lunedì 21 dicembre 2015

Assenti nel primo tempo dominanti nel secondo. Rimonta e vittoria Steelers

«Essere, o non essere» si chiedeva l’Amleto di William Shakespeare. Siamo da play off, o non siamo da play off si chiedono molto meno poeticamente i tifosi di Pittsburgh.
La vittoria 34-27 di ieri notte con Denver non aiuta certo a trovare una soluzione visto che si può tranquillamente utilizzare per entrambe le tesi. La partita è infatti sezionabile in due parti esatte, un primo tempo da squadra che deve pensare alla sua off season ed una ripresa da squadra che può rappresentare la mina vagante dei play off con rimonta dal -24 e attacco che batte la prima difesa della Nfl.
Il verdetto è dunque posticipato e solo grazie ad un risultato che ci porta al record di 9-5 e alla provvisoria qualificazione alla post season.
La gara è decisamente semplice da raccontare.  Difesa spettatrice passiva della prima mezz'ora, eccezion fatta per un fumble forzato da Will Allen che scippa Ronnie Hillman nella seconda azione di gioco. Pittsburgh si trova così in posizione vantaggiosa e passa in vantaggio con DeAngelo Williams che punisce la difesa aggressiva di Denver prima con uno screen da 19 yards e poi con una corsa centrale.
Da qui in poi monologo Broncos con Brock Osweiler che in versione Manning trova prima Demaryius Thomas per il pareggio, poi l’ex Emmanuel Sanders che si avvantaggia di un errore di copertura e sigla un facile td da 69 yards ed infine sigla lui stesso con una corsa da 6 yards il 20-7, punteggio dato dall'errore sul pat degli ospiti.
Chris Boswell come sempre affidabilissimo accorcia prima per il 20-10 dalle 24 yards, poi a fine primo tempo dalle 41 per il 27-13, nel mezzo il secondo td di giornata di Thomas che con un gran stiff arm si leva di torno Antwon Blake e sigla il momentaneo 27-10.
Buio totale, attacco fermo e difesa incapace di mettere pressione o forzare un singolo 3 & out concedendo infatti un insensato 8/8 nei terzi down.
La ripresa però è semplicemente il capovolgimento di quanto visto fin qui, la difesa costringe subito Denver al punt e nonostante l’attacco non vada a punti al primo tentativo non si scoraggia continuando a forzare l’uscita dal campo di Osweiler e compagni.

Ben Roethlisberger sale finalmente in cattedra e chiude tre terzi down complicati trovando Markus Wheaton e Martavis Bryant poi Antonio Brown ci manda in redzoneforzando una pass interference e lo stesso numero 84 sigla il 27-20.
L’attacco di Denver si conferma piantato ed esce subito dal campo, noi però non siamo bravi ad acciuffare immediatamente il pari e veniamo graziati da una immensa fesseria dei Broncos.
Il quarto finale comincia con il pareggio Wheaton chesigla il 27 pari, Osweiler appare per il qb back up che è ed inizia a sentire la pressione rischiando l’intercetto ma venendo graziato da Robert Golden.
L’inerzia però è cambiata e ora gli spettatori sono loro, il sorpasso pare solo questione di tempo.
Emmanuel Sanders non è più la spina nel fianco del primo tempo e Vernon Davies droppa colpevolmente quello che poteva essere il primo terzo down chiuso in sei tentativi nella ripresa.
Gli Steelers ringraziano e con Antonio Brown vanno davanti a conclusione di una rimonta in cui pochi credevano.
A fine della gara Mike Tomlin ha dichiarato di non aver cambiato nulla tra primo e secondo tempo. E a noi non resta che un dubbio allora: siamo quelli del primo tempo o quelli del secondo? 

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