Ci si aspettava un intervento da parte di Mike Tomlin
sulla vicenda Martavis Bryant ed è arrivato, e punitivo. Il ricevitore non
scenderà in campo nella gara con Detroit.
Ieri il giocatore s’è allenato con lo con lo scout team
contro la difesa titolare. «Non giocherò domenica- ha dichiarato ai reporter al
termine della seduta- non ci diventerò pazzo. È così».
Nessun rimorso per quanto fatto, nemmeno sulle critiche a
Juju Smith. «Non è come è stata raccontata. Io e Juju siamo fratelli. Entrambi
pensiamo d’essere tra i migliori nel ruolo, se non lo pensi perché giochi del
resto?».
Nessun commento sulla questione trade, del resto coach Tomlin
ha negato questa possibilità e Bryant rimanda tutto al suo agente. «Starò a
vedere quello che capiterà. Per ora sono qui e penso a giocare meglio che posso
e vedremo quello che succederà. È la solo cosa che posso fare».
Mezza retromarcia anche sulle accuse di poco supporto da
parte della franchigia durante la sospensione. «Il loro starmi vicino è stato
il non tagliarmi. I compagni mi hanno sempre supportato. Sanno come mi sento,
sanno che voglio essere il migliore. Non volevo essere motivo di distrazione
purtroppo è andata così».
Promettendo poi di non voler creare altri casi simili per
il resto della stagione. «Se non verrò ceduto porterò il mio culo là fuori e
succederà quello che succederà. Non mi sentirete più lamentarmi. Lascerò che le
cose vadano come devono andare».
Bryant in questa stagione ha messo a segno 18 ricezioni
su 36 targets, per 234 yards con un td. Prima della sospensione per quella che
doveva essere la sua terza stagione in maglia Steelers, i suoi numeri erano
invece 76 ricezioni 1314 yards e 14 td in 21 gare.
L’unico acuto che pareva essere l’inizio di una stagione
decisamente più incisiva è arrivata in week 2 contro i Vikings, dopo quella
gara da 96 yards e un td c’è stato invece un lento spegnarsi, fino ad arrivare
alla gara da 3 misere yards di domenica. Sulla decisione di Tomlin Bryant ha aggiunto di aver
parlato martedì con il suo head coach che lo ha informato del turno di stop a
causa del suo sfogo sui social. «Siamo d’accordo. Quanto fatto ormai è fatto
possiamo solo imparare ed andare avanti. Penso solo a tornare alla grande dopo
la bye week».
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