Ieri alla fine è arrivato il primo incontro tra Ben
Roethlisberger ed il qb rookie Mason Rudolph.
Il veterano ha dato una mano alla recluta. «Come ho
sempre fatto – ha dichiarato a riguardo Big Ben -ovviamente eravamo insieme in
qualche esercizio e gli ho dato un paio di consigli».
Nello specifico uno era in un incompleto molto forte ed
alto sul fullback Roosevelt Nix. «C’è stata un’azione in particolare in cui è
uscito in una corta bootleg, era probabilmente a 6-7 yards da Roosevelt ed ha
tirato a tutto braccio ed alto e non ha ricevuto. Gli uomini di linea conoscono
“Rosey” e l’hanno sfottuto un po'. Io mi sono semplicemente avvicinando
dicendo: prima impari che non serve sempre lanciando forzando ogni lancio più
che puoi e meglio è. Ho cercato di dargli piccoli input del genere».
La franchigia ha ufficialmente detto di non aver nessuna
intenzione di draftare un qb nell’ultimo draft, la scelta è caduta su Rudolph
solo perché questi era valutato di troppo talento per passarlo al terzo giro.
Da lì una dichiarazione sibillina del due volte campione
del mondo. «Non
penso ne abbia bisogno a qaunto pare, se mi ponesse una domanda gli indicherei
la giocata sul playbook».
All’ovvia speculazione dopo una frase del genere è
arrivata la replica, proprio ieri, di Big Ben. «Le persone prendono alcune dichiarazioni
fuori dal contesto. Se prendete tutto il mio intervento capite che era una conversazione
ironica. Non sono mai stato aggressivo con gli altri qb, potete chiedere a Landry
(Jones). Ho avuto molti qb più giovani di me in questi anni, ho sempre provato
ad aiutarli come potevo e continuerò a farlo».
Qual è quindi la prima impressione che s’è fatto di
Rudolph? «Ha
un gran braccio, ha lanciato overthrew Antonio Brown anche se AB non lo
ammetterà. Sembra non abbia problemi a guidare l’attacco e l’huddle, penso
abbia fatto bene».
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