La risposta che si si aspettava da una squadra orgogliosa
e sicura dei propri mezzi dopo il disastro di Chicago permette a Pittsburgh di
tornare a vincere e sbancare 26-9 Baltimora dopo cinque anni.
«Era da domenica che aspettavamo di giocare questa gara-
spiega Cam Heyward negli spogliatoi-abbiamo avuto una lunga settimana per
pensare, siamo contenti di quanto messo in campo e pronti ad andar avanti».
Superata la striscia di quattro sconfitte consecutive a
Baltimora e, si spera, anche il discorso relativo all’inno nazionale. «Sono
fiero dei miei compagni- racconta Maurkice Pouncey, che mercoledì aveva
annunciato che non ci sarebbe stata nessuna protesta- anche più del risultato,
siamo andati là fuori a rappresentare nel modo giusto la franchigia e la
Steelers Nation».
Tornando al campo da annotare la performance “vintage” di
Le’Veon Bell che si toglie definitivamente la ruggine accumulata e piazza 35
portate per 144 yards e 2 td, numeri che pareggiano quanto prodotto nelle prime
tre opache gare stagionali.
«Il gioco di corsa non è stato più efficiente di
settimana scorsa- ha dichiarato Mike Tomlin- abbiamo solo avuto più occasioni d’azionarlo».
Anche se il coach sa bene che il runnigback in campo non era quello visto fin
qui.
«È stato importante- dice di Bell Pouncey- per me è il
migliore della lega. Giocare in questa maniera per lui e per noi è stato
fantastico».
Il diretto interessato parla di «un passo nella stessa
direzione».
Un Bell definitivamente a pieno regime permetterebbe
delle aspettative che quello visto fino a domenica non poteva far pensare. Bell
vuole sottolineare l’importanza del primo, lunghissimo, drive. Oltre dieci
minuti di possesso improntato sul correre la palla. «Abbiamo mosso la palla con
costanza, ci ha permesso di stabilizzare il running game. È la mia prima
vittoria a Baltimora, qualcosa di speciale quindi».
Anche perché il gioco di passaggi continua ad avere alti
e bassi, Ben Roethlisberger chiude una gara difficile con molta pressione e colpi
subiti. Il suo compito era quello di tenere il possesso e non prendersi rischi
inutili. Nel complesso quindi, non essendo ascrivibile a suo carico l’intercetto,
la gara è soddisfacente. Ottima la gara della difesa, che si avvantaggia anche d’un
attacco avversario non molto convincente, come spesso capita riflettori per Heyward
(2 sacks e un fumble ricoperto che porta al primo td) e Shazier che realizza un
intercetto e propizia quello di Hilton. La redenzione difensiva sta tutta in un
dato, dopo le 220 yards concesse a Chicago, sono solo 82 quelle dei Ravens e 73
di queste nascono da due big play di Alex Collins. Probabile pesi il ritorno in
campo di Stephon Tuitt.
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