mercoledì 2 luglio 2014

Chris Carter «Ci sono io non serve il ritorno di Harrison»

«Molti di noi arrivano con capacità atletiche ma non sanno cosa farci- ecco la situazione di molti rookie al mini camp (sessioni d'allenamenti per i giocatori scelti al draft) descritta da Chris Carter- come si sa nelle college le gare le si vince grazie ai mismatches. Semplicemente la gente non è atletica come te ed è facile vincere molto. Una volta che arrivi qui chiunque è come te o meglio, così devi cercare modi diversi per arrivare al successo».
Carter lo dovrà fare se vuole far parte del roster dei 53 per il quarto anno da quando è passato tra i professionisti. Ma sopratutto se vorrà per la prima volta lasciare il segno nella sua carriera Nfl.
Approdato agli Steelers al quinto giro del draft 2011 dopo la sua carriera a Fresno State il lb non ha infatti colto le molte occasioni avute fin qui. Ad oggi il suo curriculum parla di ventinove gare disputate, quattro da starter, tra cui l'opener del 2012 quando James Harrison stava recuperando da un intervento al ginocchio e Carter fu chiamato a sostituirlo.
Le sue statistiche nonostante tre anni spesi nella rotazione della difesa di Dick LeBeau parlano di miseri sedici takles e zero sack.
Cos'è mancato allora? «Per me ero veloce, ma voglio essere sempre più veloce- spiega il giocatore- perché è questo l'elemento che mi differenzia dagli altri. Devo lavorare per migliorare in questo, essere più veloce degli altri. Ma non voglio semplicemente essere veloce come gli altri, devo essere più veloce e di molto».
Carter sa di dover diventare un giocatore più completo, sa di avere la capacità di essere un fattore in pass rush ma non basta più esserlo solo sulla carta, tutto ciò lavorando sulla sua copertura in situazioni di passaggio, settore su cui dichiara di aver speso molto tempo in questa off season.
Con la partenza di LaMarr Woodley ad oggi Carter sarebbe uno degli outside linebacker insieme a Jason Worlids, Arthur Moats e Jarvis Jones, e si dice pronto ad una stagione da protagonista come quella che ha fatto il già citato Worlids la passata stagione. 
Il giocatore ha poi detto di essere seccato dalle voci che vogliono il ritorno di James Harrison «Rispetto James e ho tutta l'ammirazione del mondo per lui. E' un gran veterano, quando sono arrivato qui mi ha mostrato un sacco di cose, ma alla fine si tratta di lavoro e tutti stiamo combattendo (per un posto a roster ndr)».


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