Quello che serviva, quando serviva. Pittsburgh batte i
Patriots 17-10 e salva il proprio finale di stagione e tiene nelle proprie mani
le chance di raggiungere la post season.
Tanti giocatori in cerca di riscatto, questo potrebbe
essere il sottotitolo della gara di ieri. Ecco infatti come sia difficile
trovare un giocatore da premiare sugli altri piuttosto ce ne sono molti da
apprezzare. Boswell per esempio sbaglia un fg comodo per poi siglare quello che
rende “pieno” il possesso che al termine la difesa sigilla vanificando il drive
finale di Brady.
Joe Haden piazza l’intercetto che allontana lo spettro
rimonta finale, particolare che mancava da week 10 e la vittoria larga con
Carolina.
C’è poi la linea d’attacco che dopo i problemi mostrati in
quel di Oakland si erge a fattore per tutto il reparto, apre la strada alla
maiuscola prova del rookie Samuels che in assenza di Conner mette a referto 142
yards su corsa e 30 su ricezione. Tra quest’ultime quelle che nell’ultimo drive,
tengono in vita il possesso del definitivo 17-10. In quella circostanza c’è
tanta farina del sacco firmato Big Ben, un altro che aveva sulla coscienza due
costosissimi intercetti.
MA quando consenti 10 punti ai Patriots di Brady la scena
non può che rubarla la difesa, ecco che quindi, allargando al fuori campo in
concetto di riscatto, finisce tra i citati anche Keith Butler. Capace
finalmente di proporre una risposta all’enigma Rob Gronkowski, per la prima volta un
comprimario contro Pittsburgh.
I Patriots hanno messo a segno un solo td, e su un regalo
della copertura sbagliata dei padroni di casa, nessuno nei tre possessi
trascinati fino all’end zone.
Per capire quanto insolita sia stata la gara andata in
scena ieri all’Heinz Field. I Patriots hanno concluso con un 3/10 sui terzi
down che di solito non è mai avvicinato al nome Tom Brady. A vincere per una
volta la gara di regali agli avversari sono poi stati proprio gli ospiti con 14
flag, senza considerare i drop dei ricevitori.
«Penso abbiano giocato bene – ha commentato il qb Pats negli
spogliatoi – abbiamo avuto delle chance, loro però hanno fatto le giocate
necessarie al momento giusto».
Questa volta il “polso” dello spogliatoio è descritto da
Vince Williams. «Non era il Super Bowl. Non era una gara di Play off. Era
solo una partita che avrebbe pesato per chi l’avesse persa».
Pittsburgh infatti ferma l’emorragia di sconfitta, si
regala l’ennesima stagione non perdente dell’era Tomlin e allontana lo spettro
del possibile sorpasso Ravens.
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