«Oggi ho informato della mia intenzione di ritirarmi. So
quanto sono stato fortunato a passare tutta la mia carriera con i Pittsburgh
Steelers. Vorrei ringraziare la famiglia Rooney, Kevin Colbert, Bill Cowher,
Mike Tomlin, James Daniel e tutta la
restante organizzazione degli Steelers per avermi permesso di realizzare i sogni
che avevo da bambino. Avrò sempre a cuore il valore dei legami speciali che ho
formato con i miei compagni. E’ stato veramente un onore scendere in campo con
loro, ringrazio poi tutta la mia famiglia e tutti i miei allenatori in tutto
questo viaggio. Aggiungo un ringraziamento alla Steelers Nation i migliori
tifosi del mondo».
Con queste parole ha annunciato il suo addio al football
colui che negli ultimi undici anni è stato il tight end titolare di Pittsburgh,
Heath Miller.
Giocatore amatissimo nello spogliatoio e sugli spalti,
basti pensare al coro “Heeeath” che dalla stagione 2008 si innalzava ad ogni
sua ricezione.
Lascia dopo aver riscritto il libro dei record della
franchigia che anche grazie a lui è diventata la più vincente della storia. E’
per numeri il miglior giocatore nel ruolo che la franchigia abbia mai avuto. MA
aldilà delle statistiche la sua importanza è quantificabile dalla marea di
messaggi e reazioni alla sua decisione di dire basta.
Ne scegliamo due per tutte, «è stato uno dei migliori
tight end del gioco ma un miglior compagno di squadra e uomo» ha dichiarato l’attuale
allenatore di Arizona Bruce Arians che ha guidato l’attacco che vedeva
impiegato Miller dal 2005 al 2011.
«E’ stato un onore e un piacere allenare Heath, vederlo
crescere, migliorare, lottare. Sono stati tanti i vantaggi ricevuti nell’essere
qui con lui, ha costruito rapporti unici, tanti sentimenti e ricordi che
rendono difficile il suo ritiro. Non posso che dire quanto apprezzamento e
ammirazione ho per aver allenato Heath in nove dei suoi undici anni spesi qui»
gli fa eco il suo ormai ex coach Mike Tomlin.
Miller lascia prima di compiere trentatrè anni. E’ uno
dei dodici nel ruolo ad aver raggiunto le 6000 yards, sesto per numero totale
di ricezioni.
Ma non sono mai stati i numeri l’obbiettivo del nostro ex
numero 83 ma l’impegno e la squadra. Non è un segreto che più volte il suo qb
Ben Roethlisberger l’abbia indicato come il miglior compagno mai avuto.
Non resta che aggregarci nell’ultimo coro che la Steelers
Nation sta intonando per chi ha rappresentato degnamente i nostri colori per
tutta la carriera: #ThankYouHEEEATH