lunedì 14 novembre 2016

E con Dallas arriva la quarta sconfitta consecutiva

Pittsburgh non sa più vincere, arriva infatti la sconfitta casalinga contro Dallas 35-30.
Gara pazza e molto godibile per gli spettatori “neutri”, sette ribaltamenti nel punteggio in un’ora di football, cinque di questi negli ultimi 7:51, due negli ultimi 42 secondi, uno di troppo per gli Steelers.
E’ infatti la difesa sul banco degli imputati dopo questa sconfitta, esattamente l’opposto di quanto scritto dopo la gara di Baltimora. 30 punti, senza contare i 4 tentativi di realizzazione da 2 falliti, dovevano essere infatti abbastanza per imporsi all’Heinz Field contro Dallas, non lo sono stati per due big play concessi, le solite penalità evitabili e una gestione da parte dei coach molto dubbia.
«Il nostro attacco ci avrebbe permesso di salvarci segnando abbastanza punti. Come difesa non ci siamo fatti trovare pronti quando servivamo, è inaccettabile». Parole e musica di Cameron Heyward capitano del reparto sotto accusa.
Vanificato così il drive da 75 yards in 5 snaps di Big Ben e compagni, conclusosi con un fake spike che doveva essere la giocata copertina dell’incontro. I 42 secondi restanti sul cronometro sono bastati a Dak Prescott per chiudere la gara, grazie ad un ottimo Jason Witten ed a un face mask solare che regala 15 yards inaspettate ai Cowboys. Penalità evitabile.
In precedenza gli ospiti non avevano visto Pittsburgh scappare grazie ad uno screen di Ezekiel Elliott tramutato in un td da 83 yards in avvio di match e con un td da 50 yards di Dez Bryant nel terzo quarto. Big play concessi.
Fanno invece pensare i 4 tentativi di realizzazione da 2 senza esito. «Non vogliamo vivere nelle nostre paure commenta a riguardo Mike Tomlin. Volevamo mettere pressione su di loro». Ma sul 12-3 optare optare per mettere 10 lunghezze di vantaggio non è mettere abbastanza pressione?
Ora Pittsburgh si trova davanti al momento cruciale della stagione, quattro sconfitte consecutive hanno fatto crollare il record ad un 4-5 che non può far star tranquilli viste le quattro trasferte nei prossimi cinque incontri. Serve farsi trovare pronti quando chiamati in causa ed evitare di amplificare le proprie debolezze con costosi errori e regali agli avversari, riusciremo a trovare continuità? Perché non è credibile altrimenti sentire nel post gara frasi come quella di Ryan Shazier «abbiamo gli uomini giusti per superare questo momento. Siamo abbastanza forti per arrivare a vincere il Super Bowl». 


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