In attesa di poter tornare a parlare solo di football
giocato ecco un nuovo capitolo della saga “Harrison ai Patriots”. Ieri infattinon ha parlato solo il diretto interessato ma anche un suo ex compagno di
reparto, Bud Dupree, e non c’è andato piano.
«Si è tagliato da solo- ha detto il lb confermando quanto
detto anche da Maurkice Pouncey- è questo che è successo. Alla fine ha fatto un
sacco di cose che non sono da Steeler. Non è colpa di nessuno nella squadra se
è stato tagliato. Si è fatto tagliare, veniva qui e non faceva nulla per
migliorarci».
Dupree se la prende poi con quei tifosi che non accettano
la partenza di un loro idolo. «Guardo i miei profili Instagram e Twitter e la
gente mi insulta come se io avessi fatto qualcosa. Gente che se la prende con
coach Tomlin per averlo fatto partire, dicendo che ora dirà tutto il playbook,
bè non l’ho visto ai nostri meetings quindi non so se sappia gli schemi».
Se possibile Dupree ci va ancora più duro dicendo di non
accettare che l’ex compagno passi per vittima. «Pare sia andato ai Patriots per
sputare in faccia a coach Tomlin e Mr Rooney. Di base ha sputato in faccia ai suoi
compagni, perché per tutta la stagione si è stato mostrato come qualcuno
diverso da quello che doveva essere, ovvero un leader».
Per l’ex compagno infatti Harrison era stato firmato per
essere un mentore per lui e Tj Watt, ma la cosa non ha funzionato.
«Ha fatto capire dall’inizio di non volerlo essere. Noi
provavamo a guardare a Deebo come un mentore. Gli abbiam dato la chance d’essere
quello che veniva descritto prima del nostro arrivo qui. Appena arrivi vedi
James Harrison e provi a imitarlo perché è un grande giocatore. Ma quando
qualcuno non vuole condividere la propria esperienza con te o condividere
conoscenze perché ha la sensazione che tu possa prendere il loro splendore o
prendere le sue luci della ribalta, è così che ci si sente. Ci siamo trattenuti
perché non volevamo metterlo in cattiva luce, lo stimiamo ancora come persona,
come persona adoriamo ancora Deebo. E sentiamo che avrebbe potuto essere il
leader che volevano che fosse, e sento che avrebbe potuto essere la persona che
volevamo che fosse».
Dupree parla anche dei video degli allenamenti postati
sui social da Harrison. «Non è che non ci volevamo allenare quanto lui, son gli
stessi allenatori che non ce lo permettevano. Lui faceva questi video prima
degli allenamenti sfidandoci, spostando l’attenzione su di noi. Noi abbiamo
fatto scorrere tutto».
L’accusa più pesante arriva alla fine. «Potrebbe essere a
quel punto in cui è così arrabbiato che probabilmente ha detto: va bene, non
conosco davvero il playbook di quest'anno, ma sono pronto a portarlo per intero
a Bill e lasciargli fare quello che vuole».