Vincere per confermare che la rivalità con i Bengals ha
un solo padrone, farlo per allungare le mani sul titolo dell’Afc North.
Missione compiuta per Ben Roethlisberger e soci che allungano a cinque la serie
di vittorie consecutive contro Cincinnati e consolida il primato in division
complice la sconfitta dei Ravens.
Una gara che in attacco come a Kansas City ha in Le’Veon
Bell il vero fattore, una produzione da 134 yards in 35 portate cui vanno
aggiunte le 58 ricevute. In generale il reparto gestito da Todd Haley ha dato
segni di risveglio ma restano evidenti le difficoltà in redzone con n solo td
sui 5 viaggi nelle ultime 20 yards avversarie. Ecco che la seconda punta per
Pittsburgh non è nessun’altro che Chris Boswell con cinque fg e punti
importanti sul tabellone. Punti che risultano vitali a non riaprire un incontro
che senza i problemi in redzone e quelli nel chiudere una serie di 3&1
nella ripresa porterebbero ad un punteggio più severo per i Bengals del 29-14
finale.
L’attacco di Dalton infatti nel secondo tempo sparisce
dal campo, due gli intercetti da parte di Pittsburgh. Il primo per mano di Joe
Haden, il secondo porta la firma di William Gay. Costante ma superiore nella
ripresa la pressione sul qb avversario, quattro sacks subiti per lui dopo la pausa,
che nel secondo tempo abbandonato il gioco di corse si ritrova in balia dei
nostri blitz. Dopo un primo tempo in cui le secondarie gli concedono un 11/18
per 106 yards e 2 td si deve così accontentare di 6712 per 34 misere yards
nella ripresa, nessuna di queste sul nemico numero uno Aj Green.
Pittsburgh riesce dunque nell’impresa di dare continuità
alla buona prestazione coi Chiefs, vitale sarà però trovare un miglior ritmo in
attacco perché non sempre si trova la vittoria con un’efficienza di 175 in
redzone ed uno sconfortante 2/11 nei terzi down, dato che si allarga a 6/22
considerando le ultime due gare.
Roethlisberger parte forte con sei completi sui primi
sette tentativi e due di questi in td, cala però col passare del tempo e non
riesce a gestire il vantaggio come avrebbe voluto. Di certo con un Bell così e
senza turnover per ora può bastare, soprattutto se la linea non concede nemmeno
un sack annullando un certo Geno Atkins.
Capitolo Burfict saga. Il linebacker dei Bengals prima
non stringe la mano a nessuno dei capitani di Pittsburgh al lancio della
monetina, poi colpisce con un calcio il casco di Roosvelt Nix a gioco fermo.
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