Altra conferenza insidiosa per Mike Tomlin che non può tornare a parlare solo di quanto visto in campo nemmeno dopo la vittoria coi Chiefs.
LA VICENDA
MARTAVIS BRYANT
L’argomento caldo settimanale è la presunta richiesta dicessione di Martavis Bryant, negata dal diretto interessato. «Non ho avuto
nessuna reazione- ha dichiarato a riguardo Tomlin- ho una comunicazione solida
e continua con Martavis come con altri giocatori. Ha dato un gran contributo
domenica ed era entusiasta come tutti».
Sulla vicenda ha anche aggiunto «non so da dove provenga
questa notizia. Spesso arrivano da familiari, alcune volte da agenti. Io non
giudico il nostro rapporto da cose dette da altri. Pare contento e concentrato,
per noi non è un problema».
Toccato anche il fatto che JuJu Smith-Schuster stia
avendo più spazio di Bryant. «Credo entrambi abbiano avuto più di
quarantacinque snaps. Voi riducete la cosa ad una questione di ruoli ma pesso è
qualcosa che riguarda gli schemi, qualcosa che valutiamo in base alla partita.
Non c’è molto altro ad essere onesti»
SU
MIKE MITCHELL
Si è
discusso molto anche sul colpo portato dalla safety di Pittsburgh ad Alex Smith
sanzionata prontamente dagli arbitri. «La vedo come voi, ha subito uno
sgambetto da Chickillo ed è stato sfortunato, è parte del gioco.
Doveva essere penalizzato perché il regolamento è rigoroso. L’indennità dei
giocatori è importante am non c’è stata intenzionalità o voglia di far male. È stato
sgambettato ed Alex Smith doveva avere gli occhi sulla schiena per vederlo»,
L’ETERNO
JAMES HARRISON
«Sono aperto a riguardo» dichiara Tomlin a chi
gli domanda se c’è da aspettarsi un maggior numero di snaps per James Harrison,
definito successivamente «È un giocatore impressionante e altruista». Sulla voglia del giocatore d’avere più spazio
il suo coach è stato inamovibile «James sa che metterò le esigenze di squadra
davanti ai suoi desideri».
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