Dopo aver scelto quattro anni fa Jarvis Jones come erede
di James Harrison gli Steelers si trovano a doverne trovare un alto al prossimo
draft. Sei miseri sacks in quattro stagioni sono stati ovviamente insufficienti
a convincere Pittsburgh sul proseguire il prorpio rapporto con il linebacker
accasatosi ora ai Cardinals.
Ovviamente la
squadra della Pennsylvania non è l’unica ad aver visto disattese le speranze
della propria prima scelta 2013, un draft che s’è rivelato particolarmente
povero di talento in particolare a livello di edge rusher.
Erano stati infatti ben sei i team a scegliere un
giocatore con queste caratteristiche al primo giro, l’unico ad aver ricevuto un
secondo contratto dalla squadra è stato Ezekiel Ansah dei Lions.
Dion Jordan, terza assoluta, ha passato le ultime due
stagioni fermo a causa di squalifiche legate all’uso di sostanze proibite. Dopo
i tre sacks messi a segno nelle ventisei gare disputate con i Dolphins è ora
sotto contratto con i Seahawks.
Barkevious Mingo, sesta assoluta dei Browns, dopo essere
stato ceduto lo scorso anno a New England. Nemmeno Boston ha creduto in lui e
così è volato ai Colts. Per lui i sacks tra i pro sono sette in sessantadue
gare.
Bjoern Werner, ventiquattresima scelta, sei sacks e mezzo
in tre stagioni prima di venir tagliato dai Colts. Ha annunciato il suo ritiro
durante la scorsa stagione.
Datone Jones, scelto due giri dopo da Green Bay, è ora un
giocatore dei Vikings dopo i nove sacks e mezzo in cinquantanove gare con i
rivali divisionali.
Il già citato Ezekiel
Ansah fu' la quinta scelta assoluta di quel draft.
«È difficile con gli edge rusher- ha spiegato l’ex scout
dei Ravens, ed attuale analista di Nfl Network, Daniel Jeremiah- perché non è
semplice valutarli all’interno dei sistemi dei college. Un edge rushe della
Pac12 si trova davanti bubble screen a destra e sinistra, non hai mai la
possibilità di vederli bene. Ecco il difficile».
Capire chi può incidere contro i sistemi dei professionisti
può essere difficile. Gli steelers erano convinti d’aver davanti una semplice
scelta con Jarvis Jones, tanto che Mike Tomlin s’era detto sicuro dell’impatto
che il giocatore avrebbe avuto sulla sua squadra.
«Era una valutazione facile- aveva detto il giorno della
scelta- abbiamo guardato gli outside linebacker delle 3-4 e di solito si fa un po’
di proiezioni. Qui la proiezione è stata facile perché eccelleva in cose che
gli chiederemo di fare in maniera simile».
Evidentemente la proiezione non era così semplice. Jones
giocava in Sec, la miglior conference a livello di college, e giocava con
Georgia, una squadra paragonabile a Pittsburgh. Non è servito a nulla anche
Jones come gli altri edge rusher di quel draft ha fallito.
Un importante fase pre draft sono le combine, qui gli
esperti delle squadre hanno la possibilità di analizzare i giocatori nelle loro
caratteristiche fisiche per cercare di comprendere l’evoluzione che un
giocatore potrebbe avere tra i professionisti. Uno dei report ancora consultabilisul sito Nfl.com pare ora profetico. Nelle debolezze riportate possiamo leggere: i dubbi sul suo gioco di braccia per evitare i blocchi, i dubbi su un fisicoche non sarebbe diventato quello necessario per il ruolo e veniva definitalontano dal livello “elite”.
La fortuna di Pittsburgh è che quest’anno il draft viene
definito migliore a livello di giocatori difensivi rispetto a quello del 2013. Pittsburgh
per esempio ha avuto colloqui con gli edge rusher Carl Lawson di Auburn e
Charles Harris di Missouri. Lawson, pare materiale da secondo giro per via di
alcuni dubbi sulla insufficiente lunghezza delle braccia.
Bucky Brooks, altro ex scout ora impegnato come analista
di Nfl Network, infatti ha dichiarato come «in questo draft credo semplicemente
ci sia un numero di pass rusher pienamente equipaggiati per andare in doppia
cifra nei sacks al livello successivo».
Pittsburgh non può che sperare che gli analisti abbiano
ragione e di scegliere l’uomo giusto. Un giocatore in doppia cifra negli
Steelers manca dalla coppia James Harrison- LaMarr Woodley che la raggiunsero
nel 2010.
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