venerdì 23 settembre 2016

Pochi sack? merito del nostro attacco

Nessuno più di Keith Butler è consapevole che Pittsburgh è ad un solo misero sack messo a segno dopo le prime due gare stagionali.
Tra l'altro registrato nella gara coi Bengals in occasione di uno scramble a gioco rotto da parte di Andy Dalton. Se il qb di Cincinnati fosse stato più scaltro e avesse raggiunto la linea di scrimmage il dato sarebbe così ancora più preoccupante.
L'ex coach dei linebackers degli Steelers al secondo anno da coordinatore della difesa non pare però troppo preoccupato dai numeri e in generale dalla pass rush.
A chi gli chiedeva della differenza in negativo nel numero dei sack rispetto alla passata stagione ha risposto semplicemente «siamo qui per vincere le partite. Potremmo anche avere i numeri della prima squadra della lega per sack ma non mi importerebbe come mi importa del nostro record».
Ovviamente poi l'attenzione si è spostata sulla strategia difensiva, cercare quindi di capire se i sack mancanti sono frutto si una maggior copertura sui passaggi. «Noi- ha aggiunto Butler- cerchiamo sempre di andare in pressione. Ma delle volte quando sei in vantaggio cerchi di evitare di concedere un big play mandando troppi blitz. Non abbiamo cercato i blitz come in passato, certe volte mandiamo otto persone in copertura per difendere le zone più vulnerabili».
A rafforzare il discorso del coordinator ci sono i punteggi. Pittsburgh raramente s'è trovata a dover rincorrere, non lo ha mai fatto nella gara interna coi Bengals e ha ribaltato il risultato con i Redskins prima della metà del secondo quarto di gioco.
«Blitzeremo a tre, a quattro,a cinque e forse anche a sei- conclude Butler- non l'abbiamo ancora fatto perché abbiamo avuto un ottimo attacco»
 

Nessun commento:

Posta un commento