In questo inizio di training camp uno dei nomi più citati in positivo da compagni ed allenatori è quello di Anthony Chickillo.
Sesta scelta del draft 2015 era entrato a far parte del roster dei 53, tagliato il giorno seguente per far posto ai free agents post tagli delle altre squadre e successivamente firmato per la practice squad, salvo tornare nel roster dei 53 e definitivamente poche settimane dopo.
Trovato spazio nello special team ha saggiato anche il campo con il reparto difensivo in una gara grazie agli infortuni dei compagni.
Nonostante il coach di reparto Joey Porter abbia dichiarato di voler rotare meno i membri del reparto rispetto allo scorso anno, pare difficile che Chickillo non trovi i suo spazio.
Quest'ultimo poi ha un ottimo rapporto con il suo coach che, racconta, gli ha fatto ritrovare divertimento nel football come ai tempi del college. «Ogni giorno impariamo da uno che l'ha fatto a grandissimo livello, ha giocato pro bowls, un super bowl e sa' cosa va fatto per raggiungere i risultati».
Reduce da una carriera universitaria a Miami dove i coach gli avevano chiesto di metter su peso per ricoprire il ruolo di defensive end è ora reduce da un estate di lavoro fisico che lo ha visto dimagrito e grato. «Sono molto fortunato d'essere approdato qui- spiega- con coach che credono in me e in quello che posso fare. Coach Porter mi aiuta molto indicandomi che ho di fronte e spiegandomi i miglior modi per batterlo».
Dopo aver brillato negli esercizi uno contro uno le sue chance di trovare il campo nelle gare che contano passano dalla preseason.
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