare continuare la politica inaugurata lo scorso anno (vedi scelta di Ryan Shazier) di puntare su una difesa più atletica. Dupree ha infatti impressionato molto con la sua combine.
Non si può dire il giocatore non fosse nel radar di Pittsburgh considerando che Mike Tomlin, Kevin Colbert e Joey Porter sono stati tutti testimoni di persona delle capacità del rookie.
Dupree insieme a Jarvis Jones e il già citato Shazier dovrà essere il volto del pacchetto lb del futuro, si spera roseo, di Pittsburgh.
Rispetto al primo si spera sia più pronto per il gioco tra i "pro" e rispetto il secondo si spera abbia una stagione da rookie più tranquilla a livello di infortuni.



La presentazione di Bud Dupree