I tight ends a roster? «Non offrivano abbastanza
varietà» ecco la risposta di Mike Tomlin ieri in conferenza quando gli è stato
chiesto della trade che ha portato a Pittsburgh Vance McDonald da San
Francisco.
Lo scambio è stato composto dal giocatore e da una quinta
scelta al prossimo draft per una quarta di Pittsburgh. «Qui ci sono momenti in
bianco o in nero. E’ responsabilità di chi era già qui rispondere nella giusta
maniera a questo arrivo. Il risultato sarà che avremo maggior competitività in
quella posizione che è quello che ci aspettiamo».
Messaggio chiaro lanciato allo starter designato Jesse
James, a Xavier Grimble, David Johnson e Jake McGee.
McDonald è alla sua quinta stagione Nfl, approdato come
secondo giro nel 2012, e ha giocato trenta gare coi 49ers, undici solo lo
scorso anno. La produzione della scorsa annata è di 24 ricezioni per 391 yards
ed un td. Il nuovo arrivato dovrebbe portare maggiore verticalità rispetto ai
compagni di ruolo già a roster, aiutare l’attacco nel gioco in redzone.
Rimpiazzare quindi l’esperimento fallito, per i noti motivi fisici, con Ladarius Green.
«Non sono sorpreso dell’arrivo- ha ammesso Jesse James- sono
sorpreso del momento in cui è arrivato. Ci aspettavamo un possibile arrivo fin
dall’inizio».
La gara di domani, l’ultima di preseason, potrebbe voler dire
molto sul futuro dei reparto, lo stesso James infatti dichiara «Ogni
opportunità di giocare davanti ai coaches è un’occasione per avvantaggiarsi.
Loro saranno attenti e guarderanno tutto quello che faremo là fuori, meglio fai
e ovviamente più t’aiuti».
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