giovedì 12 dicembre 2013

Wheaton un fattore nel 2014?

Molte erano le aspettative su Markus Wheaton (foto), specie dopo che nel training camp Ryan Clark lo definì migliore in ogni aspetto del gioco, eccezion fatta per la velocità, di Mike Wallace.
Il paragone poteva sembrare azzardato ma di certo faceva presagire per l'attacco degli Steelers un discreto apporto della terza scelta del draft.
Diciamo che non è proprio andata così.
Dopo le prime tre gare da back up, e zero ricezioni, la sua stagione pare giungere al punto di svolta a Londra. Contro Minnesota infatti l'ex Oregon parte titolare e con tre ricezioni par finalmente poter dare il suo apporto, poi si procura una frattura ad un dito, non termina l'incontro e il successivo intervento chirurgico lo costringe a tornare in campo solo quattro incontri dopo contro Buffalo.
Nelle cinque gare disputate dal suo ritorno Wheaton è tornato un non fattore, unici lampi le tre ricazioni nella gara con Detroit.
Per una terza scelta presentata come un wr capace da subito di essere un fattore sei ricezioni in nove gare sono poca roba.
Cosa c'è dietro ai problemi del rookie? I problemi fisici hanno sicuramente influito, ma se nelle ultime gare è stato in campo per solo undici snaps è perché è solo il quarto wr della depth chart.
Dando per scontato che Antonio Brown ed Emmanuel Sanders sarebbero stati davanti alla terza scelta del draft, non si poteva immaginare l'anno da incorniciare del veterano Jerrico Cotchery.
«Sono ancora giovane- spiega Wheaton- ho molto da imparare dai veterani e provo a farlo tutti i giorni. Posso dire di aver imparato molto in questo primo anno. Anche quando ero out per infortuni stavo raccogliendo informazioni, sedendomi coi coach o guardando i giocatori più esperti di me.
Comunque a questo punto c'è ovviamente dispiacere per i risultati ottenuti come squadra. Personalmente sono stato frenato un po' dai problemi fisici. I numeri non sono ideali ma penso di aver appreso molto ed è questa la cosa importante».
Anche perché con sia Sanders che Cotchery all'ultimo anno di contratto e ovvio pensare che la prossima stagione Wheaton trovi più spazio.

E proprio Cotchery è convinco che il rookie diventerà un giocatore d'impatto. «Anche nel mio anno da rookie- spiega il veterano- c'erano giocatori che hanno chiuso la stagione con statistiche migliori delle mie ma alla fine si sono spenti. L'importante è continuare a lavorare. Lui si è trovato nella situazione che ho vissuto io la passata stagione quando mi trovavo dietro a Wallace, Brown e Sanders. Non utilizziamo molto le formazioni a quattro wr, così è rimasto molto a guardare. Ma è pronto per giocare».

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