Non basta essere il più giovane head coach nella storia Nfl ad aver vinto un Lombardi, non basta aver riportato gli Steelers sul tetto del mondo nel febbraio 2009 e aver sfiorato la doppietta due anni dopo, Pittsburgh non può permettersi la terza stagione non vincente di fila.
Mike Tomlin lo sa, comprende il fatto che l'evento non avviene dal triennio compreso tra il 1969 e il 1971, le prime tre stagioni di Chuck Noll, ma li la franchigia vincente era ancora un cantiere ora è una realtà e tale va mantenuta.
In questi giorni coach Tomlin ha ricevuto domande sulla sua sensazione riguardo la sicurezza del suo impiego. «Non lo do per scontato» la sua risposta.
Non si è poi voluto dilungare riguardo a quanto abbia intenzione di rimanere sulla sideline, probabilmente è perché è decisamente prematuro pensarlo, sottolineando però il suo amore per la città di Pittsburgh dichiarando di essere grato di poter lavorare in una città che può chiamare casa.
Non bisogna che aspettare i risultati della sua ottava stagione agli Steelers per vedere se il destino di Tomlin combacerà ancora con quello degli Steelers o si dovrà cercare il quarto head coach nella storia della franchigia, un'altra stagione senza play off quando sei Pittsburgh e non raggiungi la post season dal 2010 non può che portare a certe decisioni.
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