Riportiamo l'interessante articolo di Ron Cook della Pittsburgh Post-Gazette:
Gli Steelers non hanno mai brillato in avvio della free
agency, o in generale in free agency. Punto. Non hanno nemmeno fatto la post
season nelle ultime due stagioni, quattro delle ultime otto, con sole tre
vittorie play off dal 2010. Tutto questo potrebbe non essere una coincidenza.
È comprensibile l ragione per la quale gli Steelers siano
rimasti tranquilli i primi due giorni mentre altre franchigie siglavano accordi
plurimilionari e imbastivano trade. Mettendo il franchise tag su Bud Dupree non
era solo la cosa giusta da fare, era l’unica cosa. Dupree giocando in coppia
con Watt è stata una parte determinante della difesa, e dei suoi risultati, la
passata stagione. Non ci sarebbe stata la possibilità d’arrivare ad un altro
linebacker di quel calibro in free agency o tramite il Draft.
L’aver taggato Dupree ha però impattato pesantemente sul
cap disponibile. I tagli di Mark Barron, Anthony Chickillo e Johnny Holton. Le
ristrutturazioni dei contratti di Ben Roethlisberger, Joe Haden, Vance
McDonald, Steven Nelson e Chris Boswell sono conseguenze. Ne è arrivato altro a
seguito del ritiro di Foster (nella foto in basso). Nonostante la situzione s’è arrivati a firmare un
contratto da 9,75 milioni co Derek Watt, fratello di T.J., precedentemente in
forza a San Diego. Sembrerebbe una cifra alta per un fullback, ed asso special
teams. Potrebbero però dimostrarsi soldi spesi bene se il rinnovo del giovane
Watt già citato arrivasse a cifre meno proibitive. Nonostante questa firma
Pittsburgh non è balzata agli occhi della cronaca come le rivali Baltimora o
Cleveland. E chissà magari è una buona cosa. Dei migliori cinque free agent
firmati dagli Steelers negli ultimi due anni. Morgan Burnett, Jon Bostic, Donte
Moncrief, Steven Nelson ed il già citato Barron, solo il penultimo ha giocato
più di una stagione con gli Steelers.
Questo non cambia la sostanza: gli Steelers sono più deboli
rispetto a quelli che avevano finito la stagione. Sono certamente più deboli
dei Ravens e possono anche esserlo rispetto ai Browns, per quanto sia difficile
da credere. Ovvio tutto potrebbe cambiare se Roethlisberger (nella foto in alto) tornasse in campo
come nuovo. Ma la verità è che si tratta di una grossa incognita.
Perdere Javon Hargrave, che ha firmato u triennale da 39
milioni con Philadelphia, era una cosa di cui si era consi ma fa male. Il giocatore
era un grande pezzo, in senso figurato e non, della difesa. Il ritorno di Stephon
Tuitt potrà aiutare se Tuitt riuscirà a rimanere integro. Ecco un’altra incognita.
Perdere Barron, ed in minor maniera Chickillo, avrà un
effetto. Il primo ha giocato mil 69% degli
snaps come inside linebacker della
passata stagione in un continuo miglioramento. Gli Steelers non hanno troppa profondità
nel reparto dopo Devin Bush e Vince Williams. Chickillo garantiva un sostituto
a Watt e Dupree. Vi sentite tranquilli con Ola Adeniyi e Tuzar Skipper da
backups?
Il ritiro di Foster era atteso. Non c’era spazio per lui
e sarebbe arrivato il taglio. Ma questo non significa che non mancherà. Maurkice
Pouncey è i leader. Anzi prendendo a prestito le parole di coach Tomlin «è
senza ombra di dubbio il leader». Foster era però un fattore, lo testimoniano
le manifestazioni d’affetto piovute sui social alla notizia del ritiro.
Quello che non sono stato in grado di fare gli Steelers
lo hanno fatto Ravens e Browns. I primi hanno messo una pezza alla loro unica
debolezza, la linea difensiva, acquisendo da Jacksonville Calais Campbell e
firmando l’ex Los Angeles Rams Michael Brockers. Questo insieme al tag sull’outside
linebacker Matthew Judon, tutte mosse indirizzate a migliorare una pass rush
scadente (solo 37 sacks la passata stagione) e l’impossibilità di bloccare con
efficacia le corse avversari (le 195 yards corse da Derrick Henry nei play off
a Baltimora sono rimaste impresse?).
Certo per Lamar Jackson, mvp uscente, sarà dura duplicare
i numeri fatti la passata stagione. Forse non sarà nemmeno così fortunato da restare
integro visto quanto tiene la palla. La difesa di Baltimora pare molto migliorata.
Sono anche riusciti a spedire il tight
end Hayden Hurst to Atlanta per due scelte al Draft, un modo per ricordarci che
la prima scelta in possesso di Pittsburgh è la numero 49, due scelte dopo
quella che effettueranno al secondo giro i Ravens.
I Browns hanno strapagato per avere da Atlanta il tight
end da Pro Bowl Austin Hooper, hanno però un paio di buone ragioni. La prima è
che il ruolo rappresenta un vero fattore nell’odierna Nfl. Ricordate l’ultimo super
Bowl? Travis Kelce meant di Kansas City e George Kittle meant per San
Francisco? Il nuovo coach dei Browns Kevin Stefanski ama i tight ends ed è
solito utilizzarne almeno due nel 56% degli snap offensivi della passata
stagione a Minnesota. Sono arrivate anche altre due mosse importanti. La firma dell’offensive
tackle di Tennessee Jack Conklin, per rinforzare la porosa linea d’attacco a protezione
di Baker Mayfield. Da Washington invece
è arrivato il quarterback Case Keenum, proprio come backup di Mayfield. Gli
Steelers forse avrebbero gradito avere un profilo del genere la passata
stagione dopo l’infortunio di Roethlisberger.
Certo i Browns sono i Browns, ma prima o poi riusciranno
ad emergere.
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