mercoledì 11 ottobre 2017

Conferenza pre Chiefs

Ennesima conferenza "calda" per Mike Tomlin. Non poteva essere diversamente dopo la sconfitta casalinga coi Jaguars e in cinque intercetti di Ben Roethlisberger.

GAMEPLAN ERRATO
Tolta la prestazione di Roethlisberger il tema più caldo era quello dello sbilanciamento dell’attacco nella gara di domenica con meno corse del dovuto. «Il gameplan si svelano spesso nella seconda metà di gara. Per noi era tutto andato male nel terzo quarto con i due pick six, così le statistiche non riflettono le nostre intenzioni iniziali». Altro fattore determinante per il coach sarebbero i minuti mangiato sul cronometro dalle corse di Jacksonville. «È facile parlare del bilanciamento quando giochi in maniera scarsa- aggiunge Tomlin- ma mi interessa solo vincere. Avessimo vinto e queste domande avrebbero già una risposta».

I CHALLENGE PERSI
Sul banco degli imputati c’era lui in primis dopo i due time out persi per delle review chiamate e perse. «Raramente chiamo un challenge su una posizione di campo a meno che non ci sia una linea che mostri il guadagno. Io ero sulle 40 yards e non credevo le avesse raggiunte, ero molto convinto. Non ho vinto il challenge». Convinzione che ha portato a lanciare anche la seconda red flag «anche qui ho la chiamata era basata su quello che avevo visto».

SU BEN ROETHLISBERGER
«Ben è un gran competitore, un ragazzo emotivo che ne aveva viste molte. Non ha avuto paura di dire quanto triste si sentisse in quel particolare momento. Conosco però Ben da undici anni e quello che ha detto dopo la gara non rispecchiava chi è e come si sente. Lunedì è arrivato come un giocatore pronto. Prendo questi commenti come un pizzico di sale, del resto quest’estate ha parlato di ritiro e avete fatto dei gran viaggi per poi dover tornare sui vostri passi. Lui è ancora qui».

LA LITE SOCIAL BELL-CLARK

Lunedì Le’Veon Bell s’è reso protagonista d’un botta e risposta su twitter con l’ex compagno Ryan Clark. Tomlin ha confermato d’aver dato delle istruzioni su cosa fare e non fare sui social ai suoi giocatori. Ma di «non avere abbastanza tempo per star lì a controllare. Ho già abbastanza problemi nel monitorare i social dei miei figli» 

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