Se la pre season è figlia di un Dio minore rispetto alla regular season l'Hall of Fame game non fa nemmeno testo. Era giusto un appuntamento per saziare la crisi d'astinenza che terminerà il 10 settembre con l'opener che ci vedrà protagonisti a Boston contro i campioni del mondo di New England.
La gara è stata bruttina, causa l'ovvia assenza dei veterani e il poco utilizzo dei titolari cambiati, e poche sono le note positive. Per la cronaca i Vikings si sono imposti 14-3.
In generale infatti non è stato che un assaggio di campo per i rookie e tutti coloro che cercano un posto nei 53 di settembre.
Poteva e doveva poi essere una serata di rilancio per Landry Jones, il qb ex Oklahoma giunto alla terza stagione tra i pro doveva dimostrare dei miglioramenti per dar seguito quantomeno alla sua futura carriera da possibile back up. Appuntamento rimandato alle prossime gare.
Il prodotto dei Sooners infatti aldilà di non chiudere con numeri degni di nota non pare avere ancora la fiducia necessaria per poter essere un elemento su cui poter contare. Certo il supporting cast di ieri non ha aiutato, anzi, ma da lui ci si aspettava di più.
Tra i rookie nessuno ha rubato la scena e giustamente è facile attendersi un graduale ingresso nelle dinamiche di squadra ma decisamente negativa è stata la serata del tigh end Jesse James.
Il rookie infatti si è fatto notare per due drop costosissimi, il primo in endzone ha vanificato un td sostanzialmente apparecchiato il secondo si è risolto in un intercetto subito. Se ha questo si aggiunge un holding, il giocatore ha proprio nella capacità di bloccare il suo punto debole si capisce che la sua prima apparizione in maglia Steelers poteva decisamente andar meglio.
Non resta che attendere la gara di venerdì a Jacksonville. La pre seaon resta una figlia di un Dio minore ma ad agosto questo c'è e qui si testa la maturazione dei giovani e della squadra che verrà.
La gara è stata bruttina, causa l'ovvia assenza dei veterani e il poco utilizzo dei titolari cambiati, e poche sono le note positive. Per la cronaca i Vikings si sono imposti 14-3.
In generale infatti non è stato che un assaggio di campo per i rookie e tutti coloro che cercano un posto nei 53 di settembre.
Poteva e doveva poi essere una serata di rilancio per Landry Jones, il qb ex Oklahoma giunto alla terza stagione tra i pro doveva dimostrare dei miglioramenti per dar seguito quantomeno alla sua futura carriera da possibile back up. Appuntamento rimandato alle prossime gare.
Il prodotto dei Sooners infatti aldilà di non chiudere con numeri degni di nota non pare avere ancora la fiducia necessaria per poter essere un elemento su cui poter contare. Certo il supporting cast di ieri non ha aiutato, anzi, ma da lui ci si aspettava di più.
Tra i rookie nessuno ha rubato la scena e giustamente è facile attendersi un graduale ingresso nelle dinamiche di squadra ma decisamente negativa è stata la serata del tigh end Jesse James.
Il rookie infatti si è fatto notare per due drop costosissimi, il primo in endzone ha vanificato un td sostanzialmente apparecchiato il secondo si è risolto in un intercetto subito. Se ha questo si aggiunge un holding, il giocatore ha proprio nella capacità di bloccare il suo punto debole si capisce che la sua prima apparizione in maglia Steelers poteva decisamente andar meglio.
Non resta che attendere la gara di venerdì a Jacksonville. La pre seaon resta una figlia di un Dio minore ma ad agosto questo c'è e qui si testa la maturazione dei giovani e della squadra che verrà.
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