Pittsburgh batte i Bengals 24-20 ponendo fine alla loro
stagione e arrivando a giocarsi a Natale la division contro i Ravens. Non potrebbe
esserci trama migliore se si trattasse di un thriller e non può trattarsi di
dramma migliore se la storia fosse incentrata su Cincinnati. Quest’ultima
incassa infatti la sconfitta numero 16 su 19 gare al Paul Brown contro
Pittsburgh, riesce dopo la sconfitta agli ultimi play off a gettare un
vantaggio di 2 td e regala quattro flag consecutive nel drive decisivo agli
Steelers.
9:08 al termine, sotto 20-18, Pittsburgh si gioca un
terzo down cruciale dalle 48 avversarie. Maurkice Pouncey snappa il pallone per
punire l’offside di Pat Sims, questa la prima delle penalità che porteranno
Pittsburgh sulle 18 di Bengals dopo unnecessary roughness dello stesso Sims su Le’Veon Bell.
Nascerà da qui il td di
Eli Rogers che ribalta la partita e condanna i padroni di casa.
La gara è stata come ci
si attendeva molto tesa, non sono mancati colpi e flag. «Sapevamo avrebbero
provato molti colpi sporchi- ha spiegato Marcus gilbert, penalizzato per un unnecessary
roughness causa una spinta agli avversari- abbiamo molti giocatori di valore che non
potevamo perdere. Dovevamo proteggerli è per questo che siamo pagati noi
giocatori di linea d’attacco. Abbiamo dovuto far capire che non avremmo
tollerato un certo comportamento. Il numero 55 (Burfict) stava colpendo con il
casco la schiena di Bell. Continuava con molti contatti nonostante il fischio
degli arbitri. Mi ero stancato di tutto questo. Stiamo giocando a football, non
andremo mai in campo per far male a qualcuno ma cercheremo di imporci. Possono
cedere ma non provare a provocare infortuni ai nostri giocatori».
Burfict, con due
penalità all’attivo nella gara di play off della passata stagione, è stato
sanzionato per il suo primo personal foul della stagione contro gli Steelers. «La cosa
non mi sorprende- aggiunge Gilbert- non è nulla di nuovo. Colpi sporchi e
contati extra, è una gara di football. Entra nell’huddle, schierati e gioca lo
schema selezionato. Loro cercavano sempre di fare qualcosa di più, e non puoi
farlo rimanendo concentrato. Abbiamo vinto mentalmente».
E lo hanno fatto dopo
un primo tempo i cui mancavano molti di quei «dettagli» di cui parla sempre
Mike Tomlin.
Le penalità potevano
costare molto anche a Pittsburgh. Il 3-0 iniziale nasce da un facemask di
Stephon Tuitt che vanifica il sack e non chiude il drive iniziale dei Bengals.
Il secondo drive vede
Cincinati raggiungere l’endzone ad una yard dal td grazie ad una pass
interference su Artie Burns, che per altro vanifica un intercetto di Mike
Mitchell.
Quello che poteva essere il primo td della gara per
Pittsburgh, ci trovavamo sul 20-6- invece viene vanificato da un chop-block di Bell.
Qui va doverosamente
aperto il capitolo Chris Boswell che tiene in vita l’attacco di Pittsburgh
mettendo a segno tutti e 6 i fg che è chiamato a calciare, 3 dalle 49.
«Ho sfidato questi avversari almeno
25 volte, ho detto ai compagni che ci sarebbero state molte emozioni. Sapevo ci
sarebbe stata qualche giocata sporca, era importante rimanere concentrati».
La forza mentale ha
permesso di raggiungere la quinta vittoria consecutiva. «E’ importante perché vincere in trasferta è
doveroso se vuoi essere una squadra da play off».
Ora però per essere una squadra
qualificata serve una vittoria interna contro i Ravens.
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