Per capire il perché della sconfitta di New Orleans basta un solo dato, la conversione dei terzi down.
Lo scorso sunday night ha visto Big Ben e soci chiuderne solo tre su dieci, un risultato ben lontano dal 50 % che viene ritenuto la percentuale minima di conversione dallo staff di Pittsburgh.
Quest’anno agli Steelers è successo una sola volta di raggiungere il 50 % di conversione, nella vittoria contro Cleveland del 17 ottobre. Le statistiche stagionali vedono Pittsburgh 29° nella lega con solo il 34,1% di conversione dei terzi down , solo i Panthers hanno meno primi downs .
La scorsa domenica Pittsburgh ha fatto 52 azioni offensive, 15 meno dei Saints, un dato che fa capire perché Roethlisberger e soci hanno faticato a trovare il ritmo.
“Una vergogna – spiega l’Oc Bruce Arians- perché stavamo correndo molto bene ad inizio gara. Avevamo una media di 6,7 yards a portata nelle sei corse del primo quarto ma il problema è stato lo 0/3 nei terzi down”.
Il terzo down più sanguinoso è però avvenuto ad inizio secondo quarto con Rashard Mendenhall fermato sul 3° & Goal perché il fb David Johnson ha sbagliato completamente il blocco, anche probabilmente vista la posizione della palla si sarebbe dovuto siglare il td nei primi due snap in endzone.
In precedenza sul 1° & Goal un errore di Trai Essex era costato una corsa con perdita di yards da parte di Isaac Redman mentre il gioco successivo è stata una corsa di Mendenhall che si ferma sulla linea di endzone sulla quale Tomlin avrebbe dovuto chiamare il challenge.
Il problema più grosso è stato l’insieme di errori commessi dagli Steelers, sbagli che se si vuole avere un proseguo di stagione importante non devono ripetersi.
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