lunedì 19 dicembre 2016

Rimonta Pittsburgh- suicidio Bengals

Pittsburgh batte i Bengals 24-20 ponendo fine alla loro stagione e arrivando a giocarsi a Natale la division contro i Ravens. Non potrebbe esserci trama migliore se si trattasse di un thriller e non può trattarsi di dramma migliore se la storia fosse incentrata su Cincinnati. Quest’ultima incassa infatti la sconfitta numero 16 su 19 gare al Paul Brown contro Pittsburgh, riesce dopo la sconfitta agli ultimi play off a gettare un vantaggio di 2 td e regala quattro flag consecutive nel drive decisivo agli Steelers.
9:08 al termine, sotto 20-18, Pittsburgh si gioca un terzo down cruciale dalle 48 avversarie. Maurkice Pouncey snappa il pallone per punire l’offside di Pat Sims, questa la prima delle penalità che porteranno Pittsburgh sulle 18 di Bengals dopo unnecessary roughness dello stesso Sims su Le’Veon Bell.
Nascerà da qui il td di Eli Rogers che ribalta la partita e condanna i padroni di casa.
La gara è stata come ci si attendeva molto tesa, non sono mancati colpi e flag. «Sapevamo avrebbero provato molti colpi sporchi- ha spiegato Marcus gilbert, penalizzato per un unnecessary roughness causa una spinta agli avversari-  abbiamo molti giocatori di valore che non potevamo perdere. Dovevamo proteggerli è per questo che siamo pagati noi giocatori di linea d’attacco. Abbiamo dovuto far capire che non avremmo tollerato un certo comportamento. Il numero 55 (Burfict) stava colpendo con il casco la schiena di Bell. Continuava con molti contatti nonostante il fischio degli arbitri. Mi ero stancato di tutto questo. Stiamo giocando a football, non andremo mai in campo per far male a qualcuno ma cercheremo di imporci. Possono cedere ma non provare a provocare infortuni ai nostri giocatori».
Burfict, con due penalità all’attivo nella gara di play off della passata stagione, è stato sanzionato per il suo primo personal foul della stagione contro gli Steelers. «La cosa non mi sorprende- aggiunge Gilbert- non è nulla di nuovo. Colpi sporchi e contati extra, è una gara di football. Entra nell’huddle, schierati e gioca lo schema selezionato. Loro cercavano sempre di fare qualcosa di più, e non puoi farlo rimanendo concentrato. Abbiamo vinto mentalmente».
E lo hanno fatto dopo un primo tempo i cui mancavano molti di quei «dettagli» di cui parla sempre Mike Tomlin.
Le penalità potevano costare molto anche a Pittsburgh. Il 3-0 iniziale nasce da un facemask di Stephon Tuitt che vanifica il sack e non chiude il drive iniziale dei Bengals.
Il secondo drive vede Cincinati raggiungere l’endzone ad una yard dal td grazie ad una pass interference su Artie Burns, che per altro vanifica un intercetto di Mike Mitchell.
Quello che poteva essere il primo td della gara per Pittsburgh, ci trovavamo sul 20-6- invece viene vanificato da un chop-block di Bell.
Qui va doverosamente aperto il capitolo Chris Boswell che tiene in vita l’attacco di Pittsburgh mettendo a segno tutti e 6 i fg che è chiamato a calciare, 3 dalle 49.
«Ho sfidato questi avversari almeno 25 volte, ho detto ai compagni che ci sarebbero state molte emozioni. Sapevo ci sarebbe stata qualche giocata sporca, era importante rimanere concentrati».
La forza mentale ha permesso di raggiungere la quinta vittoria consecutiva. «E’ importante perché vincere in trasferta è doveroso se vuoi essere una squadra da play off».
Ora però per essere una squadra qualificata serve una vittoria interna contro i Ravens.

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