mercoledì 23 maggio 2018

Ecco com'è andato il primo incontro tra Roethlisberger e Mason Rudolph


Ieri alla fine è arrivato il primo incontro tra Ben Roethlisberger ed il qb rookie Mason Rudolph.
Il veterano ha dato una mano alla recluta. «Come ho sempre fatto – ha dichiarato a riguardo Big Ben -ovviamente eravamo insieme in qualche esercizio e gli ho dato un paio di consigli».
Nello specifico uno era in un incompleto molto forte ed alto sul fullback Roosevelt Nix. «C’è stata un’azione in particolare in cui è uscito in una corta bootleg, era probabilmente a 6-7 yards da Roosevelt ed ha tirato a tutto braccio ed alto e non ha ricevuto. Gli uomini di linea conoscono “Rosey” e l’hanno sfottuto un po'. Io mi sono semplicemente avvicinando dicendo: prima impari che non serve sempre lanciando forzando ogni lancio più che puoi e meglio è. Ho cercato di dargli piccoli input del genere».
La franchigia ha ufficialmente detto di non aver nessuna intenzione di draftare un qb nell’ultimo draft, la scelta è caduta su Rudolph solo perché questi era valutato di troppo talento per passarlo al terzo giro.
Da lì una dichiarazione sibillina del due volte campione del mondo. «Non penso ne abbia bisogno a qaunto pare, se mi ponesse una domanda gli indicherei la giocata sul playbook».
All’ovvia speculazione dopo una frase del genere è arrivata la replica, proprio ieri, di Big Ben. «Le persone prendono alcune dichiarazioni fuori dal contesto. Se prendete tutto il mio intervento capite che era una conversazione ironica. Non sono mai stato aggressivo con gli altri qb, potete chiedere a Landry (Jones). Ho avuto molti qb più giovani di me in questi anni, ho sempre provato ad aiutarli come potevo e continuerò a farlo».
Qual è quindi la prima impressione che s’è fatto di Rudolph? «Ha un gran braccio, ha lanciato overthrew Antonio Brown anche se AB non lo ammetterà. Sembra non abbia problemi a guidare l’attacco e l’huddle, penso abbia fatto bene».

Nessun commento:

Posta un commento