Non sembrava certo un veterano con all’attivo 10 stagioni
in Nfl Lawrence Timmons quando intercettato Eli Manning è partito verso l’endzone
avversaria.
Era l’inizio del secondo quarto e Pittsburgh aveva già
visto un big play d’un veterano come James Harrison che aveva causato una
safety poco prima.
«Ho provato ad arrivare in fondo ma non ci sono riuscito»
ha spiegato Timmons negli spogliatoi. Il numero 94 infatti dopo aver
intercettato il pallone destinato a Larry Donnell è riuscito a risalire 58
yards prima di venir fermato dal running back avversario Rashad Jennings.
«I trent’anni hanno inciso» spiega riferito alla sua età
«avessi avuto 25 anni sarei arrivato a segnare». Ci penserà per lui Antonio
Brown tre snaps più tardi.
«Ho provato a forzare in quella zona- ha spiegato Manning
ai cronisti- Timmons gioca da tempo e ha fatto molte giocate. E’ stato più veloce
di quanto pensassi. Tutti gli intercetti sono ovviamente frutto di brutte
scelte, fa più male perché era una situazione in cui avremmo messo punti a
tabellone».
E ultimamente La difesa di Pittsburgh pare specializzata
nelle giocate in redzone. Nella gara di domenica infatti arriverà anche l’intercetto
di Sean Davies sulle proprie 6 yards.
Nella gara di Indianapolis invece si erano registrati gli
intercetti di Mike Mitchell sulle 10 e di William Gay sulle 24.
«Giocate importanti- sottolinea Timmons- che ci hanno
permesso di spostare l’inerzia della gara. Sono vicini al td e invece gli
uccidi il morale e aumenti il nostro».
Alle giocate già citate vanno aggiunte le due goal line
stands con i Colts ed le seguenti giocate con i Giants: Shazier che ferma un
passaggio per Will Tye su un 4&1 dalle 3, l’intercetto di Davies arriva su
un 4&13 dalle 35 e Ricardo Mathews piazza il suo sack su un 4&9 dalle
24.
Se poi si considera che l’intercetto di Timmons avviene a
due yards dalla propria endzone la redzone di Pittsburgh non può che essere
lodata.«E' parte del nostro lavoro essere al posto giusto al momento giusto- spiega il rookie Sean Davies- ed essere pronti a fare la giocata».
E nessuna giocata meglio di quella di Timmons può simboleggiare questo concetto.
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