lunedì 16 settembre 2019

Pittsburgh perde gara e Big Ben


Se la sconfitta di Boston aveva dato la sensazione di una squadra che non poteva cominciare nel piede sbagliato, la gara persa con Seattle porta con sé anche l’incognita dell’infortuno di Ben Roethlisberger.
Passa quindi in secondo piano il 28-26 incassato dai Seahawks, ora l’attenzione è tutta per le radiografie cui si sottoporrà il qb di Pittsburgh: un lungo stop metterebbe già in dubbio il proseguo dell’annata dei suoi.
Non fa ben sperare il fatto che il giocatore abbia assistito a tutto il secondo tempo in sideline senza ghiaccio, non si tratta quindi di un’infiammazione o di una contusione.
Pittsburgh ha dimostrato di avere fiducia nel secondo anno di Mason Rudolph, eletto a qb di riserva, ma ora si trova a dover considerare di avere lui come starter ed il rookie Devlin Hodges come back up.
Con Mike Tomlin Pittsburgh si era trovata 0-2 solo nel 2013, quando si arrivò alla quinta gara senza vittorie, per poi finire con un 8-8 che non coincise con l’accesso ai play off.
«Dobbiamo smetterla di sprofondare ed iniziare la risalita». Il commento lapidario del capitano della difesa Cam Heyward. Più loquaci il compagno di reparto Stephon Tuitt, autore ci 2 sacks e mezzo ieri: «Siamo già stati in questa posizione. Non ho paura, non sono nervoso. Questa lega è davvero divertente. Si vedono accadere un sacco di cose. Non si può guardare troppo avanti e sapere dove potremo arrivare». La scena è ovviamente rubata dall’infortunio di Big Ben ma si registrano le assenze dal campo anche del runningback James Conner (ginocchio), della safety Sean Davis (spalla) e del linebacker Vince Williams (stiramento).
Non cerca scuse Tomlin. «Non abbiamo perso per le assenze. Eravamo in grado di fare risultato con chi era in campo». Tra di loro c’era però Donte Moncrief che ha trasformato il solo target ricevuto in una palla toccata e fatta finire nelle mani del cornerback ospite Bradley McDougald.
Il primo drive offensivo gestito da Rudolph è diventato così l’occasione che Seattle cercava per mettere la testa avanti. Russell Wilson ha ringraziato e trovando il tight end Will Dissly ha portato i suoi sul 14-10.
Un altro regalo nel primo tempo aveva permesso a Seattle d’impattare il vantaggio avversario, McCullers viene infatti penalizzato per un personal foul su un field-goal che tramuta in un ampliamento del drive che fissa il risultato sul 7 pari. 


Nessun commento:

Posta un commento