Gli Steelers sbancano l’Arrowhead Stadium 18-16 e senza
segnare un singolo td, a fronte dei due subiti, approdano al championship
contro i New England Patriots.
Top scorer dell’incontro Chris Boswell che con 6 field
goals fa registrare anche il record nella storia del play off Nfl.
«Ha fatto il suo lavoro- spiega nel post partita Ramon
Foster- ci ha tenuti in gara e ci ha portato alla vittoria».
Kansas City infatti passa in vantaggio 7-3 nel suo primo
possesso offensivo, la rimonta ed il sorpasso sono tuti targati Boswell.
«Le’Veon sta facendo un lavoro magnifico»
ha raccontato ai microfoni il suo head coach.
Alla fine quella che però di fatto è stata la giocata che
ha deciso l’incontro non è statone un calcio di Boswell, né una corsa di Bell.
A fissare il punteggio sul 18-16 è stata infatti, a 2:43 dal fischio finale, la
conversione da 2 annullata da un holding su James Harrison da parte dell’offensive
tackle dei padroni di casa Eric Fisher.
«C’erano holding durante tutto l’incontro- ha dichiarato
Bud Dupree- quella chiamata è arrivata al momento giusto».
E così dopo il td da una yard di Spencer Ware la
realizzazione messa a segno da Smith su Demetrius Harris non va a referto.
E nonostante i 38 anni suonati lo zampino James Harrison
lo mette sempre. Per lui gara condita con un sack e 3 tackles for loss.
Avanti 2 punti Pittsburgh dopo il kickoff dei Chiefs si
ritrova sulle proprie 5 yards con 2:38 sul cronometro. Sul 3&3 che ne
scaturisce dopo il two minute warning c’era solo da chiudere il down e
inginocchiarsi. Ben esce sulla sua destre e trova Antonio Brown per 7 yards che
proiettano gli Steelers al prossimo turno.
«Ovviamente non siamo stati perfetti ma bravi quanto bastava»
sintetizza negli spogliatoi Tomlin.
E in caso di sconfitta i motivi per recriminare ci sarebbero stati
tutti a partire dallo 0-4 partorito dall’attacco nella red zone avversaria con
tatto di intercetto a levare punti dal tabellone.
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