Molte erano le aspettative su Markus
Wheaton (foto), specie dopo che nel training camp Ryan Clark lo definì
migliore in ogni aspetto del gioco, eccezion fatta per la velocità,
di Mike Wallace.
Il paragone poteva sembrare azzardato
ma di certo faceva presagire per l'attacco degli Steelers un discreto
apporto della terza scelta del draft.
Diciamo che non è proprio andata così.
Dopo le prime tre gare da back up, e
zero ricezioni, la sua stagione pare giungere al punto di svolta a
Londra. Contro Minnesota infatti l'ex Oregon parte titolare e con
tre ricezioni par finalmente poter dare il suo apporto, poi si
procura una frattura ad un dito, non termina l'incontro e il
successivo intervento chirurgico lo costringe a tornare in campo solo
quattro incontri dopo contro Buffalo.
Nelle cinque gare disputate dal suo
ritorno Wheaton è tornato un non fattore, unici lampi le tre
ricazioni nella gara con Detroit.
Per una terza scelta presentata come un
wr capace da subito di essere un fattore sei ricezioni in nove gare
sono poca roba.
Cosa c'è dietro ai problemi del
rookie? I problemi fisici hanno sicuramente influito, ma se nelle
ultime gare è stato in campo per solo undici snaps è perché è
solo il quarto wr della depth chart.
Dando per scontato che Antonio Brown ed
Emmanuel Sanders sarebbero stati davanti alla terza scelta del draft,
non si poteva immaginare l'anno da incorniciare del veterano Jerrico
Cotchery.
«Sono
ancora giovane- spiega Wheaton- ho molto da imparare dai veterani e
provo a farlo tutti i giorni. Posso dire di aver imparato molto in
questo primo anno. Anche quando ero out per infortuni stavo
raccogliendo informazioni, sedendomi coi coach o guardando i
giocatori più esperti di me.
Comunque
a questo punto c'è ovviamente dispiacere per i risultati ottenuti
come squadra. Personalmente sono stato frenato un po' dai problemi
fisici. I numeri non sono ideali ma penso di aver appreso molto ed è
questa la cosa importante».
Anche
perché con sia Sanders che Cotchery all'ultimo anno di contratto e
ovvio pensare che la prossima stagione Wheaton trovi più spazio.
E
proprio Cotchery è convinco che il rookie diventerà un giocatore
d'impatto. «Anche
nel mio anno da rookie- spiega il veterano- c'erano giocatori che
hanno chiuso la stagione con statistiche migliori delle mie ma alla
fine si sono spenti. L'importante è continuare a lavorare. Lui si è
trovato nella situazione che ho vissuto io la passata stagione quando
mi trovavo dietro a Wallace, Brown e Sanders. Non utilizziamo molto
le formazioni a quattro wr, così è rimasto molto a guardare. Ma è
pronto per giocare».
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