Dopo la settimana di bye si torna in campo domenica ad Indianapolis e così è tornata anche la conferenza di Mike Tomlin. Eccone un riassunto.
GLI ASPETTI DA MIGLIORARE
Due sono le aree in cui coach Tomlin vuole dei progressi.
Il margine dei turnover e più “splash plays”.
«Siamo a meno uno- ha spiegato Tomlin sulla differenza
palle perse/recuperate- cosa non usuale per una squadra a 6-2, so che una gara
sposta molto avendo perso più di un pallano con Jacksonville. Ciò nonostante
essere a meno uno a questo punto significa che è un aspetto da migliorare.
Dobbiamo avere cura dei nostri possessi e dobbiamo averne di più, così è un aspetto
su cui siamo focalizzati. Solitamente le squadre in crescita nella seconda
parte della stagione hanno cura del pallone e migliorano l’aspetto dei turnover
forzati. È
quello che dobbiamo fare».
L’altro punto su cui l’allenatore degli Steelers intende
vedere migliorare i suoi sono le azioni che spaccano la gara. «Portare
a termine le splash plays, abbiamo avuto delle occasioni in questa prima metà
di stagione ma non le abbiamo sfruttate, queste avrebbero reso più semplice il
nostro percorso. Ne abbiamo mancate anche in difesa, nell’ultima gara abbiamo fatto
un intercetto che avrebbe permesso al nostro attacco di non dover chiudere un
down per terminare l’incontro se gestito meglio».
Il riferimento è al pallone che Ryan Shazier non ha
riportato a dovere secondo il suo allenatore.
LE DIFFICOLTA' NELLE GARE SEMPLICI
Pittsburgh s’appresta ad incontrare i Colts con i favori
del pronostico, cosa che quest’anno è però successa anche nelle uniche due
sconfitte, con Chicago e Jaguars, Tomlin però rifiuta il pensiero che vede lui
o la sua squadra prendere sottogamba questo tipo d’incontri. «Non sono mai
stato uno che non porta rispetto a chi ci troviamo ad affrontare in Nfl. So
quali record incontriamo, ma non lo faccio. Ho rispetto per tutti quelli che
incontriamo. Ogni volta che entriamo allo stadio so che gli avversari possono
batterci. È così che va. Penso che qualche stagione fa abbiamo incontrato
Kansas City che era qualcosa come 1-5. Hanno vinto dieci o undici gare di fila
da lì in poi. In sintesi non era una cattiva squadra lo sembrava soltanto.
Penso che in passato ci fosse dato più credito di quello che meritavamo, forse
non eravamo forti come si pensava. Meglio prepararsi ed aspettarsi il meglio da
coloro che affrontiamo».
I PROGRESSI DEI ROOKIE
La settimana di bye per l’head coach di Pittsburgh ha
aiutato molto due giocatori al primo anno come Joshua Dobbs, e Cameron Sutton. «Ci ha
permesso di farli crescere. Specialmente gente come Dobbs, per il terzo qb non
c’è molto lavoro una volta cominciata la stagione. Penso abbia fatto un paio di
giorni di buon lavoro. Uno come Sutton, un giovane che si sta costruendo, in
uscita da un infortunio ha l’opportunità di fare qualche snap dal vivo. Penso
sia stata importante per tanti giovani, loro sono solo quelli che menziono».
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