Come sempre piene di spunti le parole di Bob Labriola. Ecco un estratto del suo ultimo articolo, il soggetto non ha bisogno di presentazioni:
L’elefante ovviamente veste la maglia numero 26 e risponde
al nome di Le’Veon.
Da oggi (Ieri) i giocatori degli Steelers attraverseranno
quel processo di tre settimane che è il training camp di tre settimane al Saint
Vincent College. Verranno gettate le fondamenta per le sfide di questa stagione.
Alcuni faranno di tutto per farsi notare, altri sperano di passare inosservati,
Bell non farà nessuna delle due cose.
Non c’è alcuna attesa da quando alo scoccare del termine
del 16 luglio è stato chiaro che il giocatore non avrebbe rinnovato con
Pittsburgh.
Da qui, nell’era comandata dai social, sono scattate le
ricostruzioni dei giornalisti, le parole del giocatore prima e del general
manager poi. È stato poi possibile registrare anche la voce dei tifosi, la
maggioranza favorevoli ad un ritiro da parte della franchigia dell’offerta di
tag e con il runingback free agent da subito.
Se gli Steelers non avessero voluto Bell nella prossima
stagione avrebbero proposto un tag “non-exclusive” con la possibilità di
pareggiare le offerte provenienti dalle altre franchigie, e, nel caso contrario,
di ricevere due prime scelte di cui una per il passato draft. Usando invece l’“exclusive”
tag Pittsburgh ha dimostrato di volere Bell anche in questa stagione, capendo
anche di doverne pagare il prezzo.
Bell dal canto suo non può saltare alcuna gara di
stagione regolare, sarebbe controproducente per il suo obbiettivo: ridisegnare
il mercato dei runningbacks della lega, con lui ovviamente sul trono.
A 14,5 milioni di dollari l’anno Bell perderà 853mila
dollari per ogni gara che dovrà saltare per preservare il suo fisico.
Nulla cambierà rispetto alla passata estate con la
squadra focalizzata a prepararsi al meglio sfruttando le tre settimane di
training camp e poi le quattro gare di pre season. Bell intento invece all’allenarsi
per presentarsi in forma a sei giorni dall’inizio del training camp, quando
firmerà il propri tag.
La differenza dovrebbe farla James Conner, bloccato da
una serie di infortuni e costretto a restare a guadare per molta parte del
training camp. Ora il giocatore, al secondo anno, dovrebbe dimostrarsi più
pronto mentalmente e fisicamente per la stagione. Deve far vedere di poter
essere quel runningback da tre down che Pittsburgh vuole, mostrando quindi
capacità di stare in campo aldilà del poter correre.
Lotta poi per un posto a roster un veterano come Stevan
Ridley, mentre punta a mostrare il suo potenziale il rookie Jaylen Samuels.
Avrà chance di far parte della squadra per il suo apporto in special team Fitz
Toussaint, mentre resta curiosità attorno a Jarvion Franklin.
È una suggestione molto quotata quella che vede uno dei
nomi appena citati in campo al posto di Bell ad inizio anno, specie se quest’ultimo
avrà una partenza “lenta” come nel 2017, ma prima i giocatori dovranno mostrare
il loro potenziale.
Bell è quindi l’elefante nella stanza ma lo è in maniera
diversa. La squadra dovrà prepararsi a gestire la situazione diversamente a
quanto fatto lo scorso anno, meno chiacchiere ai microfoni e più lavoro sul campo.