Pittsburgh riesce a perdere contro una squadra che nel
secondo tempo prova un solo passaggio, sbagliandolo, lo fa in casa con un atto
di autolesionismo veramente stremo. 21 dei 30 punti subiti sono infatti
imputabili, 14 direttamente da pick six, al proprio qb.
Ben Roethlisberger per la prima volta in carriera chiude
una gara con cinque intercetti, vani i tre viaggi in red zone, pessime le
letture e terrificanti alcuni lanci. Se questi dati non bastassero a far
percepire l’insufficienza della prova un ulteriore elemento, dei 33 completi 16
sono stati da meno di 6 yards. Uno dei pochi lampi con 3:29 sul cronometro, a
gara ampiamente compromessa, un td su antonio Brown vanificato da un holding di
David DeCastro. Il drive successivo avversario a completare la gara disastrosa
un td di Founette con una corsa da 90 yards.
La solita sensazione di non riuscire ad affrontare una
gara sulla carta agevole ma che sul campo risulta più dura, un forte senso di
inadeguatezza dato anche dal coaching staff che perde due time out su due
challenge insensati.
Dopo il terzo ed ultimo field goal di Chris Boswell,
frutto per altro dell’ultimo drive decente dell’attacco che non riesce però a
segnare nonostante raggiunga le 5 yards avversarie, sul punteggio di 9-7 la
difesa riconsegna l’ovale all’attacco. Qui al secondo snap Roethlisberger cerca
un lancio senza senso e vede Telvin Smith riportarlo in endzone. Invece di arrivare
il riscatto arriva poi un altro pick six con un lancio troppo forzato su Brown
e Barry Church con un ritorno in td da 51 yards.
Pittsburgh si presenta così 20-9 all’inutile quarto
finale, risultato che sarebbe perfino potuto essere più pesante se Ryan Shazier
non avesse “derubato” James O’Shaughnessy trasformando un completo in un
intercetto sul finire di primo tempo.
Un attacco che incappa nella peggior partita in carriera
del proprio qb non può salvarsi se il proprio runningback chiude con 15
tentativi e 3,7 di media a portata contro la peggior difesa sulle corse della
lega.
«Non ha giocato bene parlerò con lui» ha dichiarato nel post gara
Tomlin sulla gara del proprio qb. Il diretto interessato ha dichiarato senza
troppi giri di parole sulla sua prestazione e se c’è qualcosa di diverso il lui
«non credo, ma forse non ne ho più».
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