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Ecco il riassunto della settimanale conferenza di coach Mike Tomlin, la prima in stagione successiva ad una vittoria.
BOLLETTINO INFORTUNATI
L’infortunio serio patito dagli Steelers in quel di Tampa
è quello al gomito di Mike Hilton.
Come di consueto Tomlin non ha dato molte indicazioni a
riguardi, le sue condizioni verranno valutate ma l’iperestensione patita dal cb
potrebbe fargli perdere la gara di Baltimora.
In quest’ultima dovrebbero invece far ritorno tre starter
assenti nel Monday Night: Morgan Burnett, David DeCastro, Marcus Gilbert.
LE PENALITA’
«Per chi ama il football non è stata probabilmente una
bella gara da guardare» ha commentato Tomlin.
Le flag lanciate potrebbero essere il prodotto di un qb:
235 yards, frutto di 28 penalità di cui 24 accettate.
155 sono le yards regalate agli avversari da Pittsburgh
causa flag.
«Non mi preoccupa molto il modo in cui il gioco viene arbitrato a
condizione che sia officiato in modo simile per entrambe le squadre. Ma per chi
ama il football e capisce che siamo nel mondo dello sport e dello spettacolo, è
preoccupante dal pensare a come vedono la cosa i fan. Mi preoccupo per quello
che è guardare quella partita da casa, con sanzioni che vengono somministrati a
quei livelli».
CB CERCASI
L’head coach degli Steelers ha confermato che in difesa
continuerà la rotazione tra Cameron Sutton, Coty Sensabaugh e Artie Burns.
Almeno fino a quando nessuno si guadagnerà il ruolo di starter.
MATT FEILER
L’uomo di linea non giocava da tackle dl 2013 e per il
suo head coach ha fatto una gran partita.
«Pendo abbia fatto un ottimo lavoro – ha dichiarato al
reporter che gli chiedeva un parere sul giocatore – grazie per la domanda perché
sarei stato negligente se non l’avessi citato. Noi non diamo per scontato l’apporto
dei nostri starter, ci aspettiamo facciano bene ma nel contempo siamo anche
felici quando lo fanno».
Feiler è arrivato a Pittsburgh dopo essere stato tagliato
nel 2015 dai Texans ed è l’ennesimo undrafted a partire titolare nella linea di
Pittsburgh, prima di lui: Ramon
Foster, Chris Hubbard, B.J. Finney e Alejandro Villanueva. Per
lui tutto è cominciato dalla practice squad.
«Negli anni in molti avevano avuto una chance
per dare il loro apporto – ha aggiunto Tomlin – Matt non ne aveva avute per la
presenza di un giocatore come Hubbard. Così per lui una gara da starter, e
penso sia solo la sua seconda, il come ha giocato e l’aver vinto è qualcosa d’importante».