Pittsburgh la scorsa estate aveva firmato il tight end
Ladarius Green per aggiungere un’arma ulteriore ad un attacco già molto
fornito.
Invece i suoi problemi fisici, dovuti alle commozioni
cerebrali delle stagioni precedenti, lo hanno limitato a sole sei gare con 304
yards e un solo td. La sua esperienza agli Steelers s’è chiusa ieri con il
taglio.
Pittsburgh aveva firmato il giocatore dopo averlo visto
in azione per quattro stagioni a San Diego. L’accordo, un quadriennale da 20
milioni con 4,76 milioni di signing bonus, verrà ricordato come una delle
peggiori acquisizioni in free agency della storia di Pittsburgh. La colpa
imputata agli Steelers è quella di non aver considerato a dovere le commozioni
cerebrali che avevano caratterizzato la carriera del tight end, discorso molto
simile viene fatto per un infortunio alla caviglia sinistra subito nel gennaio
2016. Guaio che ha costretto Green ad operarsi per inserire due placche di
metallo nella caviglia, arrivando così impreparato fisicamente al training camp
della passata stagione. Pittsburgh inserì il giocatore nella propria physically
unable to perform list.
La causa che però ha costretto il giocatore a rimanere
fermo ai box erano i continui mal di testa, una volta tornato in campo un’ulteriore
commozione cerebrale ha messo fine definitivamente alla sua annata.
Green aveva firmato nel primo giorno di free agency dopo
un incontro con Mike Tomlin e Kevin Colbert, due mesi dopo che Pittsburgh aveva
perso Heath Miller per il ritiro di colui che per dieci anni era stato il tight
end titolare della squadra.
«Non abbiamo aggiornamenti sulle condizioni relative ai
giocatori infortunati» aveva dichiarato l’head coach di Pittsburgh Tomlin prima
del draft. In quest’ultimo non è stato scelto nessun tight end. Il ruolo è
attualmente ricoperto da cinque giocatori a roster Jesse James, Xavier Grimble e
David Johnson, che erano presenti anche la passata stagione, e Scott Orndoff da
Pittsburgh e Phazahn Odom da Fordham firmati come undrafted rookies.
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