martedì 24 ottobre 2017

Martavis Bryant pronto a lasciate la squadra

Ormai i martedì di Mike Tomlin hanno una sola routine, una conferenza in cui deve gestire il caso scottante della settimana. Quest’oggi la tematica porta il nome di Martavis Bryant, il giocatore infatti non gradisce l’utilizzo che ha nell’attacco di Pittsburgh e da due settimane non ne fa mistero.
Dopo la vittoria con Cincinnati ecco che puntuale arriva un commento, puntualmente cancellato, in cui si dice superiore a JuJu Smith-Schuster ma mal utilizzato.
In un’intervista con la giornalista Espn Josina Anderson il giocatore ha dichiarato «voglio solo essere felice, che sia qui o che sia da qualche altra parte. Voglio solo contribuire e dare il mio apporto. Voglio solo essere il miglior giocatore che posso e voglio avere la possibilità d’essere cosi'. Se non é qui allora, cosi ' sia, sara ' da qualche altra parte. Ma, vorrei che fosse qui, ma se no, allora va bene. Devo solo andare avanti».
Bryant ha poi aggiunto di non dover andare da un’altra parte per esplodere «no, sono cresciuto qui due anni fa. Non sento di dover andare altrove ma per come stanno andando le cose potrei doverlo fare».
Per Bryant la ricetta per trovare il punto di svolta a Pittsburgh è «sedermi e parlare con i miei allenatori, devo veramente incontrarli e capire cosa vogliono fare».
Sul suo rapporto con l’head coach Mike Tomlin ha raccontato «io ed il coach parliamo sempre, ma non abbiamo parlato di questo perché l'ho tenuto dentro e non ho detto niente a nessuno. Me lo sono tenuto per me e ho parlato con il coach di reparto ogni tanto, ma continua a succedere. Voglio dire, sono un giocatore di squadra. Non sto cercando di essere egoista, perché non sono egoista, è solo che voglio essere un fattore e voglio essere il miglior giocatore che posso essere. Non mi piace quando tutti dicono che è come se fossi ancora una rookie, perché non sono più una recluta ora».
Bryant ne parlerà con gli allenatori mercoledì al suo rientro agli allenamenti. Se il giocatore non si sentisse maggiormente parte dell’attacco si prenderà una pausa e starà con la sua famiglia. «Se non cercheranno di includermi di più e continueranno così, allora voglio andare. Amo la mia squadra. Io amo i miei compagni. Mi piace stare qui. Amo la città, ma ho una famiglia e tutto quello che è importante ora è prendersi cura della mia famiglia».
Se non arrivasse il trattamento desiderato il giocatore s’è detto pronto a chiedere la trade ufficialmente, non fosse accontentato attenderebbe la scadenza dell’attuale contratto (al termine della prossima stagioe).
Come affronterà Mike Tomlin l’argometo? Possiamo solo attendere per scoprirlo. Di certo il primo snap offensivo di domenica ha visto chiamata una reverse per colui che ora chiede maggior spazio in quello che non sente il “suo” attacco, si troverà una soluzione?

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