giovedì 8 marzo 2012

Roethlisberger "sta per arrivare l'apice della mia carriera"


Pochi giorni fa Ben Roethlisberger ha compiuto trent'anni e nella intervista rilasciata a steelers.com ha detto a riguardo “spero sia solo l'inizio dell'apice della mia carriera”.
Speranzoso e consapevole del talento che gestirà la prossima stagione. “Credo che in attacco abbiamo il potenziale per fare bene, siamo giovani e molto talentuosi”.
Ecco l'intervista, interessante per gli argomenti trattati.

Fino a quando pensi di poter giocare?
“Finchè il buon Dio me ne darà la possibilità. Questa è la chiave, giocare fino a quando non senti di non farcela. Speri che nessuno ti venga a dire di non giocare, sta a te. Questo è l'obbiettivo andare fino a quando tu e la tua famiglia non decidiate sia meglio smettere”.

Volendo una lunga carriera ha senso il discorso sul dover cambiare il tuo stile di gioco?
“Assolutamente. Ne ho parlato nella mia discussione con il signor Rooney (Art ndr). Per poter giocare spero altri otto anni ci si deve prendere cura dl proprio corpo. Per questo mi sto allenando cercando di fare le cose che sento sia necessarie per migliorare il mio stare in campo e la mia longevità”.

Appena hai sentito Art Rooney chiedere di cambiare il tuo modo di giocare cosa hai provato?
“Assolutamente niente. Sapevo che sarei venuto qui a parlare con il signor Rooney di persona.
Ci siamo fatti una bella risata su questa storia. Mi ha detto “Ben dobbiamo tenerti integro ci servi sul campo”. Direi che è un complimento”.

Come valuti l'incontro?
“In maniera positiva , essendo un leader e uno dei più vecchi giocatori in attacco, uno dei veterani, un capitano. Penso fosse necessario perchè i ragazzi hanno sempre domande che siano individuali, di squadra, di attacco o difesa.
Tutte le volte che parli col capo e sai quello che vuole elimini le congetture”.

La percezione è spesso diversa dalla realtà, credevamo ti sarebbe stato detto di correre di più la palla o altre cose. Non è stato così?
“No. Questa è la parte divertente. Molta gente pensava che sarei andato li con forcone e torcia. Ma quando ci siamo parlati la prima cosa che abbiamo fatto è stato riderci sopra perchè lui sapeva cosa intendevo. Abbiamo riso di quello che la gente pensava sarebbe successo”.

Cos'è la cosa più importante che ti è rimasta di quell'incontro?
“Quello che lui vede nel futuro di questo attacco e questa squadra , andando avanti”.

Quando parli di cambiare il tuo gioco cosa senti di dover fare?
“Solo stare bene. E' questo. Solo stando a posto si può essere in campo. Faccio male a noi quando non sono in salute, vedi la gara con San Francisco. Questa è la cosa più importante stare bene”.

E' una delle cose più frustranti essere in campo e non essere in grado cercando di aiutare la squadra ma non essere capaci di farlo?
“Assolutamente. Mi preoccupo e scendo in campo lottando per loro. Tu ti preoccupi dei tifosi e vinci le gare per loro ma quando sei li peni solo a chi in campo cerca di lottare per la vittoria. Quando non ti senti utile è dura per gente come me”.

Dove sei a livello di gioco ? Il meglio deve ancora venire?
“Lo spero. Spero sia solo l'inizio dell'apice della mia carriera. Credo sia per questo si è parlato del fatto che non volessi cambiare. Non riguarda il coordinator, anche se non ti piace vedere Bruce Arians partire , come chiunque altro se ne va. Non era sconvolto o arrabbiato per l'arrivo di Todd Haley, non lo conoscevo e non vedevo l'ora di incontrarlo. Spero non cambieremo molto perchè mi sento come se stessi raggiungendo l'apice e non vorrei contrattempi”.


Stando così le cose pensi credi in attacco servano aggiustamenti e non una revisione?
“Credo che abbiamo il potenziale in attacco per mare bene. Ma non c'è niente di male nel cambiare piccole cose qui e la per migliorarci. Ma se ripartissimo da zero sarebbe dura”.

Hai avuto la possibilità di parlare con Todd Haley questo ti ha confortato sull'attacco che vuole impostare?
“Abbiamo parlato al telefono. E' stata una bella conversazione ma non di football. Abbiamo parlato dei suoi figli di golf e di altre cose della vita di tutti i giorni.
E' stato un buon inizio vedremo come proseguiremo”.

E a livello personale? Avevi un rapporto stretto con Bruce Arians credi si importante costruirne una così anche con Todd Haley?
“Devi. La gente ha parlato del mio rapporto con Bruce ma si parla di persone con cui lavoro tutti i giorni. E' normale che cerchi di avere un rapporto di lavoro in cui si può parlare giornalmente. Fortunatamente potremo avere una relazione simile perchè ne beneficeranno tutti”.


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