Sammie Coates, terzo giro dello scorso draft, è stato scelto per divenire la ciliegina sulla torta d'un attacco che aveva già dimostrato di essere più che adeguato per la Nfl.
Aggiungere un ricevitore talentuoso ad un reparto già ben fornito significa una sola cosa, spingere i veterani a dimostrare di non accontentarsi e obbligare fin da subito l'ultimo arrivato a mostrare di poter essere un fattore.
La depth chart iniziale della prossima stagione sarà infatti, a meno di inaspettati scossoni, Antonio Brown, Martavis Bryant e Markus Wheaton.
«Devi dimostrare- spiega il rookie- di poter fare tutto quello che fanno loro». Sembra dunque che Coates non si metta alle spalle di nessuno anche se è presumibile si aspetti di pagare un certo dazio iniziale.
«Devi solo andare in campo tranquillo- prosegue il giocatore- non puoi pensare a tutto. Devi solo fare quanto ti viene richiesto».
Coates è etichettato come un ricevitore efficace nel profondo il che può costargli un po' nell'adattamento al sistema Nfl. Lui si dice comunque esaltato dal nuovo attacco perché gli da la possibilità di mostrare tutte le sue capacità. Non venir limitato alle tracce sul lungo.
L'ex Auburn descrive il sistema di Todd Haley come un attacco in cui i ricevitori devono essere efficaci in ogni posizione. Negli esercizi di questa offseson Coates non sa mai dove si schiererà fino a gioco chiamato.
«Sto solo cercando di fare tutto il possibile per dimostrare di essere un giocatore universale che può giocare dovunque» e sul reparto che lo vede protagonista dichiara: «E' uno dei migliori della lega sarà divertente vederci giocare».
Nessun commento:
Posta un commento