Con la loro scelta al secondo giro gli Steelers hanno
aggiunto talento al reparto ricevitori. E non tutti i veterani hanno preso bene
la nuova concorrenza come dimostra qualche tweet.
Il neo arrivato è JuJu Smith-Schuster da Southern
California.1,85 cm per 97 Kg va ad aggiungersi ad un reparto che già vantava la
stella Antonio Brown, il rientrante Martavis Bryant, l’alterno ma talentuoso
Sammie Coates, lo slot Eli Rogers e altri veterani.
Proprio Martavis Bryant no ha aspettato molto a scrivere
sul noto social che Smith-Schuster avrebbe prso il posto nella line up di
Sammie Coates e non il suo.
Una situazione che ha addirittura fatto scomodare Mike
Tomlin con un tweet che chiedeva ai giocatori di finire lo spettacolo.
L’unico che non può essere insoddisfatto è Todd Haley. «Cerchiamo
sempre di trovare buoni giocatori per creare competizione- ha commentato l’offensive
coordinator- abbiamo un buon numero di ricevitori e siamo esaltati. Ora lui è
un nuovo ragazzo che può alzare il livello del reparto».
Smith-Schuster ha
dichiarato che il suo nuovo reparto è talentuoso. «Avere dei mentori come loro mi
permetterà di imparare e crescere. Farò tutto il possibile per riportar
Pittsburgh al Super Bowl».
Questa scelta fa riflettere sulla questione Martavis Bryant. Nella
sua conferenza post stagione Art Rooney II aveva dichiarato che Pittsburgh non
poteva contare con certezza sul giocatore e questa scelta sa molto di
assicurazione a riguardo.
«Daremo a Martavis il giusto tempo- ha dichiarato Haley- ora siamo
entusiasti di aggiungere JuJu nella mischia, portiamolo a Pittsburgh e vediamo».
Era dal 2008 che gli Steelers non prendevano un ricevitore così in
alto, il precedente fù Limas Sweed alla 53°.
La sua stagione 2015, chiusa con 89 ricezioni per 1454 yards, gl’è
valsa il secondo team All-american. La scorsa stagione è invece stata
condizionata da un infortunio alla schiena e lo ha visto raggiungere solo le 79
ricezioni per 914 yards e 10 td.
«È un giocatore dalla buona stazza fisica- ha concluso Haley- può
fare tutto giocare interno o esterno, abile in nelle ricezioni che chiamiamo
50-50 che di solito vince».
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