mercoledì 4 ottobre 2017

Roethlisberger «penso Brown abbia creato una distrazione non necessaria»

La sfuriata in sideline di Antonio Brown non poteva non diventare un argomento di discussione nella settimana successiva alla gara vinta a Baltimora, ne ha parlato Mike Tomlin nella sua conferenza del martedì e lo ha fatto Ben Roethlisberger nel suo settimanale show radio.  
Del resto era lui il destinatario della rabbia del ricevitore che non faceva nulla per celare la sua frustrazione dopo non essere stato visto completamente libero, per un facile td, dal suo qb.
Nessun rifugio in parole di circostanza del tipo «è la dimostrazione della sua passione per il gioco e della voglia di vincere» utilizzate da altri compagni. Roethlisberger va dritto al punto «era arrabbiato perché era smarcato e lo posso capire. Delle volte capita- ha detto ai microfoni ieri- io ero deluso perché non lo avevo fatto intenzionalmente, ho fatto quello che portava la mia lettura. Non voglio dire che il mio sia stato un errore perché quello era il lato che dovevo sfruttare da chiamata».
A Roethlisberger è stato domandato anche un parere riguardante il fatto che Brown dopo aver lanciato un contenitore del gatorade abbia rifiutato di parlare con tutti, Todd Haley compreso. «Penso che quando ho provato a parlargli senza esito non sia stata certo una cosa positiva dato che c’erano molti giovani a guardarci. Juju era seduto al suo fianco e cosa può aver pensato? Che sia giusto comportarsi così? Non lo so. È un veterano e fa parte di questa squadra da tempo. So del suo carattere e della sua passionalità per quanto riguarda il gioco e questo ci piace. È il ricevitore più forte del mondo, forse uno dei migliori della storia e mi piace pensare che la nostra sia una coppia tra le migliori ad aver mai giocato insieme. Non so quindi perché abbia dovuto reagire così. È sovraumano sul campo da gioco ma queste cose lo riportano ad essere un normale uomo. Influenza lui ed un po’ tutti noi».
Nessuna parola di circostanza come detto anzi, conclude il qb di Pittsburgh «so quanto sia competitivo ma lo siamo tutti, tutti vogliamo la palla ed essere decisivi. Gliel'ho detto in sideline. Fosse stato Heath Miller probabilmente gli avrei chiesto se fosse libero e lui mi avrebbe risposto di no per non impensierirmi. Non voglio criticare Brown ma penso abbia creato una distrazione non necessaria» 

Nessun commento:

Posta un commento