giovedì 27 agosto 2015

Lotta made in Australia per il posto di punter

Non è una di quelle sfide epiche, solitamente a tenere banco sono le cosiddette "qb controversy" non certo la lotta di due punter per arrivare ad un post nei 53.
Brad Wing (foto) e Jordan Berry stanno però vivendo un training camp che per loro significa avere un posto
a roster per la prossima stagione.
Entrambi prodotti di quell'Australia che sempre più spesso fornisce giocatori del ruolo alla Nfl, gli Steelers non a caso ebbero un punter australiano già nel 2013 con Mat McBrain.
Wing che lo scorso anno ha vissuto la prima stagione da professionista nella lega con gli Steelers non conosceva il suo rivale prima che questi firmasse un contratto con Pittsburgh in primavera. Il tutto nonostante  entrambi siano nativi di Melbourne.
Per Wing un passato australiano che vede solo il rugby e poi il passaggio in America ad LSU, Berry invece prima di trasferirsi giocò anche a football australiano.
La maggior differenza che entrambi hanno trovato nel passaggio al football americano è stata l'importanza data all'hang time, fondamentale non richiesto negli sport australiani, di primaria importanza per la copertura dello special team.
Berry è arrivato agli Steelers perché raccomandato dall'ex centro di Pittsburgh, oggi hall of famer, Dermontti Dawson che gli fece ottenere un try out.
In questa pre season la lotta tra i due contendenti è veramente serrata con Wing che nonostante abbia migliorato a propria media portandola a 49,6 yards, dopo una stagione da rookie da 43,7, non può dirsi ancora certo del posto dato che Barry lo tallona a 46 yards spaccate.
Per intenderci l'ultima gara di pre season con Green Bay li ha visti entrambi piazzare un calcio da 57 yards. Inutile dire quanto sia importante per loro la prossima gara con i Bills dato che dal primo settembre il roster subirà il primo taglio e da 90 verrà portato a 75 prima del definivo taglio a 53 del 5 settembre.
Wing parte leggermente avvantaggiato dato che ha un anno di esperienza dalla sua ma non basta per farlo sentire troppo tranquillo.



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