Come di consueto ecco alcuni stralci della conferenza di Mike
Tomlin in vista dell'impegno contro i Pats.
IL MOMENTO NERO DEGLI STEELERS
Chiamato a render conto di tre sconfitte consecutive
coach Tomlin ha chiarito, a chi gli chiedeva una spiegazione, come «non sia una
specifica area la causa, è un gioco complesso, anche per il numero di persone
che ne sono coinvolte. Ecco perché quando ci si trova a parlare di un momento
come quello che stiamo vivendo da alcune settimane è sempre un insieme di cose.
Dobbiamo studiare meglio i nostri schemi, capire a chi richiedere quanto serve
e guardare con più attenzione a quanto viene poi fatto in campo».
A Tomlin è stato chiesto se c’è da attendersi qualche
scossone a roster. Infondo una striscia negativa simile a questa portò nel 2013
all’inserimento a starter di Cam Heyward e Kelvin Beachum in favore di Ziggy
Hood e Mike Adams. «In questo ambiente più sono piccoli i cambiamenti più sono
efficaci. Spesso si fanno cambiamenti molto sottili e hanno risultati molto
significativi. E così analizzeremo tutte le aree del gioco in cerca delle
migliorie da apportare».
SECONDARIA CERCASI
Uno dei problemi evidenziati in questa striscia di
sconfitte è l’inconsistenza del pacchetto di secondarie.
«Prima di tutto dobbiamo levarci il cappello di fronte ad
alcune giocate portate a termine da Carr domenica – ha risposto a proposito
Tomlin – ha effettuato una serie di lanci su cui aveva molta pressione e hanno
chiuso molte ricezioni contestate, non saremmo professionali se non l’ammettessimo.
Dobbiamo migliorare quando siamo in posizione favorevole per colpire. Eravamo
in buona posizione in molte delle loro giocate, loro hanno chiuso le loro ricezioni,
noi no, c’è molto in questo aspetto».
MA IL GIOCO DI CORSA?
Una statistica storica. Pittsburgh ha corso per massimo
75 yards in quattro gare consecutive, cosa che non succedeva dal 1955. Coi
Raiders l’attacco orfano di Conner s’è fermato a 40 yards su 19 portate.
«Non so dare una spiegazione – ha replicato l’head coach
di Pittsburgh – ovviamente chi è in campo è un elemento, anche la strategia
applicata è un elemento. Siamo in striscia negativa e stiamo correndo male.
Domenica non abbiamo fatto un buon lavoro nell’impostare i blocchi. Questo è
anche dovuto al fatto che non c’era il solito runningback, è sempre così quando
non si ha a disposizione il solito portatore. Questi incide sia sugli schemi
chiamati che sulla strategia che applichi».
INFORTUNIO DI ROETHLISBERGER
Una delle domande che non potevano essere evitate dopo la
sconfitta coi Raiders era quella che riguardava la gestione dell’infortunio di
Big Ben. Spettatore per tutto il secondo tempo, salvo essere ricacciato in
campo una volta finiti sotto nel punteggio.
«Non abbiamo mai avuto un quadro chiaro della situazione»
ha raccontato Tomlin confermando quanto detto in precedenza dal giocatore.
Entrambi hanno paragonato l’accaduto a quanto occorso a Cincinnati nel playoff
2015. Il giocatore è stato tenuto fuori fino a quando non era strettamente
necessario in quanto non si era a conoscenza delle reali condizioni del suo
costato, anche per la non chiarezza delle radiografie cui era stato sottoposto.
GESTIONE DEL CRONOMETRO
Un altro tema molto caldo nei post gara delle sconfitte
di Pittsburgh è la gestione del tempo a disposizione.
Ad Oakland Tomlin ha deciso di non utilizzare i due time
out nel drive finale di Carr e compagni, salvo poi usarne uno quando ormai il
cronometro era diventato un vantaggio per i Raiders.
«Sarò onesto ho pensato di fermare il gioco sul loro
primo e goal ma non l’ho fatto. Ero più concentrato a fermarli, fermare il
tempo avrebbe rimesso a disposizione il loro gioco di corsa. Ero convinto di poter
vincere quella serie di giochi in endzone altrimenti avrei fermato il tempo.
Abbiamo avuto delle occasoni. Poi abbiamo utilizzato il timeout per metterci
nella miglior condizione di fermarli, per confrontarci sulle migliori circostanze
per chiudere la gara. Eravamo soddisfatti di chi avevamo in campo e della
chiamata effettuata, loro hanno eseguito meglio e questo è stato decisivo».
BOLLETTINO INFORTUNATI
Non vengono date per certe nè l’assenza di James Conner,
Tomlin ha anzi parlato di una settimana scorsa in cui il runningback ha
evidenziato segnali di recupero, e di Marcus Gilbert.
L’uomo di linea è reduce da sette gare saltate di file,
otto quelle in stagione, ma il problema al ginocchio potrebbe finalmente essere
stato superato.
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