Nonostante ciò al suo rientro al centro sportivo degli Steelers lo scorso aprile si è accorto che c'era qualcosa di diverso visti i continui commenti.
«Tutti mi dicevano quanto sembravo in forma- spiega il giocatore- ed io non capivo dato che non avevo fatto nulla».
La squadra non aveva fatto nessuna richiesta di perdita di peso al nose takle di due metri per 159 kg.
Cos'è successo? «Per la prima volta in vita mia ho mangiato sano e fatto attività fisica ogni giorno».
A ventidue anni McCullers ha abbandonato bibite gasate, merendine e ore passate davanti ai videogiochi. Il suo stile di vita da college.
Da atleta professionista era giunto il tempo di prendersi cura del suo corpo e raggiungere il suo potenziale.
«Ho imparato la scorsa stagione quanto l'annata sia lunga e ci si debba prendere cura del proprio fisico».
Così Daniel ha perso sette chili e sente la differenza «sopratutto quando facciamo stretching, alzo le gambe e non sono così pesanti».
Il compagno di reparto Steve McLendon dice che è la differenza d'approccio tra la prima e la seconda stagione a mostrare la professionalità di un giocatore.
«Ha capito questa cosa e vuole rimanere in forma- chiarisce McLendon- continuando a lavorare».
McCullers spera ovviamente che una forma migliore coincida con un maggior utilizzo in campo- Dopo aver passato la prima metà di stagione tra gli inattivi per le gare ha visto il campo negli ultimi nove incontri.
«Mi chiedevo come mi sarei trovato visto il nuovo sistema e la velocità del gioco. Avere un anno di esperienza mi ha permesso di imparare molto e ora so cosa aspettarmi».
L'ex Tennessee ha collezionato solo 82 snaps nella stagione da rookie ma ha mostrato che il talento c'è.
Se il nose tackle dimostrasse i miglioramenti aspettati potrebbe divenire starter fin da questa stagione. In depth chart infatti è dietro solo al già citato McLendon.
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