Ma quale partita. La wild card di Cincinnati tra Bengals
e Steelers è stato un vero e proprio romanzo.
Pittsburgh si presenta con il piano di correre nonostante
l’assenza di DeAngelo Williams chiedendo a Ben Roethlisberger di non forzare
nello sfidare la secondaria avversaria. Parola d’ordine non perdere il pallone concedendo
turnovers, non dare nessun vantaggio ad una squadra che si presentava senza il
qb titolare e che sapeva di dover vincere la gara in difesa.
Ne esce una partita, di suo era già abbastanza tesa e
sentita per l’importanza e la rivalità crescente tra le due franchigie, brutta
ed eterna.
Il piano degli Steelers fa il suo, gli avversari infatti
stoppati nel gioco di corsa pagano più del dovuto la presenza di Aj McCarron e
collezionano solo punt, a Pittsburgh così mancano solo i punti a tabellone.
Il gioco di corsa è inaspettatamente affidabile ma Ben
pare poco lucido e penalizzato dalla pioggia serve così la scossa data dall’intercetto
di Antwon Blake a metà primo quarto per rompere l’iniziale equilibrio.
Boswell così decide il primo tempo con i suoi due field
goal, il primo nato da un turnover dei Bengals il secondo frutto del primo
infruttuoso viaggio in redzone dell’incontro ed avviene non a caso nell’ultimo
dei primi trenta minuti. Tra l’altro i tre punti sono frutto di una grazia di
Rey che si mangia un facile intercetto su un lancio errato di Roethlisberger.
Primo tempo che si chiude dunque con Pittsburgh avanti 6-0
e in vantaggio a livello tattico viste le difficoltà dimostrate in attacco dai
padroni di casa.
La partita riprende con i Bengals convinti di poter
essere incisivi in attacco, il loro primo drive sembra confermarlo ma un fumble
forzato da Jarvis Jones e ricoperto da Cam Thomas danno il là, incide molto
anche la reverse da 44 yards di Martavis Bryant, al terzo field goal di serata
di Boswell che vale il 9-0. La partita dei Bengals si fa anche più dura quando
finalmente un lampo del vero Ben Roethlisberger tramuta il punteggio in 15-0.
Il qb prima trova Antonio Brown per 60 yards poi pesca in endzone il già citato
Bryant.
L’ex Clemson piazza una ricezione da highlights e risponde al meglioalle parole del suo qb in settimana.
Cincinnati si trova con le spalle al muro, incapace di
segnare paiono insuperabili i due possessi di svantaggio, sul finire del terzo
parziale poi il loro primo viaggio in redzone si tramuta in un fumble ricoperto
da Ryan Shazier, durissimo il colpo portato dal linebacker a Bernard che è costretto
ad abbandonare il campo. Ben Roethlisberger va in campo per chiudere la partita
e suo malgrado la riapre, sul terzo down infatti subisce il sack di Burfict,
ricade male sulla spalla destra e lascia il campo.
I Bengals si rianimano grazie a questa giocata e trovano
il td in avvio di ultimo quarto, prima beneficiano di una flag di Will Allen su
una traccia profonda di Aj Green, poi Hill segna il 15-7 da una yard.
Con Roethlisberger negli spogliatoi ora è l’attacco di
Pittsburgh ad essere completamente in balia della difesa.
I Bengals accorciano sul 15-10 e grazie ai problemi di Landry
Jones si trovano con quasi quattro minuti da giocare con il drive dell’insperato
sorpasso.
1.56 sul cronometro Aj McCarron per Aj Green, Mike
Mitchell sbaglia la copertura è 16-15 Bengals. Pittsburgh è semplicemente
spettatrice degli eventi come del resto il suo qb che rientrato dagli
spogliatoi si limita ad osservare dalla sideline.
Roethlibserger infatti non rientra nemmeno dopo il
sorpasso e Landry Jones si fa perfino intercettare appena rientrato in campo. I
Bengals ormai pensano solo a festeggiare, Burfict autore dell’intercetto saluta
tuti e se ne va in spogliatoio a festeggiare. Cincinnati è a 1:36 da vincere
una gara di play off dopo oltre vent’anni d’attesa.
Jaremy Hill però dà un’ultimissima occasione a Pittsburgh,
il runningback perde palla sul contatto con Shazier e Ross Cockrell la ricopre
sulle 9.
Ora o mai più, Ben Roetlhisberger torna in campo per la
rimonta più improbabile della sua carriera. La spalla pare decisamente
dolorante visto che nonostante il tempo sul cronometro sia pochissimo non cerca
mai la palla in verticale ma prova l’avanzata disperata con giochi più sicuri,
si arriva perfino a giocare un 3° e 7 con una draw di Jordan Todman. Ne scaturisce un
cruciale 4° e 3 che viene convertito grazie ad una ricezione di Antonio Brown.
Qui i Bengals perdono la testa, sull’azione successiva
infatti Burfict viene sanzionato con 15 yards di penalità per un intervento killer
su Antonio Brown, mentre il ricevitore sta lentamente lasciando il campo Adam
Jones costringe gli arbitri a lanciare una seconda flag per una sua spinta ai
danni di Joey Porter che era entrato in campo durante l’injury time out.
Pittsburgh così guadagna trenta yards ed entra in un
raggio da field goal confortevole per Chris Boswell. Field goal preciso, 18-15
Pittsburgh. Sipario.
Si torna a vincere una gara di play off dopo quattro
anni, si va a Denver “incerottati” come
non mai per continuare a sognare.