Per la diciottesima volta in carriera Ben Roethlisberger
sta preparando una gara di play off. Se c’è qualcosa che ha imparato nelle sue
otto cavalcate in post season è che la preparazione è una questione di
bilanciamento.
«Devi approcciarti come fai di solito- ha spiegato il veterano-
tenendo conto che c’è un certo senso d’urgenza. Stare attendo ai dettagli perché
gli errori sono ingigantiti in questo periodo».
Rispetto al suo esordio di dodici anni fa ha l’esperienza d’un
giocatore di 34 anni e non di 22, è uno dei capitani della squadra, un
curriculum che vanta due anelli per essere un leader agli occhi di chi s’approccia
per la prima volta alla post season.
«Se non sei entusiasta d’essere nei play off c’è qualche problema-
spiega ai microfoni- ma il tuo modo di prepararti deve rimanere lo stesso. Oggi
sarà il solito mercoledì di preparazione. Andiamo a prenderci cura del nostro
business come sempre. Penso colo che l’attenzione ai dettagli debba essere
maggiore».
Roethlisberger faticò non poco nella prima stagione ai play off con
cinque intercetti in due gare, per poi vincere nove delle successive dieci gare
e arrivando al Super Bowl tre volte in quattro tentativi.
Il qb ha poi sottolineato come uno degli aspetti
importanti di questa stagione sia stato il fatto che coach Mike Tomlin abbia
tenuto lo stesso approccio nella serie di quattro sconfitte come in quella
delle sette vittorie consecutive.
E per un veterano con tredici stagioni alle spalle l’attesa
dei play off è diversa. «Sei esaltato ma nervoso. Sono rimesta in gioco poche
squadre e molte sono quelle già a casa. Sono qui sa molto e so che l’importante
è far sì che i più giovani non siano troppo esaltati».
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