I PROBLEMI DELLA SQUADRA
Per definire le difficoltà che sta affrontando la sua squadra Mike Tomlin rispolvera la metafora dei pop corn. Pittsburgh commette quindi piccoli errori in molteplici situazioni che uniti creano un grosso problema,
«Siamo una squadra che sta cercando di crescere e deve dimostrare di poter essere consistente in tutte le aree in questo frangente della stagione, penso che probabilmente i pop corn siano cià che ci descrive se stai cercando una rappresentazione generale di dove siamo. Non abbiamo ancora vinto una partita».
Se infatti dopo Cleveland il problema erano evidentemente i turnovers, domenica è invece stata evidenziata l’incapacità di vincere la guerra per il posizionamento del pallone con gli avversari attraversi gli special team (punting team quindi sul tavolo degli imputati con 23 yards di ritorno mediamente concesso è terzultimo nella lega) e l’aver concesso troppi big play per errori madornali nelle letture difensive.
«Dobbiamo solo continuare a lavorare. Non possiamo battere ciglio di fronte alle avversità» un messaggio preventivo sui temi che ha poi trattato.
CASO BROWN?
Nota la vicenda legata a Le’Veon Bell arriva ora il caso Brown. Il giocatore non s’è infatti presentato lunedì e Mike Tomlin non ha chiarito se fosse stato dato un permesso al ricevitore.
«Non vedo l'ora di vederlo e di discutere di questo e di altre cose – ha dichiarato - non entrerò nei dettagli del perché non era qui, se è stato scusato e tutte quelle cose. Ho intenzione di lasciare tutto ciò nello spogliatoio». Il coach di Pittsburgh è poi entrato sulla frustrazione che evidentemente una delle sue stelle. «Capisco che a volte hai ci sono delle difficoltà. Abbiamo perso la partita, ci sono stati scambi negativi a bordo campo. Frustrazione associata a non giocare bene e non vincere. Capisco tutto questo. Ci sono opportunità per noi di rispondere sul campo».
Tomlin ha dovuto rispondere anche al fatto che Brown sui media ad un ex componente dello staff di Pittsburgh che lo criticava ha risposto paventando una possibile trade.
«Sono concentrato su cose reali – ha risposto a riguardo pensando al prossimo Monday Night - sul serio. Abbiamo rinunciato a qualche grande commedia. Stiamo per affrontare una squadra capace di mettere a segno big play. Sai, quelli sono una cosa vera».
Proprio i big play potrebbero essere un fattore, gli Steelers ne hanno subiti 12 di almeno 20 yards, Tampa ne ha fatti registrare 13, terza dietro alla primatista Kansas (non a caso vista domenica all’Heinz Field).
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