martedì 11 settembre 2018

Pareggiare coi Browns equivale a perdere


James Conner che non fa rimpiangere Le’Veon Bell, un offensive coordinator che ripropone dopo tempo immemore una qb sneak a Ben Roethlisberger e un vantaggio di 14 punti con poco più di metà dell’ultimo quarto da giocare, Nulla di ciò è bastato per battere Cleveland, finisce 21-21 in un pareggio che non può essere considerato tale dato l’avversario cui ci si trovava di fronte.
Proprio Conner uno dei più positivi ha macchiato il suo incontro con un fumble riportato ad una yards dal td, aprendo la rimonta di Cleveland. Pittsburgh apparsa in netta difficoltà anche in precedenza in attacco (6 turnovers totali, 5 di Roethlisberger) e nonostante tutto per demerito dei padroni di casa ha avut anche il fg he in overtime avrebbe risolto la pratica, calciato però a lato da Chris Boswell.
Pittsburgh può solo consolarsi per non aver parso visto che i Browns hanno avuto almeno due chance, l’ultima col kicker a pochi secondi dal termine.
Pittsburgh non ha meritato la vittoria aggiungendo 12 penalità che hanno compromesso la loro prestazione. Urge ritrovare quel ritmo in attacco che non s’è visto a Cleveland, la sfida con Kansas City propone insidie ben diverse rispetto a quella contro i Browns.
«L'elemento principale di tutto questo è ovviamente il margine sui turnovers, ma non abbiamo fatto abbastanza giocate - ha dichiarato nel post gara Mike Tomlin - abbiamo avuto le nostre opportunità. Anche con tutte queste penalità, abbiamo avuto le nostre opportunità».
Ora l’opportunità da cogliere per un pronto riscatto si chiama Kansas City.



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