E' difficile per un undrafted entrare a far parte di un roster Nfl, lo è di più se la stagione è caratterizzata dal lock out e il tempo per dimostrare il proprio valore a discapito di rookie scelti al draft e veterani in cerca di contratto.
Per questo in questo in vista dell'esordio stagionale è doveroso menzionare Weslye Saunders, l'unico undrafted entrato nei 53 che affronteranno la regular season 2011 con la maglia degli Steelers.
LA CADUTA
Saunders, tigh end da South Carolina, ha realizzato una mezza impresa sopratutto a fronte di un infortunio al piede sinistro con conseguente operazione e delle incognite riguardanti il suo carattere fuori dal campo.
L'ultima gara di college l'ha giocata nel 2009 quando era considerato uno dei migliori prospetti del paese nella sua posizione. Il 2010 lo vede invece punito dal suo coach ,Steve Spurrier , per avere avuto contatti con un agente sportivo e il campo diviene un miraggio.
Vede così solo dalla sideline i suoi compagni approdare, per la prima volta nella storia dell'ateneo, al SEC championship game.
Decide di focalizzare i suoi sforzi sul suo passaggio tra i pro, un infortunio al piede sinistro però lo costringe a saltare la combine.
LA RISALITA
Da l'essere una possibile prima scelta Saunders si è così ritrovato a dover lottare per entrare a far parte del roster. “Mi sono reso conto di quanto ho fatto e di quanto è difficile, sentivo che se mi fosse stata data un opportunità ce l'avrei fata e così è stato. L'anno scorso di questi tempi mi davano come possibile prima scelta da li tutto è andato a fondo ma dovevo fare qualcosa”.
Il talento del giocatore non è mai stato messo in discussione, ottimo fisico buona velocità e mani morbide , il difficile al draft era convincere le squadre della sua personalità.
“Dovevo dimostrare che quanto si diceva su di me non era vero e che ero una buona persona oltre che un buon giocatore. Dovevo mostrare che ero un lavoratore e che ero intenzionato ad imparare”.
Ed è qui che Saunders ha fatto il suo capolavoro convincendo una franchigia come gli Steelers, poco nota per regalare chance a giocatori problematici.
“Ha fatto una stupidaggine e ha pagato molto per questo” ha dichiarato l'offensive coordinator Bruce Arians.
Al momento dei tagli finali tanto impegno è stato ripagato, gli Steelers hanno optato infatti per il rookie a discapito di un veterano come John Gilmore , acquisito durante il training camp per andare a sostituire Matt Spaeth approdato ai Bears.
“Vederlo aggressivo nei blocchi è stata una sorpresa- spiega Arians- è così che si è guadagnato il posto. E' stata una scelta dura ma abbiamo optato per la gioventù, ora però non deve rilassarsi e sentirsi arrivato”.
Staremo a vedere di certo c'è che la brutta esperienza vissuta dopo il suo contatto con un agente sportivo e l'esclusione della squadra gli è servita. “Mi sono sentito umiliato, ora mi godo ogni giorno di allenamento. Sono cresciuto”.
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